Movimento Indigeno

L'ALTRA PARTE DEL DNA

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view post Posted on 24/7/2010, 21:08

Guida Spirituale

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E' naturale che nel pensiero occidentale tutti gli studi scientifici debbano portare a risultati economici.Questo succede con lo studio sul DNA,dove la possibilita piu grande di guadagno è sulla risoluzione delle malattie e malformazioni eccc,comportando pertanto lo studio del 10% del dna stesso.
I russi invece si sono buttati sul restante 90% e sembrerebbe con risultati estremamente importanti.


Qui sotto sono descritti tre esperimenti sorprendenti riguardanti
il DNA, che provano quanto questo possa guarire se stesso in base
ai "sentimenti" dell'individuo, come riportato di recente da
Gregg Braden. Nel suo recente programma, dal titolo "Guarire i
Cuori/Guarire le Nazioni: La Scienza della Pace e il Potere
della Preghiera", Gregg Braden parlò di come in passato abbiamo
perso una vasta quantità di informazioni dalle antiche tradizioni
spirituali (quando la biblioteca di Alessandria bruciò, perdemmo
almeno 532.000 documenti) e di come possano esserci informazioni
in quelle tradizioni che potrebbe aiutarci a comprendere alcuni
tra i misteri della scienza. E sull'onda di questa conclusione,
relazionò tre esperimenti molto interessanti. Gregg Braden
cominciò come scienziato ed ingegnere, prima di approfondire
queste tematiche più ampie.

ESPERIMENTO #1

Il primo esperimento descritto è opera del Dr.Vladimir Poponin,
un biologo quantistico. Inzialmente venne svuotato un contenitore
(cioè al suo interno venne creato il vuoto), e quindi l'unica
cosa rimasta erano i fotoni (particelle di luce). Si misurò la
distribuzione (cioè la posizione) dei fotoni e si trovò che
questi erano disposti in modo completamente casuale tutto
all'interno del contenitore. E tale risultato era conforme con
quanto ci si aspettava.

[ovvero conforme al Secondo principio della termodinamica (entropico)]

Poi venne inserito del DNA all'interno del recipiente e si
rieffettuò la misura della distribuzione (posizione) dei fotoni.
Questa volta i fotoni erano SCHIERATI in modo ORDINATO e
allienati con il DNA. In altre parole, il DNA, fisico, produceva
un effetto sui fotoni, non fisici.
Dopo di questo, il DNA venne rimosso dal contenitore, e si
ricalcolò la distribuzione dei fotoni.
I fotoni RIMASERO ORDINATI e allineati ladove era stato inserito
il DNA. A cosa sono connesse le particelle di luce?

[...e qui entra in gioco,in modo molto implicito,il principio di
non-località;che risulterà molto più evidente negli altri esperimenti
riportati qui di seguito]

Gregg Braden afferma che dobbiamo necessariamente considerare
la possibilità che ci sia un NUOVO campo di energia, una rete
di energia, e che il DNA comunichi con i fotoni attraverso
questa energia.

ESPERIMENTO #2

Questi sono esperimenti fatti dai militari.
I leucociti (cellule bianche del sangue) furono presi dal DNA
di alcuni donatori e posti in camere dove poter misurare i
cambiamenti elettrici.
In questo esperimento, il donatore fu messo in una stanza e
soggetto a "stimolazioni emotive" tramite video-clip che
generarono in lui differenti sentimenti. Il DNA fu messo in una
stanza diversa dello stesso edificio. Entrambi il donatore e il
suo DNA erano monitorati, e appena il donatore mostrava massimi
o minimi nella sua elaborazione emotiva (come risultava dalle
misurazioni elettriche), il DNA presentava la STESSA RISPOSTA,
ESATTAMENTE ALLO STESSO TEMPO. Non vi era alcuno scarto
temporale, alcun tempo di trasmissione.
I momenti di alta o minima intensità nel comportamento del DNA
corrispondevano esattamente con quelli del donatore.
I militaro vollero capire quanto lontano potessero disporre il
donatore dal suo DNA e ricavare lo stesso effetto. Si fermarono
con gli esperimenti dopo che la distanza usata fu quella di 50
miglia (ndt: 1 miglio == 1.609 Km) e ANCORA il risultato era lo
STESSO. Nessun scarto temporale, nessun lasso temporale usato
per la trasmissione.

