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Piramidi bosniache, fatta eccezionale scoperta

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view post Posted on 28/7/2011, 14:06

Guida Spirituale

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E'con immenso piacere che riporto questa importantissima notizia archeologica.
In altra parte del forum ho presentato una nuova rivista che va solo sull'web"La runa bianca"
Ebbene,è appena uscito il numero 1(preceduto dal n.0),che la rivista esce con un colpo sensazionale,fatto dal noto architetto ed appassionato archeologo Vincenzo Di Gregorio(componente della redazione di "la runa bianca" ed antikitera).Si proprio quello delle piramidi di Montevecchia(Lombardia),dimostrando ancora una volta quanto importante sia l'apporto all'archeologia da parte di "dilettanti"intelligenti ed appassionati.
Ora andiamo all'articolo

STRUTTURA FUNERARIA PRESSO PIRAMIDI DI VISOKO
28/07/2011
SCOPERTA UNA STRUTTURA FUNERARIA PRESSO LE PIRAMIDI DI VISOKO


Runa Bianca – 26/07/2011 – Il 22 luglio è stata scoperta una tomba, di una tipologia mai vista prima, all’interno di uno dei tunnel Ravne nei pressi della Piramide del Sole del famoso gruppo di piramidi scoperte nel 2005 a Visoko (Bosnia-Erzegovina).

La Fondazione Bosniaca (Archaeological Park: Bosnian Pyramid of the Sun), che cura gli scavi sulle piramidi a Visoko, si avvale da poco più di un anno della collaborazione di un gruppo italiano di ricerca (SB Research Group) capitanato dal Prof. De Bertolis dell'università di Trieste.

La settimana scorsa la redazione di Runa Bianca è stata contattata dal Prof. De Bertolis per avvalersi della collaborazione dell'Arch. Vincenzo Di Gregorio e di alcune apparecchiature tra cui anche un georadar sofisticato costruito nelle officine di Pisa.

Già in passato negli stessi luoghi altri avevano tentato di scandagliare con dei georadar il terreno, ma con poca fortuna. Grazie invece al georadar in dotazione e con l'esperienza di Di Gregorio si è riusciti ad individuare un'anomalia posta sotto il piano di calpestio di un tratto dei tunnel Ravne.

Ad un primo esame la struttura rilevata potrebbe essere una sepoltura composta da due corpi posti a profondità differenti: il primo a 1,5 metri di profondità ed il secondo a 3 metri. Due camere sovrapposte interamente in pietra con una morfologia simile a due rombi, al loro interno il tracciato del georadar mostra delle aree bianche corrispondenti ad aria. Si può presumere la presenza di due salme sospese nel mezzo. Le dimensioni delle sepolture risultano essere quelle canoniche di 1 x 2 metri circa. La profondità dell'intero complesso però arriva a circa 4,3 metri.



Gli scavi sono iniziati il 25 luglio e sono tutt’ora in corso. Se venisse accertato che la struttura sia realmente una sepoltura doppia sarebbe un unicum nella storia dell'archeologia. La struttura a "rombi" contrapposti evidenziata dal tracciato del georadar, e illustrata da uno schizzo prospettico 3D indicativo, non è stata sinora mai osservata in un complesso funerario. Poiché la metodologia di sepoltura è strettamente connessa alla cultura del popolo che l'ha creata, questa particolarissima tomba potrebbe gettare luce su un periodo storico poco conosciuto e addirittura su di un popolo probabilmente ancora sconosciuto.

Da studi effettuati con tecniche non invasive dallo staff della redazione della rivista Runa Bianca è emerso altresì che la tomba è intatta, e quindi se arricchita da un corredo funerario, lo stesso è in loco esattamente come è stato messo dai suoi costruttori. Lo studio del corredo funerario servirà, forse per la prima volta, per ottenere importantissime informazioni sugli utilizzatori dei tunnel di Ravne, del loro periodo, della loro cultura e della loro religione, che si sospetta fosse legata al culto della madre terra e per questo avessero scelto dei tunnel per deporre i loro personaggi di maggior spicco.



Ai primi di Settembre a Sarajevo verranno comunicati i risultati dei lavori effettuati quest'anno presso le piramidi bosniache, e la redazione di Runa Bianca con questa sua eccezionale scoperta, avrà un posto di rilievo in questo convegno.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti si può contattare la redazione di Runa Bianca all’indirizzo [email protected] oppure visitare il sito www.runabianca.it e www.antikitera.net che seguiranno da vicino lo sviluppo della scoperta.




La redazione
RUNA BIANCA

[email protected]

Complimenti Enzo!!!!!!!!
Una scoperta di cui si parlera per molto,molto tempo in tutto il mondo

orso in piedi
 
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view post Posted on 1/8/2011, 10:22

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Ecco il filmato nel quale l'arch.Vincenzo Di Gregorio interpreta i dati del georadar



Mai ho assistito ad una cosa del genere:una presa diretta con gli scavi ed i ritrovamenti.Trasparenza assoluta.Grazie!

orso in piedi
 
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view post Posted on 20/2/2013, 00:45

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L'eta delle piramidi Bosniache datata dai 12.000 ai 26.000 anni

Bosnian pyramids have been finally confirmed. Pyramid experts from all over the world have confirmed the existence of the Bosnian pyramids. In addition, 90% of all these experts said that the the Bosnian pyramids are by far the world’s largest and oldest pyramids. There are five (5) pyramids in Bosnia and it is said that they are 12000-26000 years old. In 2010 UNESCO added the Bosnian pyramids into their World Heritage sites. UNESCO and the CIA are planning to make the Bosnian Pyramid Valley the world’s largest and most valuable historical monuments by 2012.


Piramidi bosniache sono state finalmente confermato. Piramide esperti provenienti da tutto il mondo hanno confermato l'esistenza delle piramidi bosniache. Inoltre, il 90% di tutti questi esperti hanno detto che le le piramidi bosniache sono di gran lunga più grandi e antiche piramidi del mondo. Ci sono cinque (5) piramidi in Bosnia e si dice che siano 12.000-26.000 anni. Nel 2010 l'UNESCO ha aggiunto le piramidi bosniache all'interno di siti del Patrimonio Mondiale loro. UNESCO e la CIA hanno in programma di fare il bosniaco Pyramid Valley monumenti più grandi e di maggior valore storico del mondo entro il 2012.

fonte http://www.eutimes.net/2010/08/scientists-...s-in-the-world/

orso in piedi
 
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view post Posted on 6/8/2013, 17:49

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Le piramidi scoperte a Visoko, in bosnia, risultano essere realizzate con capacità architettoniche ed ingegneristiche molto avanzate, probabilmente provenienti da periodi storici differenti

Vincent Gambino - 17/09/2012

I valori delle civiltà del passato erano differenti da quelli della civiltà odierna ed alcuni aspetti della vita sociale erano considerati sacri ed accessibili solo a chi avesse determinati requisiti. L'architettura, la medicina, la legge e l'arte erano in stretta relazione e spesso coesistevano in un unico anelito dell'uomo verso il Divino.

Quello che stiamo vedendo emergere dalla "Valle delle Piramidi Bosniache", non distante da Sarajevo, sembra portarci indietro tra le braccia di una simile civiltà. Le strutture scoperte a Visoko risultano essere realizzate con capacità architettoniche ed ingegneristiche molto avanzate, probabilmente provenienti da periodi storici differenti. La struttura nominata "Piramide del Sole" è costituita da grosse formazioni artificiali, blocchi di un conglomerato di pietre, sabbia ed altri minerali tenuti assieme da argilla come legante (tecnica simile a quella dei romani), così da creare un "cemento" di straordinaria durezza.

