Movimento Indigeno

Pericolosita dei vacini.verita occultata

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view post Posted on 15/2/2018, 11:11

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10 sporchi vaccini – Documentario

Il Documentario di tommix è il più importante sul tema vaccini.

Ci siamo assunti in pieno il coraggio di raccontare tutta la vicenda senza far sconti e tutti gli aspetti che la circondano, senza far peccato di omissione. Il Sistema è coerente, se non lo capiamo, sarà impossibile denunciarlo.

Il piano di vaccinazioni obbligatorie indifferenziate ha preso l’apparenza della legge ma in sostanza è una roulette russa massificata, un programma indicibile calzato su misura delle ignare generazioni che verranno.

Medici obbligati a mentire, madri obbligate a tacere, bambini obbligati a soggiacere ad una pratica potenzialmente dannosissima. Tutto quanto qui detto perché almeno l’alibi del “NON LO SAPEVO” non vi copra più.

Scritto e realizzato da tommix



Un grazie a:

Pam Morrigan, Fabiana Baudo, Ambra Fedrigo, Emanuela Lorenzi, Eva Suzette, Rosario Marcianò, Lorenzo Motta

Tra le altre fonti:

Le vaccinazioni di massa a cura di Roberto Gava – Edizioni Salus
-Vantaggi e svantaggi delle vaccinazioni pediatriche (Dr. Roberto Gava)
-Tossicità da metalli pesanti nell’autismo (Dr. Maurizio Proietti)
-Importanza delle associazioni per la Libertà Vaccinale (Ing. Claudio Simion)
La fabbica dei malati di Marcello Pamio – revoluzione edizioni
-Il mercato della malattia
-Vaccinazioni pediatriche
Intervista al Dr. Stefano Montanari di Attivo TV
The body Electric. Dr. Robert O. Becker
I vaccini pediatrici in Italia – infovaccini.it www.infovaccini.it/doku.php?id=vaccini#.WoVZ9-dG0dX
Vaccini: il progetto oscuro – manipolazione-genetica-sterminio-controllato – complottisti.info http://www.complottisti.info/vaccini-il-pr...io-controllato/
Il morbillo viene trasmesso anche dai vaccinati – comilva. org http://www.comilva.org/il-morbillo-viene-t...-dai-vaccinati/
Vaccini e autismo: nuovo studio conferma le ricerche di Wakefield – informasalus.it http://www.informasalus.it/it/articoli/vac...o-wakefield.php
Vaccini sicuri? Ecco i 50 studi che provano il contrario -informasalus.it http://www.informasalus.it/it/articoli/vac...studi-trump.php
Vaccini e censura: è ora di aprire gli occhi – informasalus.it
Intervento del Dr. Giuseppe Cocca da Salvo5puntozeo
Intervista di Gramiccioli al Prof. Giuseppe Genovesi
Irrorazione ed armi elettromagnetiche nell’era della guerra nucleare – tankerenemy.com

fonte www.altrogiornale.org/10-sporchi-vaccini-documentario/

Ecco perche allo governo e alle industrie farmaceutiche non piace dare una completa e chiara informazione sui vacini,ne approvare studi approfonditi su cosa succede prima e dopo la vacinazione.
Un profondo e sentito ringraziamento alla ministra Lorenzin,l'assassina di stato.

orso in piedi
 
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view post Posted on 22/2/2018, 18:57

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Questo dimostra quanto antidemocratico è il nostro attuale governo,e quanto poco tiene alla salute e ai diritti del cittadino,ma molto agli interessi delle multinazionali

SALUTE: DIRITTI DI CARTA IN ITALIA

La tutela dei diritti dell’essere umano e della salute nel belpaese è carta straccia inflazionata. L’Italia, infatti, è uno dei pochi paesi europei che non ha ancora depositato il protocollo di ratifica della Convenzione di Oviedo...

Dalla gazzetta ufficiale delle comunità europee
cap.I
https://www.nexusedizioni.it/media/cache/a...2a48556b84.jpeg

La tutela dei diritti dell’essere umano e della salute nel belpaese è carta straccia inflazionata. L’Italia, infatti, è uno dei pochi paesi europei che non ha ancora depositato il protocollo di ratifica della Convenzione di Oviedo, nonostante nel 2001 abbia approvato la legge 145 di ratifica nominale. Da 21 anni il belpaese attende che l’accordo entri in vigore. Nel frattempo, un esecutivo privo di legittimazione elettorale ha varato in modo fraudolento (il decreto legge 73 del 7 giugno 2017 è stato trasmesso al Senato il successivo 8 giugno 2017, calpestando l'articolo 77 della Costituzione repubblicana italiana) e senza alcuna necessità scientifica (a fronte dell'inesistenza di qualsivoglia epidemia), una norma liberticida che impone ben dieci vaccini a neonati, bambini e adolescenti sani. Sempre in Italia, ufficialmente, secondo l'OMS lo scorso anno sono morte purtroppo 7 mila persone negli ospedali, a causa di infezioni nelle strutture sanitarie. A proposito, perché la Lorenzin non ha risposto ad un centinaio di atti parlamentari (interrogazioni ed interpellanze) relativi ai vaccini obbligatori? Qualcosa da nascondere?

cap.II

https://www.nexusedizioni.it/media/cache/a...cf4163e5c1.jpeg

Anche il Comitato Nazionale per la Bioetica con una mozione il 24 febbraio 2012 aveva chiesto al Governo il completamento dell’iter di ratifica della Convenzione:

«SOTTOLINEA LA NECESSITÀ di procedere al completamento dell’istruttoria per arrivare alla possibilità di rendere pienamente e sotto ogni aspetto operativa la Convenzione di Oviedo;».