[...e questa,dopo gli esperimenti di Alain Aspect,è la prova più
lampante ed eclatante della validità del Principio di Non-Località
che governa l'intero Universo!!!...Bohm (pace all'anima sua)
a questo punto avrebbe scritto la seguente sigla qui accanto:
CVD (...come volevasi dimostrare)]

Il DNA e il donatore presentavano la stessa identica risposta,
nello stesso momento. Cosa può significare questo? Gregg Braden
afferma che ciò significa che le cellule viventi comunicano
attraverso una forma di energia sconosciuta in precedenza.
Questa energia non è interessata dal tempo né dalla distanza.
E' una forma di energia non-locale, che esiste di già, ovunque,
continuamente.

ESPERIMENTO #3

Il terzo esperimento è stato fatto dall'Istituto Heart Math, e
la relazione in merito è intitolata "Effetti locali e non locali
delle frequenze coerenti di Heart sui cambiamenti di struttura
del DNA" (Trascurate il titolo! L'informazione è incredibile).
Questo esperimento è collegato direttamente con la situazione
dell'antrace.
Del DNA preso da placenta umana (la forma più originaria e
intatta di DNA) fu inserito in un recipiente con cui era
possibile effettuare le misurazioni dei suoi cambiamenti. Si
diedero 28 boccette di questo DNA (una per ciascuno) a 28
ricercatori addestrati. A ciascuno di questi era stato spiegato
come generare e SENTIRE le emozioni, e ciascuno di loro provò
forti emozioni.
Quello che si scoprì è che il DNA CAMBIO' LA SUA FORMA in base
ai sentimenti dei ricercatori.

1. Quando i ricercatori PROVAVANO gratitudine amore e
apprezzamento, il DNA rispondeva ALLENTANDOSI e i filamenti si
srotolavano. La lunghezza del DNA aumentava.
2. Quando i ricercatori PROVAVANO rabbia, paura, frustrazione
o stress, il DNA rispondeva RESTRINGENDOSI. Diveniva più corto, e
si interrompevano diversi codici del DNA!

Se ti sei mai sentito abbattutto da emozioni negative, ora sai
che anche il tuo corpo faceva altrettanto. L'abbattimento dei
codici del DNA fu invertito e i codici furono inseriti nuovamente
quando sentimenti di amore, gioia, gratitudine e apprezzamento
furono provati dai soggetti.

A questo esperiemento seguì più tardi un test sulle persone HIV
positive. Scoprirono che i sentimenti di amore, gratitudine e
apprezzamento creava 300.000 VOLTE la RESISTENZA che avevano in
mancanza di questi stessi sentimenti. Quindi ecco la risposta a
che cosa può aiutarti a stare meglio, indipendentemente da
quanto siano orribili il virus o i batteri che ci circondano.
Rimani in uno stato di gioia, amore, gratitudine e
apprezzamento!
Questi cambimenti emotivi accadevano al di là degli effetti
elettromagnetici. Gli individui che avevano imparato a sentire
amore profondo furono in grado di cambiare la forma del proprio
DNA.
Gregg Braden afferma che questo illustra una nuova riconosciuta
forma di energia che connette tutto il creato. Questa energia si
presenta come una RETE STRETTAMENTE INTESSUTA che connette tutta
la materia. Fondamentalmente, siamo in grado di influnzare questa
rete della creazione tramite le nostre VIBRAZIONI.

RIEPILOGO:

Che cosa hanno a che fare i risultati di questi esperimenti con
la nostra situazione attuale? Questa è la scienza che sta dietro
a come come possiamo scegliere un periodo per stare al sicuro, e
non importa cos'altro stia accadendo. Come Gregg Braden spiega ne
"L'effetto Isaiah", fondamentalmente il tempo non è solo lineare
(passato, presente e futuro) ma esso presenta anche profondità.
La profondità del tempo consiste di tutte le possibili preghiere
che si possano fare e di periodi che possano esistere.
Essenzialmente, tutte le nostre preghiere hanno già avuto
risposta. Noi attiviamo solo quella che stiamo vivendo attraverso
i nostri SENTIMENTI.
QUESTO è come creiamo la nostra realtà - con lo sceglierla
attraverso le nostre emozioni. I nostri sentimetni stanno
attivando i vari vissuti tramite la rete della creazione,
che connette tutta l'energia e la materia dell'universo.