La "Piramide della Luna", invece, presenta un insolito alternarsi di terrazzamenti piastrellati, alcuni in perfetto stato di conservazione. Recenti analisi dovrebbero confermare un età del monumento collocabile a circa 12.000 anni fa. Una delle caratteristiche più tipiche di un complesso piramidale è quella di un sistema di Tunnel sotterranei che di solito consentono l'accesso alle piramidi. A Visoko troviamo i tunnel Ravne, un complesso di tunnel-labirinto di grande interesse archeologico, la cui datazione, ancora superficiale, li collocherebbero tra i 3.000 ed i 32.000 anni fa. Nessun minerale di pregio nella zona giustificherebbe l'esistenza dei tunnel Ravne come tunnel minerari, inoltre, questi tunnel apparivano riempiti con terra e sabbia per bloccarne l'accesso, stesso procedimento utilizzato per molti siti sacri del passato: quando la loro funzione terminava ne venivano sigillati gli accessi. Abbiamo intervistato Nenad M. Djurdjevic, che ci ha raccontato cosa è cambiato in questi anni di scavi.



Come è nata la sua collaborazione con la Fondazione, qual'è il ruolo che lei ricopre?
Sono venuto in contatto con la Fondazione del Parco Archeologico "La Piramide del Sole Bosniaca" per caso, grazie alla mia pluriennale esperienza nel campo della Geotecnica. Consideri che la Valle delle Piramidi è molto vasta e ci sono diversi siti di interesse, sia medievali, che dell'età del bronzo fino al neolitico. Possiamo distinguere con certezza le diverse epoche di costruzione grazie ai differenti materiali e tecniche utilizzati. Ad ovest della Piramide del sole, per esempio, è stata recentemente scoperta una possibile necropoli e nelle zone boschive circostanti delle Pietre Ciclopiche, chiamate Stècac. Possono essere di svariate forme, le più bizzarre a forma di pentagono. Secondo la visione canonica sarebbero di origine medievale, ma non ci sono prove per questo, nessuna annotazione di commissione dei lavori come usualmente avveniva nel medioevo o altro.

In che modo intendete continuare la vostra ricerca multi-disciplinare? Quali altre istituzioni e studiosi pensate di coinvolgere per il futuro?
Prima di tutto mi permetta di ringraziarvi per il vostro interesse e l'occasione di questa intervista. Partendo dalla premessa che il progetto di ricerca scientifica sulle piramidi bosniache è di natura no-profit, la partecipazione di Istituzioni e studiosi specializzati al progetto avviene soprattutto con criteri di libera scelta. La prima fase di autenticazione, verifica, nonché validazione scientifica delle strutture nella valle di Visoko fu fatta da esperti egiziani provenienti dall'Università del Cairo e della Società Archeologica d'Alessandria fra il 2006 e 2008. Negli ultimi due anni abbiamo riscontrato anche una notevole presenza di archeologi di nazionalità italiana. In particolare vorrei citare la dott.ssa Sara Acconci, che attualmente è l'archeologa responsabile del progetto, e il dott. Riccardo Brett, proveniente dall'Università Ca' Foscari di Venezia. È logico presumere che in futuro un coinvolgimento di altre istituzioni dipenderà molto dalle scoperte che si faranno nei prossimi tempi.



In che modo continueranno gli scavi e su quali siti vi concentrerete per il prossimo anno?
Il sito delle piramidi bosniache si estende su un'area di oltre 40 km. Quest'anno gli scavi si sono concentrati soprattutto in alcune zone della Piramide del Sole, della "Piramide della Luna" e nel labirinto di tunnel sotterranei Ravne. Il prossimo anno, in linea generale, si manterrà questo schema ed esiste una buona probabilità di aprire finalmente uno dei molti varchi conosciuti per entrare nella Piramide del Sole. Il mio contributo al progetto consiste in indagini non distruttive sul campo e nella ricerca di potenziali siti e manufatti nella zona delle piramidi che abbiano un significativo valore archeologico. Per esempio, l'estate scorsa, ho potuto scoprire insieme ai miei collaboratori blocchi di pietra di misure straordinarie nonché una necropoli nelle zone boschive a ovest della "Piramide del Sole". Il fatto importante è che tutti siti sinora scoperti convergono verso la Piramide del Sole che domina l'orizzonte dell'intera area intorno a Visoko.

Avete trovato conferma della scansione satellitare della "Piramide del Sole"? Siete riusciti a trovare delle entrate e dei nuovi cunicoli liberi dai detriti nei tunnel Ravne?
I tunnel Ravne sono un vero e proprio labirinto; come le ho già detto in parte sono stati sigillati completamente, ma abbiamo anche trovato dei tunnel sgombri da materiale di riporto, con paretidi pietre a secco che ne supportano la struttura.
Alcuni tunnel sono sgombri ma allagati e sono state trovate stanze circolari che si diramano a volte anche in otto tunnel separati, nonché ambienti formati da pietre megalitiche incrociate in spazi vuoti triangolari. Nell'immagine qui sotto si può vedere un esempio di pietra con iscrizioni in quello che sembra possa essere un linguaggio proto-runico.
Una delle cose più strane è sicuramente l'effetto che questi tunnel hanno sulle persone al loro interno. Non c'è bisogno di respiratori artificiali ed in generale si è pervasi da una sensazione di benessere e rilassatezza. Abbiamo voluto misurare la presenza di Ioni negativi nei tunnel rispetto a quelli all'esterno, ed è stato sorprendente: 43.000 Ioni negativi per centimetro cubo, dalle 50 alle 100 volte superiore rispetto all'esterno. Il microclima inoltre è ideale, 16 gradi, con variazioni minime di temperatura ed umidità. Negli ultimi cinque anni sono state scoperte numerose entrate a possibili siti sotterranei nella zona delle piramidi. Purtroppo con le risorse umane, materiali e finanziarie a disposizione della Fondazione, non si è potuto scavare dovunque, concentrandosi sul complesso di tunnel sotterranei di Ravne e località limitrofe. Le scansioni satellitari effettuate recentemente con tecnologie all'avanguardia, oltre ad aver confermato l'esistenza di un imponente complesso sotterraneo fatto di tunnel e stanze nella Piramide del Sole, hanno evidenziato la presenza di altre potenziali ingressi, già riscontrati con altre tecnologie come il georadar.

In che modo pensate si possa sviluppare la ricerca sulle piramidi in generale dal punto di vista della fisica contemporanea?
Quello che è emerso da rilievi fatti da diversi esperti provenienti dal campo della fisica è che le piramidi come strutture non sono soltanto costruzioni con uno scopo architettonico ma, oltre a modificare il campo magnetico intorno a loro, emettono anche delle frequenze ultrasoniche di natura sinora sconosciuta. Per esempio, è stato rilevata una forte anomalia nei campi magnetici intorno alla Piramide del Sole e della Luna, mentre le colline di origine naturale nelle vicinanze delle piramidi non mostrano alcuna deformazione del campo magnetico. Per la precisione nelle piramidi il campo magnetico si dispone in senso verticale, mentre per le colline naturali è disposto in orizzontale. Questo significa che le piramidi agiscono come centrali che convogliano l'energia verso l'alto. Inoltre, biologi dell'Università di Sarajevo hanno rilevato che nelle aree sulla Piramide del Sole e in quelle circostanti, la temperatura media del suolo è di pochi gradi più alta che in altre zone della Bosnia. Infatti, soltanto a Visoko è possibile trovare piante medicinali tipiche dell'area Mediterranea, non presenti altrove in Bosnia. In ogni caso, soltanto studi futuri potranno chiarire il mistero. La mia ricerca è soprattutto concentrata sugli aspetti della cosmologia vedica: a tale proposito vorrei precisare che in Bosnia è possibile trovare una forte presenza di simbologia sacra che ha radici nella cosmologia vedica.