In Italia nonostante l'autorizzazione alla ratifica intervenuta nel 2001, la convenzione, in carenza del successivo deposito dello strumento di ratifica in seno al Consiglio d'Europa, risulta priva di efficacia. In sostanza la convenzione di Oviedo non è mai entrata nell’ordinamento giudico italiano. E non a caso, il governo Gentiloni nel 2017 ha sfornato il decreto legge 73 e poi la legge di conversione 119, in palese violazione della Costituzione repubblicana, nonché della carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

art.II

https://www.nexusedizioni.it/media/cache/a...a355bc603b.jpeg

Riferimenti:

www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/1/16/18G00006/sg
http://bioetica.governo.it/media/170970/m1...a-oviedo_it.pdf
https://www.coe.int/it/web/conventions/ful...tions/treaty/16
https://www.coe.int/it/web/conventions/ful...p_auth=rFwj4OGq
www.parlamento.it/parlam/leggi/01145l.htm
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/show...g=17&id=1012024
http://www.cortedicassazione.it/cassazione...e_Palmisano.pdf
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2...fezioni-in.html

Fonte dell'articolo:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2...-in-italia.html

da https://www.nexusedizioni.it/it/CT/salute-...-in-italia-5705

Non finirò mai di ringraziere Gianni Lanes per la sua costante ed appassionata lotta per la verità .

orso in piedi
 
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view post Posted on 16/10/2018, 16:52

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"La storia di una grande illusione" di William White"

Il secolo 19º è il secolo che vide la nascita delle vaccinazioni di massa, e con essa vide anche un feroce dibattito che prese forma, già allora, fra vaccinisti e anti-vaccinisti. Del gruppo dei secondi faceva parte lo scrittore William White, che nel 1885 - dopo l'introduzione dell'obbligo vaccinale in Inghilterra - scrisse il libro "The story of a Great Delusion" (La storia di una grande illusione). Quelli che seguono sono alcuni estratti dalla prefazione del libro.

[Nota storica: prima della vaccinazione vera e propria, inventata dal medico inglese Edward Jenner, si praticava la variolizzazione, che consisteva nel contagiare direttamente le persone con una forma leggera di vaiolo tramite una escoriazione cutanea "arm to arm" (da un braccio all'altro), dalla persona già contagiata alla persona sana. Questa pratica sarebbe poi stata sostituita dall'inoculazione diretta del virus del vaiolo preso dalla mucca (da cui il termine "vaccino")].

La storia di una grande illusione - di William White

[Il libro inizia con una citazione di Thomas Carlyle] "Quando il mondo intero afferma, e continua a ripetere qualcosa all'infinito, si verifica un fenomeno singolare che i tedeschi chiamano "sciamare", ovvero il raggruppamento degli uomini in sciami [oggi diremmo "gregge", NdT], generando vere e proprie meraviglie quando si ritrovano in questa situazione miracolosa. È singolare, nel caso degli sciami umani, la assoluta unanimità e convinzione para-religiosa con cui le più stupide assurdità possano essere percepite come assiomi di Euclide, e non come articoli di fede. Assiomi ai quali non soltanto devi credere - a meno che tu sia profondamente malato - ma che devi anche spingere ad essere messi in pratica (se solo sei una persona dotata di onore e moralità), e che devi veder realizzati senza esitazione, se vuoi che la tua anima si salvi." - Thomas Carlyle

Prefazione

Vi sono poche cose, fra la gente di cultura, in cui le convinzioni siano così assolute e così poco informate come la vaccinazione. Ti diranno che ha eradicato il vaiolo e che non è assolutamente dannosa, e se tu oserai soltanto mettere in dubbio una di queste affermazioni verrai etichettato come un sostenitore di "quegli ignoranti e fanatici anti-vaccinisti". Se tu insisterai, e chiederai quando esattamente il vaiolo sia stato eradicato, e quale sia esattamente il vaccino che non fa danni, ti verrà probabilmente risposto che queste faccende riguardano la medicina, e che i fatti non sono in discussione. [...] Sono quindi disposto a fare ampie concessioni rispetto all'atteggiamento credulone del pubblico verso le vaccinazioni, ma nel contempo insisto perché questo atteggiamento venga corretto. Perché ormai quella delle vaccinazioni non è più una questione privata. Siamo liberi di credere a ciò che vogliamo, ma nel momento in cui vogliamo imporre queste credenze a chi non le condivide, non possiamo lamentarci se ci viene chiesto di giustificare questa aggressione, o se veniamo accolti in malo modo. Imposta dalle leggi dell'Inghilterra, la vaccinazione riguarda la vita e l'intelligenza di ciascun cittadino, ed è quindi stupido pretendere che non faccia parte del dibattito popolare. A parte la sua imposizione obbligatoria, la vaccinazione potrebbe restare limitata ad un rito esoterico, al mistero dei misteri; ma nel momento in cui la si vuole imporre per legge, non si può più ammantarla del privilegio della santità.