Ricorda che la legge dell'Universo è che noi attiriamo ciò su
cui ci focalizziamo. Se sei focalizzato nell'avere paura di
qualunque cosa possa accadere, stai spedendo un chiaro messaggio
all'Universo affinché ti mandi ciò di cui hai timore. Invece, se
potessi provare sentimenti di gioia, amore, apprezzamento o
gratitudine, e porre la tua attenzione su come portarne sempre
di più nella tua vita, ti metteresti automaticamente nella
condizione di evitare situazioni negative.

Attraverso le tue emozioni selezionerai un VISSUTO diverso.
Puoi prevenire il contagio dell'antrace o di qualunque influenza
o contagio da virus, etc, attraverso questi sentimenti positivi,
i quali mantengono il sistema immunitario in modo
incredibilmente forte.

Ecco quindi la tua protezione per qualunque cosa accada:
trova qualcosa per cui essere felice ogni giorno, se possibile
ogni ora, momento dopo momento, o anche se per pochi minuti.
Questa è la protezione più facile e più efficace di cui puoi
disporre. Se non hai altro, rallegrati che i criminali sono
stati "già catturati" dall'Universo!


[Una breve considerazione aggiuntiva:
Il testo è da prendere un po' con le pinze e quindi da ridimensionare un pochino per ciò che riguarda la sua "reale importanza ed attendibilità".
La fonte purtroppo non riesco più a rintracciarla.Credo comunque che si tratti di una digressione sulle ricerche e gli esperimenti di Poponin sul "DNA fantasma"(www.psicoanalisi.it/psicoanal...ienzanews7.htm)
Dicevo appunto che è da prendere un pochino con le pinze,per il semplice fatto che riporta delle evidenti incongruenze nel campo delle scienze biologiche (che io non ho purtroppo commentato,riportandole quindi nella loro evidente erroneità),come si evince ad esempio da questa frase:
"I leucociti (cellule bianche del sangue) furono presi dal DNA
di alcuni donatori e posti in camere dove poter misurare i
cambiamenti elettrici". Bè,con i leucociti si potrebbero fare molte cose...tranne estrarli dal DNA (e su questo non ci piove)].


orso

Edited by orso in piedi - 3/7/2011, 22:00
 
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view post Posted on 27/7/2010, 12:56

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Altre prove le troviamo nello studio delle piante.Quanto ancora non conosciamo.......

LA MENTE UNIVERSALE

Un uomo fa parte di un insieme di cose chiamato "Universo"; egli è un parte del Tutto, limitata nello spazio e nel tempo. Egli sperimenta se stesso, i suoi pensieri ed i suoi sentimenti, come qualcosa di separato dal Tutto: una specie di illusione ottica generata dalla sua mente. Questa illusione crea una specie di prigione per ognuno di noi; una prigione che restringe i nostri affetti e desideri personali al ristretto cerchio di persone che ci sono più vicine.

I nostri traguardi.Il nostro traguardo consiste nel liberarci da questa prigione, allargando la nostra compassione fino ad abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza. Nessuno è capace di raggiungere questo traguardo completamente, ma la lotta per raggiungerlo fornisce, da se stessa, una parte della liberazione ed il fondamento per la vera sicurezza interiore (Albert Einsten).
Cleve Backster e le piante (1) up.jpg

Cleve Backster è considerato il maggiore esperto americano nel campo della macchina della verità (lie detectors). L'ex uomo della CIA dirige dal 1965 un istituto di ricerca a New York ed istruisce funzionari di polizia semplice e giudiziaria sull'uso di questo apparecchio. Il funzionamento dei poligrafi (come si chiamano ufficialmente) non è un segreto: essi misurano le alterazioni della pressione sanguigna, dei battiti del polso, la frequenza del respiro e le caratteristiche cutanee elettriche. Da tempo si sa che gli stimoli emozionali si riflettono sulla cute; si parla a questo proposito di "riflesso psicogalvanico".