In che modo pensate si possa sviluppare la ricerca sulle piramidi in generale dal punto di vista della fisica contemporanea, e che cosa significa tecnologia "Tesla" quando vi riferite alle Piramidi da voi scoperte?

Quello che è emerso da rilievi fatti da diversi esperti provenienti dal campo della fisica è che le piramidi come strutture non sono soltanto costruzioni con uno scopo architettonico, ma, oltre a modificare il campo magnetico intorno a se, emmettono anche delle frequenze ultrasoniche di natura sinora sconosciuta. Per esempio, esperimenti ripetuti hanno rilevato una forte anomalia nei campi magnetici intorno alla Piramide del Sole, della Luna, nonché al tumulo di Vratnica, mentre colline di origine naturale nelle vicinanze delle piramidi non mostrano alcuna deformazione del campo magnetico. Cio'è nelle piramidi il campo magnetico si dispone in senso verticale, mentre in colline naturali è disposto in orizzontale. Questo significa che le piramidi agiscono come centrali che convoglianno l'energia verso l'alto.

Infine, l'utrasuono di 28 kHz a forma di raggio scoperto da fisici dell'Università di Zagabria in un'area circolare del diametro di 4,50 metri sulla cima della Piramide del Sole, la cui origine è sconosciuta, ha presentato un'anomalia di particolare interesse. Cioè, è stato constatato che questo raggio ha un'attività continua e un'intensità crescente verso l'alto. Questo fatto straordinario contraddice la legge dello shadowing, cio'è il tipo di attenuazione di un segnale con la distanza. Inoltre, questo significa acnhe che i nostri sistemi tradizionali basati sulla propagazione delle onde hertziane non è in grado di spiegare tale fenomeno. Il fenomeno a cui ci troviamo davanti può essere correllato alla teoria delle onde chiamate non-hertziane di Nikola Tesla

Avete trovato nuovi reperti nella Valle delle Piramidi oltre alla Piramide votiva?

Oltre alla piramide votiva, un simbolo in relazione al mito primordiale della creazione molto presente nelle culture neolitiche dell'Antica Europa, nella valle di Visoko sono stati ritrovati, in passato e in tempi recenti, migliaia di reperti sempre riconducibile a questo mito. Tale simbologia sacra è anche ricollegabile al mito egiziano della creazione, che parla di un monte primordiale che emerge dalle acque cosmiche, conosciuto con il nome "benben" (o Monte Meru nella cosmologia vedica). L'estate scorsa abbiamo scoperto anche dei manufatti riconducibili al culto della fertilità della Dea Madre, pietre a forma di pagnotta ("Brotlaib"), una statuetta della Dea della Fertilità, pietre ciclopiche riportanti la simbologia della Dea Serpente e pietre a forma di uovo. Purtroppo, la maggior parte dei reperti archeologici scoperti in passato in Bosnia, per mancanza di risorse finanziarie e spazi espositivi, sono stipati in casse depositate nei sotterranei dei musei.

Avete qualche idea di come l'intera Valle poteva apparire nell'antichità?
Al momento è difficile dire come la valle potesse apparire nell'antichità. Le testimonianze orali nonché le leggende locali suggeriscono come, in tempi molto remoti, tutta la valle e le strutture già esistenti fossero sommerse dall'acqua. Vorrei anche sottolineare, basandomi sui diversi dati acquisiti durante le mie ricerche, come l'elemento dell'acqua sia la chiave di questo mistero. Lo posso dire perché da recenti indagini è emerso che tutte le piramidi bosniache sono connesse con flussi sotterranei d'acqua. L'acqua potrebbe potrebbe aiutarci a comprendere meglio la cultura e la civiltà che costruirono la valle delle piramidi bosniache.

Da un punto di vista storico ed antropologico, cosa cambia nella nostra visione del mondo grazie alla vostra scoperta?
Sinora la scienza moderna ci ha insegnato erroneamente che le piramidi sono attribuibili esclusivamente a scenari locali come l'Egitto e il Messico e che queste strutture sono soprattutto tombe di faraoni o re. Inoltre, dopo più di duecento anni, non sono state ancora date risposte esaurienti sull'età e sui metodi di costruzione, in particolare per le grandi piramidi di Giza. Quello che è emerso invece con la scoperta delle prime piramidi europee, le piramidi bosniache, nonchè da ricerche effettuate in questo campo negli ultimi sei anni, è che le piramidi sono un fenomeno globale. Oltre alle piramidi bosniache, oggi conosciamo l'esistenza di centinaia di piramidi in Cina ma anche in Indonesia e Thailandia e ci sono migliaia di piramidi in quasi tutti paesi del Sud America (Messico, Guatemala, Perù). Infine, esistono costruzioni piramidali anche in Italia, simili a quelle delle Isole Canarie e delle Isole Mauritius. La scoperta delle piramidi bosniache, oltre a ricordarci le origini della cultura europea nate sul suolo delle civiltà danubiane che erano basate sul matriarcato, sul culto della Dea Madre e la pace, richiede una notevole revisione dei libri di storia che finora abbiamo conosciuto.
Vale la pena di rammentare che dopo oltre cent'anni di ricerche e scavi nel campo dell'archeologia sul suolo dell'Antica Europa non sono state trovate armi o altre prove che quella civiltà praticasse la guerra. Differentemente dagli scienziati moderni, per quei popoli tutta la natura aveva un carattere sacro. Ritengo che la maggior difficoltà riscontrata da parte di scienziati moderni nell'analisi dei manufatti e nella concezione architettonica delle piramidi bosniache deriva proprio dalla differente concezione e visione del mondo e del cosmo. La civiltà che costruì le piramidi di Visoko e tutte le strutture annesse possedeva un livello superiore di coscienza. Siccome la conoscenza è strutturata nella coscienza (maggiore è il livello di coscienza, maggiore è il grado di conoscenza) questo ci fa presumere che questa civiltà fosse molto avanzata per produrre monumenti così grandiosi. D'altronde il basso livello di coscienza dell'uomo moderno si può notare dal rapporto che ha con la natura e l'ambiente che lo circondano. Dai manufatti sinora ritrovati si può dedurre che questa civiltà si ispirò molto alla conoscenza vedica del mondo e del cosmo. Inoltre, le prime datazioni al carbonio 14 delle piramidi (come ad esempio la "Piramide della Luna" datata a circa 10.000 a.C.), sposta indietro in modo significativo la nascita delle prime civiltà. In altre parole, questo fatto spazza via il vecchio paradigma conosciuto con il nome "ex-oriente-lux", cioè il presupposto che la nascita delle prime civiltà ebbe inizio in Oriente.

Avete proseguito gli studi linguistici sui reperti trovati nei tunnel Ravne?
Nella valle di Visoko sono state rinvenute diverse iscrizioni simili alla scrittura proto-runica riconducibili alla sacra scrittura della Civiltà del Danubio. Queste iscrizioni sono presenti oltre che sui monoliti nei tunnel di Ravne, anche su manufatti in pietra rinvenuti nelle vicinanze delle piramidi, nonché moltissimi manufatti appartenenti alla cultura neolitica conosciuta con il nome Butmir (6000 - 3000 a.C.). Questa scrittura sacra fu definita dalla nota archeologa di origini lituane Marija Gimbutas "Le Sonate dell'Avvenire". Recenti studi hanno suggerito l'uso di questa sacra scrittura e simbologia soprattutto in contesto religioso cerimoniale. La scrittura sacra di Visoko è associabile al culto dell'acqua, al culto della Dea Madre, al culto della Fertilità, a riti di tipo funerario e, in particolare, al mito primordiale della Dea Serpente.

Quale aiuto avete ricevuto e di cosa avreste maggiormente bisogno per continuare il vostro lavoro?
Siccome la Fondazione del Parco Archeologico della "Piramide del Sole Bosniaca" è una fondazione no-profit, le donazioni e il supporto al progetto pervenivano soprattutto da privati e volontari. Per questo, il miglior supporto deriva da una buona pubblicità, in modo da allargare la consapevolezza del pubblico italiano ed internazionale sulla scoperta eccezionale fatta in Bosnia.

Pensate che possa essere auspicabile uno studio delle possibili Piramidi Italiane e che questo possa contribuire a creare un comune interesse europeo per la ricerca?
Vista le presenza di costruzioni piramidali a livello planetario, come in Italia (in particolare mi riferisco alle piramidi siciliane situate, non a caso, intorno al vulcano Etna, che sono identiche alla piramidi delle Isole Canarie e quelle delle Isole Mauritius), saremo più che lieti di contribuire nel comune interesse per la ricerca in questo campo. Ho avuto occasione di effettuare delle ricerche preliminari anche sulle strutture di Montevecchia le quali, a mio avviso, mostrano caratteristiche inconfutabili di piramidi a gradoni.


Di segutito il link per eventuali donazioni alla Fondazione
www.piramidasunca.ba/eng/donations.html

fonte (con servizio fotografico) http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/...snia-europa.php

Troppe cose strane per continuare ad affermare che sono formazioni naturali.

orso in piedi

 
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view post Posted on 16/8/2013, 11:28

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Esperimento alla fine di luglio 2013 sul Monte Rtanj, la piramide serba


Esperimento diretto dal dr. sc. Slobodan Mizdrak
Con la collaborazione dell'associazione Spirit of Rtanj (Serbia), del Centro per gli Studi Cosmologici Nikola Tesla (Serbia), del gruppo di ricerca SB Research Group (Europa) e della Demiurg (Zagabria)

I principali obiettivi dell'esperimento:
Trovare l'origine del punto di emissione elettromagnetica (EM) e degli ultrasuoni (US) del Monte Rtanj mediante 8 sonde che, attraverso il meccanismo della triangolazione, registreranno l'eco dei segnali energetici dalle diverse posizioni nelle quali saranno collocate.
Trovare la relazione (se esiste) con la Piramide del Sole bosniaca, o altre localizzazioni in Croazia o in Serbia.

La ragione dell'esperimento:
Negli ultimi anni numerosi scienziati e appassionati provenienti da vari paesi hanno rilevato con diverse strumentazioni hanno anomali campi di energia su questa montagna a forma di piramide e nel complesso delle gallerie presenti in esso.
Le energie sono molto elevate sia nel campo delle onde elettromagnetiche che degli ultrasuoni, con una frequenza specifica che varia nell'ordine del + / - 20% e con una frequenza media in 28, 6 kHz. Non sono note fonti naturali o artificiali con questa gamma di campo. Soprattutto non sono noti luoghi, oltre alla Piramide del Sole bosniaca, dove le onde elettromagnetiche e gli ultrasuoni (vibrazioni meccaniche) siano presenti contemporaneamente nello stesso luogo geografico. In questo caso sulla sommità della piramide o nella profondità dei tunnel.
Guidati da spirito scientifico (leggi: inquieto se senza risultati) abbiamo deciso di attuare un progetto per trovare l'origine di questa energia con un metodo di analisi 3D e di raccolta dati sul campo.

Metodologia dell'esperimento:
Sulla cima del Monte Rtanjin Serbia si disporranno i dispositivi elettronici che produrranno onde elettromagnetiche (EM) ed ultrasoniche (US) con emissione di frequenze specifiche (da 24 a 40 kHz) contemporaneamente, con forma d'onda sinusoidale, con potenza non superiore a 100 Watt. L'irradiazione è sufficiente, ma con piccola potenza, quindi senza possibilità di nuocere alla flora, alla fauna locale o agli esseri umani che si trovano nelle vicinanze.
I nostri rilevatori, o sonde, saranno impostati per ricevere tutte le possibili risposte sia in banda elettromagnetica che ultrasonica con contemporanea registrazione di tutti i dati per ulteriori analisi successive a tavolino. Questo significa registrare i segnali originali e tutte le possibili altre energie di risposta o di interferenza (ossia segnali di entrambi i generi - EM e US – provenienti dal Monte Rtani). Procedendo con questa metodica (tempo/luogo/energia), conoscendo l’esatta posizione delle nostre sonde e registrando la cronologia di tutti i dati, con una ricostruzione tridimensionale saremo in grado di individuare il punto esatto dell’emissione del fascio di energia su una mappa a tre dimensioni.
Matematicamente, la velocità della luce / onde elettromagnetiche e la velocità del suono / vibrazioni meccaniche nello stesso sistema sono costanti. Come trovare la distanza è solo una questione di precisi intervalli di tempo. Con 4 sonde per ciascun tipo di emissione, EM e US, e con l’esatta misura del tempo di ricezione dei segnali stessi si può facilmente calcolare la distanza dalla sorgente. E non solo la distanza, ma anche la direzione. Questo significa che troveremo il luogo specifico in cui si trova la fonte di queste emissioni.
Il sistema GPS funziona nello stesso modo matematico.
Inoltre, attraverso i precisi intervalli di tempo registrati (ritmo) dai nostri ricevitori ultrasensibili rispetto l'emissione dei nostri trasmettitori posizionati in altri luoghi posti ad una certa distanza geografica, tenteremo di avere una risposta sul fatto che questi luoghi (piramidi) sono in qualche modo connessi tra di loro (sincronizzati) e se il segnale pilota proveniente da altri luoghi è riconoscibile.

Cronologia dell'esperimento:
Il nostro team sarà in Serbia il 22 luglio 2013. Imposteremo e testeremo l'attrezzatura nei due giorni successivi. L'inizio dell'esperimento è fissato per le 09:00 del 24 Aprile 2013. La durata dell'esperimento sarà di 72 ore, in modo che la fine dell'esperimento sarà fissata alle ore 09:01 del 27 aprile 2013.
I dati raccolti durante il nostro esperimento saranno analizzati nei successivi 2-6 mesi (numerosi Tbyte di dati) e pubblicati su tutti i siti web di coloro che hanno collaborato all'eperimento.

Transparenza dell'esperimento:
Tutto ciò che accadrà durante il nostro progetto sarà registrato: audio, video e tutti i dati acquisiti dalle sonde. Tre telecamere ad alta risoluzione saranno poste in direzione dei nostri apparecchi per registrare e inviare un segnale audio e video al campo base nella città di Rtanj dove potremo vedere e sentire tutto ciò che accade ai nostri strumenti in tempo reale. Inoltre tutto l'esperimento sarà messo in rete su Internet in contemporanea, così chi vuole potrà facilmente seguirlo da ogni parte del mondo.
Dopo l'esperimento tutti i dati raccolti saranno disponibili su Internet per tutti i tipi di calcolo individuale.