Un giorno Backster, dopo aver bagnato una pianta di filodendro, provò a vedere se fosse possibile determinare con il poligrafo l'aumento di umidità nella pianta. Collegò il poligrafo alle foglie della pianta, ed osservando le reazioni dello strumento ebbe l'impressione che essa reagisse in qualche modo alle emozioni che lui stava sperimentando.

Incuriosito, decise di vedere come il filodendro avrebbe reagito se fosse stato messo in una situazione di pericolo. Riporta nella sua relazione: "... cercai allora di fare qualcosa per minacciare la pianta. Immersi una delle sue foglie in un tazza di caffè: non avvenne niente. Tentai con la musica: nessuna reazione. Infine pensai: proverò a bruciarla. Fu soltanto un pensiero, ma il pennino del poligrafo schizzò verso l'alto. Presi un paio di fiammiferi accesi e mi avvicinai due volte alla pianta; entrambe le volte il poligrafo denunciò che la pianta era in preda a grande agitazione".

Dopo questo ed altri esperimenti, Backster ed i suoi collaboratori, si convinsero che le piante hanno una specie di percezione extrasensoriale (definita percezione primaria), così profonda da coinvolgerne i tessuti e persino le cellule.

Un loro esperimento, alquanto drammatico, fu l"assassinio di una pianta", ad opera di una persona scelta a caso in un gruppo di sei. Il soggetto fu lasciato solo con due piante similari, una di queste doveva essere distrutta completamente. Compiuto lo scempio furono introdotte nella stanza le sei persone, una dopo l'altra; tra esse si trovava l'"assassino". In presenza di cinque di loro la pianta rimasta in vita restò completamente indifferente, ma quando arrivò l'"assassino" mostrò una reazione notevole che venne correlata ad una grande paura. Con questo ed altri esperimenti si arrivo alla conclusione che anche le piante hanno una specie di memoria.

Le piante risentono anche dell'effetto della concentrazione intenzionale e della preghiera. Con un test eseguito in laboratorio il 4 gennaio 1967, l'ingegnere chimico dr. Robert Miller ha stabilito che una preghiera efficace può aumentare la velocità di crescita di una pianta di ben otto volte. È stato così accertato che le piante sviluppano un certo rapporto con l'ambiente e soprattutto con le persone che le accudiscono.

Con altri esperimenti, in cui le piante venivano chiuse in una gabbia metallica, si è provato che tale isolamento non impedisce la percezione primaria. Pertanto questo tipo di "collegamento" non sembra di natura elettromagnetica ed assomiglia molto simile ai fenomeni che vanno sotto il nome di telepatia e chiaroveggenza.

Sulla scia di questi esperimenti è possibile arguire che vi sia un sistema informativo, non fisico, presente in tutta la natura fino agli esseri unicellulari, e che tale sistema sia influenzabile dai pensieri e dalle emozioni.
La radiazione mitogenetica (2) up.jpg

Alcuni biologi, di un istituto di ricerca della città di Novosibirsk, scoprirono nel 1972 che alcune cellule di piante ed animali ricevevano una debole energia luminosa da cellule vicine. Gli scienziati presero due vasi di vetro identici, con pareti molto sottili, in cui versarono la stessa soluzione nutritiva. Immisero poi in uno dei due vasi un certo virus; dopo qualche tempo si notarono i sintomi prodotti da questo virus anche nel vaso non infettato! Ma non c'era traccia di virus: le cellule della soluzione nutritiva avevano recepito l'"informazione" attraverso le pareti di vetro.