Per evitare problemi:
Il motivo principale per cui non vogliamo gente intorno ai luoghi di esperimento è perché spesso possiedono dispositivi elettronici nascosti come i telefoni cellulari, macchine fotografiche e telecamere che possono interferire con le nostre sonde molto sensibili. Tutte i dispositivi che possiedono la possibilità di produrre onde elettromagnetiche o ultrasuoni possono disturbare le nostre misurazioni e prolungare il calcolo dei dati. E possono anche alterare i nostri risultati.
Se qualcuno vuole lo stesso essere lì ad assistere all’esperimento, questo non è un problema, non è un esperimento pericoloso e quindi può anche presenziare ad esso. Il nostro collega ing. Ivan Jušković sarà presente a controllare con il suo team durante tutte le 72 ore dell'esperimento il corretto svolgimento dello stesso.
Ci sono solo tre regole da rispettare per le persone che vogliono intervenire: lasciate i vostri dispositivi elettronici, almeno a 200 metri dal luogo dell'esperimento, non toccare l'apparecchiatura e non emettere alcun suono (canto o parlare ad alta voce).

Per concludere:
Il nostro team internazionale e multidisciplinare di esperti farà solo un esperimento pratico.
Dopo 72 ore di registrazione dei dati provenienti dalle sonde e il calcolo dei dati saremo già in grado di trovare la direzione e la distanza dalla fonte delle onde EM e US che sono state trovate in precedenza sul Monte Rtanj in Serbia. Cercheremo anche se esistono dei fenomeni di risonanza con altri siti.



Il team:
Prof. dr. Ljubo Ristovski - fisico, Beograd
Prof. dr. Velimir Abramović - Centro per gli Studi Cosmologici, Belgrado
Prof. dr. Spomenko Mihajlović – RGZ - Osservatorio Geomagnetico della Serbia, Belgrado
Ing. el.teh. Goran Marjanović – Centro per gli Studi Cosmologici, Belgrado
Ing. el.teh. Ivan Jušković – Agenzia per le telecomunicazioni della Repubblica Ratel, Niš
Edo Popović, scrittore e giornalista, Zagabria
Heikki Savolainen, tecnico del suono e ultrasuoni professionista, Helsinki, Finlandia
Dr. Ivan Šimatović, ing. elettronico, studioso delle antiche civiltà, Krapina
Jadranko Djurašin, fotografo, Zagabria
Ing. Leonardo Blaženić, ingegnere elettronico e del suono, Zagabria
Prof. Agg. Paolo Debertolis, Università degli Studi di Trieste, ricercatore nel campo dell'archeo-acustica (ultrasuoni), Trieste
Dr. Slobodan Mizdrak, fisico e ricercatore nel campo dell'elettronica, Demiurg, Zagabria
Ing. Stanko Magić, Magic co. Varaždin
Ing. Vladimir Matek, eperto di videoconferenze, Zagabria
Matija Grabar, esperto in network, Magic co. Varaždin
Srđan Cvikić, esperto in network, Magic co. Varaždin
Mag. Domagoj Nikolić, esperto di antiche civiltà, Imotski
Dr. Zlatan Alicević, esperto in flora e fauna, Arnika Veterina, Zagabria
e nostro ospite l'ing. Saša Nađfeji – Centro di Ricerca per l'Ecologia e Spirito del Monte Rtanj, Belgrado
dr. sc. Slobodan Mizdrak - Zagabria, Croazia, 7 marzo 2013

fonte http://www.sbresearchgroup.eu/index.php/it...-di-luglio-2013

orso in piedi

Cominciato l’approccio all’esperimento sul Monte Rtanj da parte di un team internazionale di ricercatori


L’ evento, organizzato dall’associazione "The Spirit of Rtanj", vedrà il principale esperimento, condotto dal fisico dott. Slobodan Mizdrak, iniziare effettivamente il 5 agosto e proseguire per alcuni giorni. Tutti gli strumenti necessari verranno posizionati sulla cima del monte dopo circa quattro ore di cammino con l’attrezzatura in spalla per raggiungere la vetta. Successivamente la strumentazione verrà lasciata in sede e collegata con il campo base tramite ponte radio per il controllo a distanza dell'esperimento, mentre il campo base verrà collocato in un albergo a fondo valle.


Fig. 1 - Il Monte Rtanj visto dal fondo valle
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Il nostro gruppo di lavoro (SBRG) avrà inoltre il compito di verificare l’eventuale presenza di vibrazioni acustiche anomale nel comprensorio di questa montagna “sacra” per gli autoctoni. Questo sito, molto antico, vede la presenza di resti di antiche terme romane, ma anche l'esistenza di megaliti di epoca preistorica e sono numerose le leggende e i miti che arricchiscono la storia di questa montagna.


Fig. 2 - Abbiamo iniziato le misurazioni acustiche
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Lo scopo della nostra ricerca associata a questo evento è la ricerca di ultrasuoni, infrasuoni e basse frequenze che possano influenzare o alterare la percezione dell’organismo umano. Per la ricerca degli ultrasuoni il nostro gruppo di ricerca è da questa volta dotato di un compander ed analizzatore di frequenze ultrasoniche integrato molto sofisticato (Pettersson Ultrasounds Detector D 1000X) e utilizzato dal nostro tecnico del suono H.Savolainen.


Fig. 3 - L'analizzatore di ultrasuoni della Petterssonn
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Abbiamo iniziato pertanto l’analisi dai luoghi “sacri” per la mitologia locale riscontrando la presenza di una frequenza ultrasonica intorno a 28.300Hz in un sito preistorico presente sulla facciata est del plateau posto accanto al monte a forma di piramide a base triangolare. Anche le registrazioni svolte con apparecchio digitale e microfoni ad alta sensibilità ha confermato questo dato oltre a rilevare delle basse frequenze nello stesso luogo comprese in un range tra i 90 e i 110Hz.
Lo stesso sito in misurazioni svolte negli anni precedenti aveva dimostrato la presenza di fenomeni elettromagnetici (onde radio VLF) alla frequenza di 28,3KHz.



Fig. 4 - Il tecnico del suono Heikki Savolainen al lavoro insieme agli altri ricercatori nel sito sacro serbo
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Fig. 5 - Lo stesso sito come visto dalla PIP camera (fotografia di Kirlian) tre anni fa per gentile concessione del prof. Ljubo Ristovski, fisico nucleare, che ha svolto in precedenza questa analisi. Appare evidente dai colori presenti nel cielo sulla destra la presenza di energia proveniente dal terreno sottostante (onde elettromagnetiche)
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Ogni sera dopo cena e una giornata di intenso lavoro, i ricercatori eseguono delle presentazioni che illustrano l'ampio pubblico presente al meeting lo stato della loro ricerca. Il lavoro di analisi del territorio proseguirà per tutta la prossima settimana fino a domenica 11 agosto.
Paolo Debertolis per il gruppo SBRG - 3 agosto 2013

fonte www.sbresearchgroup.eu/index.php/it/notizie-in-italiano

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Interessante intervista a Riccardo Brett - Paolo Debertolis e Sam Semir Osmanagich che fanno il punto sulle piramidi bosniache e i tunel di Ravne.
Il documento è in Pdf

http://misterobufo.corriere.it/files/2013/...e_Scoperte2.pdf

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view post Posted on 22/11/2013, 11:11

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Antropologo Americano rivela: “Abbiamo la prova inconfutabile che la storia umana è completamente da riscrivere” Posted on novembre 16, 2013

“La storia dell’umanità su questo pianeta è la più grande menzogna mai raccontata e scritta. Non vedo l’ora che la verità venga esposta e che i falsi libri di storia vengano bruciati! I mass-media sono complici di un insabbiamento di proporzioni epiche”

L’antropologo, Dott. Semir Osmanagich, fondatore del Parco Archeologico Bosniaco, il sito archeologico più attivo del mondo, dichiara che le prove scientifiche, ‘inconfutabili’, venute alla luce, sull’esistenza di antiche civiltà con tecnologia avanzata, non ci lasciano altra scelta se non quella di riscrivere la nostra storia, la storia dell’Umanità Terrestre. Un attento esame, su l’età di alcune strutture, rivela definitivamente che sono state costruite da civiltà avanzate di oltre 29.000 anni fa.