Già negli anni venti lo studioso sovietico A. G. Gurwitsch, postulava una radiazione organica non spiegabile con cause fisiche, che egli chiamava radiazione mitogenetica. Ma come capita spesso a molti ricercatori, anche il suo lavoro venne presto dimenticato dal mondo scientifico. Injuschin lo riprese e, analogamente ai Kirlian, lo rielaborò con i mezzi tecnici disponibili cinquant'anni dopo ed in un'atmosfera molto più aperta. La conclusione più importante è stata quella che l'irradiazione, definita "non fisica", mostra le caratteristiche di un portatore di informazione.

La trasmissione sostiene Injuschin, potrebbe avvenire per mezzo di "microbioplasmi". Non è in fondo lo stesso fenomeno riscontrato da Cleve Backster nelle piante minacciate per la loro salute, o per quella di organismi vicino a loro che ricevevano ed a loro volta emettevano segnali di informazioni "non fisiche"?. Perché non dobbiamo credere che tutta la natura umana sia animata e mossa da un'essenza vitale, portatrice di informazioni e di energia?.
Un esperimento interessante (3) up.jpg

Esiste una forma di alga che contiene un'area vitale sensibile e leggera sulla sua superficie e, per vivere, richiede solo un giusto ammontare di luce. Possiede due minuscole appendici che utilizza come fossero braccia per spostarsi nell'acqua quando vuole porsi nella luce o nell'ombra.

Alcuni scienziati ortodossi, alquanto scettici, hanno esaminato quest'alga nel tentativo di trovare il collegamento tra quello che poteva essere un organo sensibile alla luce e le minuscole "braccia", allo scopo di comprendere come queste potevano muoversi a volontà. Malgrado le ricerche fatte non trovarono nulla. Non c'era un cervello e così pure non vi era alcun "tendine" o "muscolo" che producesse il movimento. Non c'era neppure una reazione elettrica che giustificasse il movimento. Eppure le "braccia" spingevano l'alga nella luce ogni volta che ciò diventava necessario per la sua sopravvivenza.

I ricercatori ebbero l'impressione che vi fosse una specie di "mente" separata, completamente remota e distaccata, sospesa sull'alga e capace di causare un movimento quando diventava necessario. Anche in questo caso la percezione primaria potrebbe provvedere una risposta adatta. Le alghe potrebbero essere in contatto con una "mente superiore" che controlla le loro "braccia".
Le molecole del DNA sono antenne (4) up.jpg

Le molecole del DNA, nel nucleo cellulare, non sono soltanto puri elementi biochimici, ma anche e soprattutto antenne capaci di emettere ed assorbire frequenze elettromagnetiche. Esse dimostrano una straordinaria capacità di decifrare il contenuto di tali frequenze e quindi riprodurlo, trasmettendolo ad altre cellule con un processo a cascata, ed utilizzandolo come una sorta di programma elettronico per gestire futuri o immediati processi biochimici nei relativi distretti.

Questa ipotesi, vera e propria teoria biofisica, è stata purtroppo trascurata dalla quasi totalità dei biologi e solo una piccola minoranza, compreso il sottoscritto, ha, nel corso degli ultimi anni, cercato di dimostrare il fondamentale ruolo delle interazioni elettromagnetiche nelle dinamiche biologiche.

Dagli anni Venti infatti molti ricercatori, tra i quali Georges Lakhovsky, sostennero il ruolo dei campi elettrici prodotti da frequenze di 750 Khz (Kilohertz) sulla salute umana. La sua convinzione scientifica si può riassumere nell'affermazione: "Ogni essere vivente emette radiazioni, la grande maggioranza degli esseri viventi è capace di ricevere e rilevare onde... ed ancora, La vita è creata dalle radiazioni (frequenze), la vita è mantenuta dalla radiazione, la vita è distrutta da uno squilibrio oscillatorio e vibratorio".
Ogni singola cellula sperduta... (5) up.jpg

Ogni singola cellula sperduta nel più recondito distretto del microcosmo del nostro corpo, ogni atomo, protone, elettrone, neutrino, ecc... contiene le informazioni di tutto il resto dell'organismo, ed è pronto a comunicarcele se solamente siamo in grado di porgere la giusta attenzione. È possibile attingere a questo inestinguibile pozzo d'informazioni in qualsiasi momento lo si desideri, utilizzando elementi che sono a portata di mano, basta semplicemente raccoglierli!.
Riferimenti Bibliografici up.jpg

1. P. Andreas e C. Kilian, Che cos'è la parapsicologia, p. 69-73.
Enciclopedie Pratiche Sansoni, Firenze, 1975.
2. Ibid., p. 89.
3. Cleve Backster, The Secret Life of Your Cell.
4. Claudio Viacava, Onde elettromagnetiche, p. 17. Edizioni Xenia, Milano, 1996.
5. Adolfo Panfili, Medicina Ortomolecolare, Edizioni Tecniche Nuove, Milano, 1998.

tratto dal link
www.procaduceo.org/it_ricerche/biopsich/biopsi01.htm

orso
 
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view post Posted on 27/7/2010, 14:02

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Da tutto questo si possono trarre alcune considerazioni.
L'uomo non è avvulso da cio che lo circonda,ma ne fa parte integrante e tutto cio che fa si riperquote su tutte le cose.Da qui dire che distruggere cio che ci circonda è come distruggere noi stessi non è un eufemismo.
Principio di non localita, essenziale per capire quanta importanza hanno le azioni che compiamo.Queste non sono ristrette al campo nel quale operiamo tale azione,ma tutto e interconnesso, con ripercussioni istantanee.
In ultima analisi viviamo una vita molto,molto limitata se non si incomincia a prendere coscienza di se stessi e delle forze che ci circondano.Essere finalmente liberi.
Altri pensieri?

orso
 
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view post Posted on 5/8/2010, 14:04

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Dio è un'ipotesi di cui non ho bisogno PIERRE-SIMON DE LAPLACE
Ma è poi vera questa affermazione?Ovviamente ognuno di noi laici ha una visione di Dio molto personale non considerando la visione che ne hanno le tre grandi religioni monoteiste.Il discorso,qui,va inteso se considerare una qualche entita/energia cosciente indispensabile al creato.Gli argomenti sopra citati presentano aspetti emblematici che una qualche energia sottile agisce intorno a noi ed al creato tutto.Qui vorrei portare un ulteriore tassello al fatto che un DIO è necessario all'esistenza del tutto.
Forse esiste nell'uomo un qualcosa che ci interconnette con questa energia e che ci permette inoltre di spiegare molte cose altrimenti inspiegabili(come visto nelle precedenti discussioni).Sto facendo riferimento ai Microtubuli.
Un interessante teoria è quella postulata da Penrose ed Hameroff(quest'ultimo scopritore dei microtubuli.)

Il Modello ORCH-OR di Penrose ed Hameroff

Secondo la teoria formulata dal fisico inglese Roger Penrose, il cervello umano potrebbe non essere guidato da algoritmi. Particolarmente difficile si è rivelato quindi, per il dr. Penrose, presentare processi o proprietà fisiche non descrivibili secondo il formalismo matematico tradizionale, costringendolo a ricorrere alla teoria quantistica come possibile candidato per la definizione di un modello plausibile.

Nella teoria quantistica, le unità fondamentali, i quanti, sono per certi versi molto diversi dagli oggetti che si incontrano in fisica classica. Quando sufficientemente isolati dall'ambiente essi possono essere considerati come onde. Tuttavia tali onde non sono onde materiali (come, ad esempio, le onde marine). Le onde della meccanica quantistica sono essenzialmente onde di probabilità: la probabilità di trovare una particella in qualche posizione specifica. (Queste probabilità si applicano anche ad altri stati di particella, come la quantità di moto, ma per semplicità si farà riferimento alla sola probabilità di occupare una certa posizione). Il picco dell'onda indica la posizione nella quale si ha la massima probabilità di trovare una particella. Le diverse posizioni possibili per la particella sono indicate come sovrapposizioni quantistiche o semplicemente sovrapposizioni. Ci stiamo riferendo, ripetiamo, alla sola forma isolata dei quanti. Quando i quanti sono oggetto di misurazioni o d'interazioni con l'ambiente, la caratteristica rappresentazione ad onda di probabilità viene persa e le particelle finiscono per occupare una specifica posizione nello spazio. Questo cambiamento è comunemente indicato con il termine collasso della funzione d'onda.