“Riconoscere che siamo testimoni di prove fondamentali dell’esistenza di antiche civiltà avanzate risalenti a oltre 29 mila anni fa, e un esame delle loro strutture sociali, costringe il mondo a riconsiderare totalmente la sua comprensione sullo sviluppo della civiltà attuale e della sua storia”, spiega il Dott. Semir Osmanagich. “I dati conclusivi del 2008 riguardanti il sito della Piramide Bosniaca, e confermati quest’anno da diversi laboratori indipendenti che hanno condotto test di carbonio radiofonico, hanno rilevato che il sito risale a più o meno 29.400 anni fa, minimo”.

La datazione delle prove al radiocarbonio è stato fatto dal Radiocarbonio Lab di Kiev, in Ucraina, su materiale organico presente nel sito bosniaco della Piramide. Il fisico Dr. Anna Pazdur dell’Università polacca di Slesia, ha annunciato la notizia in una conferenza stampa a Sarajevo nell’agosto del 2008. Il professore di Archeologia Classica presso l’Università di Alessandria, Dott. Mona Haggag, ha descritto questa scoperta come “scrivere nuove pagine della storia europea e mondiale”. La data di 29.000 anni del Parco Archeologico Bosniaco, è stata ottenuta da un pezzo di materiale organico recuperato da uno strato di argilla che si trovava all’interno dell’involucro esterno alla piramide. Ne consegue una data campione, ottenuta durante la stagione 2012 nello scavo su materiale che si trova sopra il calcestruzzo, di 24,8 mila anni, il che significa che questa struttura ha un profilo di costruzione che risale a quasi 30 mila anni.

“I popoli antichi che hanno costruito queste piramidi conoscevano i segreti della frequenza e dell’energia. Hanno usato queste risorse naturali per sviluppare tecnologie, e per intraprendere la costruzione di scale che non abbiamo visto in nessun altro posto della terra”, ha detto il dottor Osmanagich.“Le prove dimostrano chiaramente che le piramidi furono costruite allineandole con la griglia energetica della Terra, ed erano come macchine che fornivano energia al potere della guarigione”.

Studiosi di storia antica negli Stati Uniti, hanno notizie altrettanto sorprendenti su qualcosa trovato negli angoli più lontani del globo. Per esempio la scoperta di Rockwall al di fuori di Dallas, Texas, è solo un esempio di come stiamo riesaminando antichi misteri che rivelano molto sul nostro passato. Il sito Texano è un complesso e poderoso muro di dieci miglia di diametro costruito oltre 20.000 anni fa e coperto dal suolo sette piani sotto terra. La domanda è: da chi è stata costruita questa struttura e per quale scopo e, soprattutto, la conoscenza data da queste civiltà del passato, in che modo può aiutarci a comprendere il nostro futuro?

Nuove tracce rivelate o antiche civiltà ri-scoperte hanno acceso una innata curiosità per le origini umane, come risulta dalla recente copertura nei media mainstream. Il numero di novembre 2013 di National Geographic: I 100 più grandi misteri rivelati delle Civiltà Antiche dice,

“A volte le culture si lasciano dietro misteri che confondono coloro che vengono dopo di loro, dai menhir ai manoscritti codificati, ci indicano che gli antichi hanno avuto uno scopo profondo”.

Scienziati lungimiranti continuano a perseguire la conoscenza del nostro passato che è utile per determinare un futuro migliore. IL rinomato autore Michal Cremo, nel suo libro Forbidden Archeology, teorizza che la conoscenza dell’avanzato Homo-sapiens è stata soppressa o ignorata dalla comunità scientifica perché contraddice le attuali opinioni sulle origini umane che non vanno d’accordo con il paradigma dominante.

Gobekli Tepe nella Turchia orientale

I risultati indicano chiaramente che simili civiltà avanzate di esseri umani erano presenti in tutto il mondo in quel momento storico. Ad esempio, il Gobekli Tepe (la foto in alto) che si trova nella Turchia orientale, è un vasto complesso di enormi cerchi di pietre megalitiche, con un raggio tra i 10 e i 20 metri, molto più grandi di quelle del noto sito di Stonehenge in Gran Bretagna. Agli scavi di Gobekli Tepe che hanno avuto inizio nel 1995, sono stati fatti dei test al carbonio radiofonico i quali hanno rivelato che la struttura risale almeno a 11600 anni fa. L’archeologo tedesco Klaus Schmidt dell’Istituto Archeologico Tedesco di Berlino in Germania, con il supporto dell’ArchaeoNova Institute di Heidelberg, sempre in Germania, ha condotto lo scavo di questi preistorici circoli megalitici scoperti in Turchia.

“Gobekli Tepe è uno dei più affascinanti luoghi neolitici del mondo”, ha sostenuto il Dott. Klaus Schmidt. Ma, come spiega in un recente rapporto, per capire le nuove scoperte, gli archeologi hanno bisogno di lavorare a stretto contatto con gli specialisti di religioni comparate, con i teorici dell’architettura e dell’arte, con i teorici della psicologia evolutiva, con i sociologi che utilizzano la teoria delle reti sociali, e altri ancora.

“E’ la complessa storia delle prime, grandi comunità insediate, la loro vasta rete, e la loro comprensione comune del loro mondo, forse anche delle prime religioni organizzate e delle loro rappresentazioni simboliche del cosmo”, come riportato da Klaus Schmidt .

Oltre alle strutture megalitiche, sono state scoperte figure e sculture, raffiguranti animali di pre natura storica, come i dinosauri e altri animali selvatici. Dal momento che gli scavi iniziarono nel 1995, quattro dei circoli sono stati parzialmente ripuliti, ma si pensa che ci siano ancora fino a 50 ambienti nascosti sottoterra. Questi enormi monoliti svettanti, di sette metri di altezza e 25 tonnellate di massa a Gobekli Tepe, sono situati proprio nel cuore di ciò che percepiamo come l’origine della civiltà. Questo offre ai ricercatori, delle nuove linee guida per la vera storia della terra e delle nostre antiche civiltà.

“L’obiettivo della ricerca archeologica non è quello di scoprire semplicemente tutti i circoli megalitici, ma sopratutto cercare di capire il loro scopo”, ha aggiunto Schmidt.

Piramide Bosniaca: Prova di civiltà avanzate di oltre 30.000 anni fa.

Ormai è l’ottavo anno di scavo nel sito della Piramide Bosniaca, che si estende sui sei chilometri quadrati del bacino del fiume Visoko, 40 km a nord ovest di Sarajevo. Composto da quattro antiche piramidi quasi tre volte più grande di Giza, e da un vasto complesso di tunnel sotterranei situati sotto la piramide. La colossale piramide centrale del Sole è alta ben 420 metri e ha una massa di milioni di tonnellate rendendo le piramidi bosniache le più grandi e antiche piramidi conosciute sul pianeta (quella di cheope è alta ‘solo’ 146 metri). Il Dr. Osmanagich ha stupito l’intera comunità scientifica e archeologica con la raccolta e formazione di un team di ingegneri interdisciplinari, fisici e ricercatori da tutto il mondo per condurre un’indagine aperta e trasparente del sito e per cercare di scoprire la vera natura e il vero scopo di questo complesso piramidale.