Quando avviene il collasso, la scelta della posizione per la particella è casuale. Questa é una singolare condizione che mette in crisi i canoni della fisica classica. Non vi è alcun processo di causa-effetto e nessun sistema di algoritmi che possono prevedere la posizione assunta per le particelle.

Penrose ha ipotizzato che le idee esistenti sul collasso della funzione d'onda potrebbero applicarsi solo a situazioni in cui i quanti sono oggetto di misurazione o d'interazione con l'ambiente. Considerando il caso in cui i quanti non sono oggetto di misurazioni o interazioni e restano isolati dall'ambiente, egli ha proposto che essi possano essere soggetti a una diversa forma di collasso della funzione d'onda.

A queste particolari condizioni locali, Penrose ha applicato la teoria generale della relatività di Einstein e relative sue nozioni proprio sulla struttura dello spazio-tempo. La relatività generale afferma che spazio-tempo viene curvato da oggetti dotati di massa. Penrose, nel cercare di conciliare la relatività e la teoria quantistica, ha suggerito che su scala molto piccola questo spazio-tempo curvo non è continuo ma discreto e disposto in modo da formare una rete.

Penrose postula che ogni sovrapposizione quantistica ha una sua area specifica di curvatura dello spazio-tempo. Secondo la sua teoria, queste zone diversificate di curvatura dello spazio-tempo sono separate le une dalle altre e costituiscono una forma di bolla nello spazio-tempo. Penrose propone, inoltre, un limite alla dimensione di questa bolla spazio-tempore. Questo limite é dell'ordine della scala di Planck (10-35 m). Oltre questo limite, Penrose suggerisce che lo spazio-tempo può essere visto come continuo e che la gravità inizia a esercitare la sua forza sulla bolla spazio-tempo. Da qui nasce un'instabilità al di sopra della scala di Planck, e il collasso si forma in modo da scegliere solo una delle possibili posizioni per particella. Penrose chiama questo evento riduzione oggettiva (OR), la riduzione è un'altro termine utilizzato per il collasso della funzione d'onda.

Una caratteristica importante di riduzione di Penrose è che il momento del collasso è funzione del rapporto massa/energia degli oggetti in fase di collasso. Quindi maggiore è la sovrapposizione, più veloce sarà l'OR e viceversa. Per esempio, un elettrone separato, se isolato dal contesto, avrebbe bisogno di 10 milioni di anni per raggiungere la soglia OR. Un oggetto isolato di 1 Kg (ad esempio come il gatto di Schrödinger) avrebbe raggiunto la soglia in soli 10-37 secondi. Tuttavia gli oggetti, da qualche parte tra la scala di un elettrone e le dimensioni di un gatto, potrebbero collassare entro tempi che sono quelli tipici dell'elaborazione neurale.

La soglia di Penrose per OR è data dal principio d'indeterminazione E=±/t, Dove E è l'autoenergia gravitazionale o anche il grado di separazione spazio-temporale dato dalla massa di superpositione, ± è la costante di Planck ridotta e t è il tempo fino al quale l'OR non si verifica.

Non ci sono prove per la riduzione ogggettiva di Penrose, ma la teoria è considerata testabile e sono in corso progetti per realizzare le sperimentazioni necessarie.

Dal punto di vista della teoria della coscienza, una caratteristica essenziale della riduzione oggettiva di Penrose è che la scelta degli stati in cui si verifica la riduzione oggettiva avviene in modo casuale, diverso sia dalle misure originate dal fenomeno di decoerenza, sia da una selezione completamente algoritmica. Piuttosto gli stati, si é proposto, siano selezioanti da una 'non-computabile' influenza incorporata nel livello, fondamentalmente legata alla geometria dello spazio-tempo su livelli di grandezza dell'ordine della scala di Planck.

Quando scrisse il suo primo libro sulla coscienza, La mente nuova dell'imperatore nel 1989, Penrose non disponeva di una proposta dettagliata su come funzionassero i processi quantistici nel cervello. Successivamente, Hameroff, nel leggere La mente nuova dell'imperatore suggerì a Penrose che certe strutture all'interno delle cellule cerebrali (neuroni) potrevano essere candidati idonei alla trasformazione quantistica e di conseguenza al fenomeno della coscienza. La teoria Orch-OR nacque, quindi, dalla collaborazione di questi due scienziati ed é stata esposta nel volume Ombre della Mente (1994).