“Questa è una cultura sconosciuta che ci presenta arti e scienze altamente avanzate, in grado di formare strutture veramente enormi e noi crediamo in questo processo dimostrando una capacità di sfruttare le risorse energetiche pure”, commenta Tim Moon, che ha recentemente aderito al team di Osmanagich.

Il progetto archeologico ci ha consegnato un altro importante rinvenimento trovato questo anno nel complesso dei tunnel sotterranei, conosciuto come Ravine. Mentre esploravano un tunnel che conduce verso la Piramide del Sole, la squadra ha portato alla luce diverse pietre megalitiche. Nel mese di agosto un enorme pietra stimata in 25.000 kg è stato scoperta a circa400 metri di profondità. “Qui abbiamo una pietra massiccia sepolta sotto centinaia di migliaia di tonnellate di materiale. Inoltre abbiamo individuato dei muri di fondazione lungo tutto il suo perimetro formati da blocchi di pietra tagliata”, ha aggiunto Tim Moon.

Grandi quantità di reperti sono state recuperate dalle gallerie associate che portano al sito, tra effigi, dipinti su pietra, oggetti d’arte e una serie di geroglifici e testi antichi scavati nelle pareti dei tunnel.

Il Dr. Osmangich sottolinea che è giunto il momento di condividere liberamente la conoscenza, in modo che si possa capire e imparare dal nostro passato.

“E’ tempo per noi di aprire le nostre menti alla vera natura della nostra origine. La nostra missione è quella di riallineare la scienza con la spiritualità, al fine di progredire come specie, e questo richiede un chiaro percorso di conoscenza condivisa”.

Fonte: http://www.wakingtimes.com/2013/11/12/hous...-history-wrong/

Tratto da:http://luniversovibra.altervista.org

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view post Posted on 20/1/2015, 17:34

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Piramidi di Visoko, nuovi risultati

Il progetto archeologico più attivo al mondo si prepara a chiudere la stagione 2014 il 21 settembre. Un totale di 375 persone hanno partecipato da 29 paesi in una stagione di quattro mesi d’indagine. L’indagine quest’anno si è concentrata in tre aree principali:

l’accumulo di materiali culturali a sostegno di attività umane nel lontano passato;
caratterizzazione e analisi dei materiali;
conservazione di elementi archeologici.

La Valle bosniaca delle Piramidi copre circa 40km^2, comprende 6 strutture principali e il complesso del tunnel sotterraneo. Si trova 30 km a nord della capitale Sarajevo, Bosnia-Erzegovina, nella città di Visoko. La ricerca nel complesso del tunnel di Ravne si è concentrata sull’individuazione di attività culturali a sostegno della costruzione umana e della teoria dell’occupazione. “Abbiamo chiara evidenza di materiali da costruzione concentrati intorno ad una zona conosciuta come Monolite k5, sepolto a 200m nella terra”, ha commentato il Direttore Timothy Moon. Il megalite K5 è di un materiale ceramico all’esterno, è posizionato nel piano del complesso del tunnel a pochi metri del centro al di sopra della falda. Il Monolite è in realtà una mega ceramica, è sepolto sotto centinaia di migliaia di tonnellate di conglomerato depositato a un certo punto nel lontano passato. Si stima che abbia una massa superiore a 100 tonnellate. “Pietre di fondazione e grandi blocchi sono stati localizzati sulla parte superiore della struttura archeologica, cosa che stabilisce il suo utilizzo da parte dell’uomo primitivo come sito professionale o cerimoniale. Nelle immediate vicinanze abbiamo trovato 8 blocchi di pietra modificati e oggetti d’arte “- dice Moon.

La datazione al carbonio 14 nel 2013 ha fornito un riferimento temporale di 20,100BP (before present). Queste scoperte confermano l’attività umana nel sito prima della deposizione di milioni di tonnellate di conglomerato. Ulteriori indagini sono in corso all’interno del labirinto. Una sezione di 70m di gallerie antiche è in fase di scavo seguendo 3 punti, 1 conservazione dell’architettura originaria, design e ingegneria, 2 profili di datazione al sistema di tunnel, 3 esplorazione del collegamento alle gallerie di accesso alle piramidi. Nel mese di luglio una squadra di sommozzatori guidata dal dottor Semir Osmanagich, scopritore e ricercatore principale e Timothy Moon, direttore archeologico, è entrata in una sezione di 200 m di acqua in profondità all’interno del labirinto sotterraneo per indagare sui suoi parametri. Del materiale da stalattiti è stato recuperato nel processo e presentato per la datazione negli Stati Uniti. Il materiale è importante in quanto stabilisce una firma temporale minima prima della quale il sistema di tunnel esisteva, cioè le stalattiti si possono formare solo dopo la costruzione del tunnel. I risultati delle analisi al carbonio 14 certificano una data calibrata di 7,400BP. Per espandere su questa data devono essere fornite considerazioni sul tasso di crescita e la massa della stalattite. Un campione di 30 millimetri è stato recuperato dalla estremità esposta e distale di un cristallo nel soffitto di 125 mm di lunghezza. Ciò fornisce un ulteriore indizio per l’antichità del sistema di tunnel ora stimata oltrei 22,000BP.

La Fondazione Piramide Bosniaca ha stabilito per le fasi costruttive per le caratteristiche piramidali una datazione di circa 30,000BP e una complementare serie di date per il labirinto di tunnel che risale ai 20,100BP. Le piramidi bosniache rappresentano una antica civiltà da un periodo precedente l’ultima era glaciale, un periodo in cui gli homo sapiens sapiens si suppone fossero nomadi cacciatori-raccoglitori che vivevano in bande sciolte carenti nell’organizzazione e non in possesso conoscenze necessarie per costruire l’architettura megalitica.

“Ancora una volta, questo progetto archeologico presenta prove scientifiche a sostegno di una grande civiltà esistente nel tempo pre-diluviano. L’accumulo di dati scientifici, beni culturali e caratteristiche archeologiche semplicemente non può essere ignorato più dall’accademia, farlo significa negare al popolo del Mondo una verità. Siamo impegnati a perseguire la valutazione scientifica a sostegno delle strutture antiche e annunciamo questi risultati come prova di una civiltà veramente antica, avanzata e dimenticata”, dichiara Moon.

Timothy Moon

Archaeological Project Manager

Archaeological Park

Bosnian Pyramid of the Sun Foundation

Bosnia Herzegovina

fonte http://piramidasunca.ba/eng/latest-news/it...g-analysis.html

da www.altrogiornale.org/piramidi-visoko-risultati/

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view post Posted on 11/6/2016, 16:01

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Sfere di pietra: Intervista al Dottor Sam Semir Osmanagich
Sfere di pietra – Recentemente il Dottor Sam Samir Osmanagich ha fatto una nuova e incredibile scoperta nei Boschi della Bosnia presso la città di Zavidović a nord di Visoko.
La scoperta riguarda il ritrovamento di quella che pare essere la sfera di pietra più grande del mondo.
A tale proposito ho chiesto al Dottor Sam Samir Osmanagich di rispondere ad alcune domande in merito alla sua scoperta. Qui di seguito l’intervista completa.
1) Novità sulla tua scoperta.
La notizia della tua scoperta di una sfera gigante in un boschetto vicino ad un paesino nei pressi di Visoko sta facendo il giro del web e suscitando tantissima curiosità e tanti pareri molto contrastanti. Quando hai trovato esattamente questa sfera e quale è stato il tuo primo pensiero appena l’hai vista?
Nel marzo 2016 sono state scoperte nel villaggio di Podubravlje vicino alla città centrale bosniaca di Zavidovici le più grandi sfere di pietra in Europa. La nostra Fondazione del Parco Archeologico delle piramidi bosniache del Sole ha indagato sulle palle di pietra in Bosnia dagli ultimi 12 anni. Ne abbiamo scoperte in più di 20 località. Ci sono un certo numero di palle di pietra intorno alla città di Zavidovici, ma questa in particolare è più grande di tutte le altre. Era coperta dal terreno e dalla vegetazione. E’ stato veramente molto emozionante vederla venire fuori lentamente allo scoperto. E’ semplicemente riconfermata la mia ipotesi che una civiltà avanzata ha vissuto nella zona in un lontano passato.