Hameroff ha contributo alla teoria derivata dallo studio delle cellule cerebrali (neuroni). Il suo interesse si é focalizzato sul citoscheletro, che fornisce la struttura interna di sostegno per i neuroni, e in particolare sui microtubuli, che sono la componente più importante del citoscheletro. Come hanno registrato i progressi delle neuroscienze, il ruolo del citoscheletro e dei microtubuli ha assunto enorme rilevanza. Oltre a fornire una struttura di supporto per la cellula, le funzioni note dei microtubuli comprendono il trasporto delle molecole, tra le quali anche le molecole dei neurotrasmettitori legati dalle sinapsi, il controllo dei movimenti della cellula, la sua crescita e la sua forma.

Hameroff ha proposto come i microtubuli siano i candidati idonei a supportare l'elaborazione quantistica. L'entanglement quantistico è uno stato in cui le particelle possono alterare l'un l'altro le proprietà istantaneamente e a distanza, in un modo che non sarebbe possibile, se fossero oggetti estesi su larga scala i quali obbedirebbero alle leggi della meccanica classica e non della fisica quantistica.

Nel caso degli elettroni Hameroff ha suggerito che, nella subunità di tubulina dei microtubuli, un gran numero di questi elettroni possono essere coinvolti in uno stato conosciuto come un Condensato di Bose-Einstein. Questa condizione si verifica quando un gran numero di particelle quantiche sono bloccate in fase e possono essere viste come un oggetto quantistico unico. Queste sono caratteristiche quantistiche su scala macroscopica, e Hameroff suggerisce che é attraverso una caratteristica di questo tipo di attività quantistica, che avviene di solito su scala molto piccola, che potrebbe essere implementata un'influenza su larga scala nel cervello.

Hameroff ha proposto che i microtubuli condensati in un unico neurone possano essere collegamenti con condensati di microtubuli in altri neuroni e cellule gliali via giunzioni gap. In aggiunta alle connessioni sinaptiche tra le cellule cerebrali, le giunzioni gap sono una categoria diversa di connessioni, dove il divario tra le cellule è sufficientemente piccolo da rendere possibile ad oggetti quantici l'attraversarlo per mezzo di un processo noto come tunnel quantico. Hameroff propone che tale tunnel consente ad un oggetto quantistico, come il condensato di Bose-Einstein di cui sopra, di passare in altri neuroni, e quindi di propagarsi su una vasta area del cervello generando un oggetto quantistico unico.

Si ipotizza inoltre che questa caratteristica quantistica su larga scala è la fonte delle onde gamma di sincronizzazione osservate nel cervello, e talvolta considerate come correlate al fenomeno della coscienza. A sostegno della teoria vi è che le giunzioni gap siano legate alle onde gamma, Hameroff cita una serie di studi degli ultimi anni.

La teoria Orch-R combina l'ipotesi di Penrose per quanto riguarda il teorema di Gödel, con l'ipotesi Hameroff con riguardo ai microtubuli. Insieme, Penrose e Hameroff hanno proposto che, quando si determinano condensazioni nel cervello sottoposto ad un riduzione oggettiva della funzione d'onda, il collasso é connesso a decisioni di carattere non computazionale incorporate nella geometria dello spazio-tempo .

La teoria propone inoltre che i microtubuli si influenzano mutuamente e sono influenzati dalle attività tradizionali delle sinapsi dei neuroni. L'Orch, del termine Orch-OR, sta per "orchestrato" dando così vita al nome completo della teoria Riduzione oggettiva orchestrata. L'Orchestrazione si riferisce al processo mediante il quale le proteine di un ipotetico connettivo, noto come microtubuli delle proteine associate (MAP) influenzano o orchestrano la trasformazione quantistica dei microtubuli.

Non so,forse sto prendendo la strada sbagliata,ma............

Orso


 
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