2) Dove hai trovato esattamente la sfera?
La palla di pietra è stata scoperta a 3 km dal centro della città di Zavidovici nella piccola valle proprio accanto alla sorgente d’acqua. E’ stata sotto un grande albero (50 anni), sotto il suolo (diverse centinaia di anni), sotto lo strato di argilla (migliaia di anni) e, infine, sotto lo strato di lastre di arenaria. Ci vogliono decine di migliaia di anni per formare l’arenaria. Indirettamente, sappiamo che questa palla è estremamente vecchia.
3) E’ stato un caso la scoperta della sfera o stavi proprio cercando in quella zona?
In realtà, una piccola sezione della palla di pietra sporgeva da decenni. Gli anziani erano a conoscenza della sua esistenza, ma nessuno sapeva che era arrotondata e così grande. I primi scavi sono stati effettuati nel marzo 2016, e ora siamo in presenza di una scoperta sensazionale.
4) Quanto è grande e quanto pesa la sfera?
La palla di pietra ha un diametro di 1,5 metri. Sembra molto densa e pesante. Se la densità (peso specifico), fosse di circa cinque kg / m3, la massa sarebbe più di 30 tonnellate!
5) Tu e il tuo team state pensando di effettuare dei test prossimamente per studiare il composto e stabilire la datazione della sfera (per esempio con il metodo del carbonio 14)?
Abbiamo preso dei campioni delle palle di pietra e ora aspettiamo i risultati delle analisi fisico / chimiche. Ci dovrebbero dare alcune informazioni importanti in un prossimo futuro.
6) Quando pensi che farete i test? Da chi saranno fatti i test e per quando pensi potremo averne i primi risultati?
I primi test saranno effettuati in Croazia e in Serbia. Mi aspetto i risultati per l’estate del 2016.
7) Ovviamente non ti chiedo se per te si tratta di una sfera naturale o artificiale perché credo sia chiara la tua posizione in merito. Puoi dirmi che idea ti sei fatto, qual è la tua teoria su questa scoperta, chi può averla costruita, a quale scopo e quali implicazioni può avere sulla storia dell’uomo?
In Bosnia, abbiamo trovato sfere di pietra (perfettamente sferiche), realizzate con diversi materiali: granito, pietra vulcanica, arenaria e calcare. Madre natura non forma pietre perfettamente sferiche, con materiali diversi, con massa di diverse tonnellate o di alcune decine di tonnellate. E’ frutto di mani intelligenti. Il nostro pianeta ha miliardi di anni, e non c’è dubbio che negli ultimi milioni di anni abbiamo avuto diversi esseri intelligenti sulla superficie della Terra. Alcuni di loro conoscevano il nostro pianeta meglio noi, conoscevano le proprietà energetiche dei diversi minerali, i flussi d’acqua e i campi di energia. La sfera è una forma molto potente quando si tratta di energia. Un’alta concentrazione nelle palle di pietra potrebbe dare campi energetici molto forti.
8) In passato sono state trovate molte altre di queste sfere. Ne sono state trovate in Costa Rica, in Messico, in Croazia, Antartide e in altre parti del mondo ancora. Secondo te, c’è un legame fra esse? E’ possibile che queste sfere, così lontane tra loro, siano state tutte costruite per gli stessi scopi? Quali? E da chi?
Le palle di pietra si trovano ovunque sul Pianeta, in tutti i continenti. Purtroppo, molte di loro sono state distrutte, altre trascurate dai geologi e dagli archeologi. Abbiamo bisogno di indagare sulle loro proprietà energetiche, sui siti originali e gli effetti sulla aura umana, la salute, lo sviluppo dei sensi spirituali, l’immunità, ecc.
La domanda “chi” richiede delle speculazioni in questo momento. Come scienziato non speculo. Tuttavia, se qualcuno potesse modellare materiali molto duri (usiamo utensili di diamantati oggi), ottenendo una forma sferica (usiamo la tecnologia laser) e la manipolazione di tonnellate (abbiamo bisogno di gru e carrelli elevatori), questa civiltà, ovviamente, era sviluppata tecnologicamente.


9) E’ vero che il governo Bosniaco, molto interessato alla tua scoperta, ti ha offerto finanziamenti per proseguire gli scavi in questa area? Quando pensi che inizierete i lavori di scavo?
Alcuni politici, locali e nazionali, sono interessati alla scoperta. Noi stiamo continuando gli scavi, e a seconda del denaro, si provvederà a controllare un’area di ricerca più ampia delle palle di pietra.
10) Pensi che si potrebbero trovare altre palle di pietra in questa area?
Sono certo che in giro ce ne sono ancora.
11) Sei stato molto criticato da parte di alcuni ricercatori e archeologi della comunità scientifica internazionale quando avevi annunciato nel 2005 la scoperta delle piramidi di Visoko, è cambiato qualcosa da allora?
Il Progetto delle Piramidi bosniache è diventato il sito archeologico più attivo del mondo negli ultimi 11 anni. Ogni anno riceviamo centinaia di volontari e decine di esperti provenienti da diversi settori scientifici, attirando decine di migliaia di visitatori provenienti da tutti i continenti. Abbiamo avuto cinque conferenze scientifiche internazionali con oltre 100 ricercatori. Abbiamo confermato in Europa, l’esistenza delle prime, più grandi e antiche piramidi del mondo, situato nel cuore della Bosnia.

12) A che punto sono gli scavi e le ricerche nelle piramidi?
Abbiamo confermato l’esistenza di cinque piramidi (Sole, Luna, Drago, Madre Terra e Amore), con una rete di tunnel sotterranei preistorici che si estende per decine di chilometri. Il Progetto non si ferma mai: siamo attivi 12 mesi l’anno.
13) Le piramidi bosniache verranno, prima o poi, riconosciute da tutto il mondo come avvenuto per altre piramidi o saranno sempre ignorate?
Le piramidi bosniache sono state riconosciute da centinaia di migliaia di persone che le hanno visitate. Dal momento di questa scoperta, la storia cambia ma ci vorrà del tempo per modificare i libri di storia.
Sabrina Stoppa

Stone ball
Palla di pietra di Podubravlje vicino alla città di Zavidovici, Bosnia – Erzegovina centrale ( Dr. Sam Osmanagich con il suo cane soleggiato
http://www.pandorando.it/wp-content/upload...ne-ball-1.1.jpg

Fonte http://www.pandorando.it/sfere-di-pietra-i...mir-osmanagich/

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Pandorando
view post Posted on 2/8/2016, 09:20




Grazie per averlo condiviso :)
 
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view post Posted on 2/8/2016, 10:30

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Ciao Pandorando,grazie a te che ci segui.
E' da molto tempo che affermo che la storia dei nostri albori vada riscritta totalmente.I ritrovamenti che vengono effettuati in ogni parte del mondo tendono a questo.
 
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10 replies since 28/7/2011, 14:06   276 views
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