[...]

La vaccinazione è subentrata alla variolizzazione, e lo ha fatto tramite un meccanismo già acquisito dalla mente umana. Era stato osservato fin dai tempi più antichi che alcune forme di malattia ricorrono raramente più di una volta nella stessa persona, nel corso della sua vita. E quindi, quando la scarlattina il morbillo o il vaiolo si verificavano in una famiglia, era considerato saggio lasciare che la malattia facesse il suo corso, in modo da ottenere immunità da future infezioni. È sulla base di questo ragionamento che la pratica di inoculare la malattia venne introdotta dall'Oriente nel primo quarto del secolo scorso. Visto che nessuno può contrarre il vaiolo più di una volta, si diceva, perché non introdurlo artificialmente, trasmettendo la malattia nel periodo più opportuno? Ma la natura, per quanto compiacente, non accetta sempre il percorso che noi così ingegnosamente stabiliamo per lei. Ed infatti, la variolizzazione era un'operazione incerta e pericolosa. Con alcuni aveva effetto, e non la potevi distinguere da un normale attacco di vaiolo. Con altri aveva solo un effetto parziale, oppure nessun effetto del tutto. E questa operazione era spesso seguita da disagi, malattie della pelle, e altri gravi disturbi. Nè gli stessi variolizzati erano al sicuro dal vaiolo. Se per caso si prendevano il vaiolo dei loro vicini, allora si diceva: "Deve esserci stato un errore nell'inoculazione, perché è impossibile che una persona inoculata con successo possa avere il vaiolo". Inoltre i variolizzati, oltre a soffrire delle conseguenze della malattia indotta, la trasmettevano anche a tutti quelli che gli stavano intorno. In questo modo il vaiolo veniva diffuso dal metodo stesso che avrebbe voluto sconfiggerlo.

Alla fine del secolo scorso la variolizzazione era diventata abitudinaria fra le classi più abbienti dell'Inghilterra. Le complicazioni e i pericoli non piacevano a nessuno, ma venivano accettati nel nome del dovere civile. La variolizzazione dei loro figli rappresentava un momento di ansietà che pesava come piombo sui cuori dei genitori amorosi, i quali apparivano grati e felici quando l'operazione andava in porto senza grosse complicazioni.

Se non comprendiamo le incertezze e i disastri provocati dall'orrore della variolizzazione - che venivano comunque minimizzati, o negati del tutto, dai suoi sostenitori - non potremo mai comprendere l'entusiasmo con cui è stata accolta la vaccinazione.

E' in questa forma [di sostituto della variolizzazione, NdT] che la vaccinazione conobbe un trionfo immediato.

[...]

Ma l'affermazione iniziale che la vaccinazione conferisse immunità dal vaiolo per tutta la vita dovette essere abbandonata di fronte all'esperienza reale, fino al punto che ogni medico rispettabile arrivò ad affermare che al massimo potesse conferire una protezione parziale o temporanea.

[...]

La storia delle vaccinazioni è una storia di fallimenti, e man mano che uno di questi fallimenti si manifesta, si trovano delle scuse sempre meno sofisticate per giustificarsi. Si conta molto sulla rassicurazione. Alla gente piacciono le ricette infallibili. Preferiscono una bugia palese ad una risposta incerta. Questi avventurieri [i sostenitori dei vaccini] sanno bene queste cose, e agiscono di conseguenza. E così, quando Jenner [l'inventore del primo vaccino] chiese dei grossi finanziamenti al Parlamento, lo fece senza la minima esitazione. Dichiarò apertamente che "il vaccino viene inoculato nel corpo umano con la massima facilità e con la massima sicurezza", e che questo "viene seguito dal singolare effetto benefico di rendere per tutta la vita una persona immune all'infezione di vaiolo". Inutile dire che Jenner non avesse nessuna prova a supporto delle proprie affermazioni. La sua esperienza era durata solo pochi anni, e quindi non aveva alcun modo per affermare che l'immunità sarebbe durata per tutta la vita. Ma egli credeva - o fingeva di credere - alle proprie rassicurazioni, e siccome la rassicurazione è contagiosa, si diffuse in modo molto rapido nel paese. Vaccinarsi divenne una moda tra le persone perbene della società.

Si dà però il caso che prima dell'introduzione delle vaccinazioni si fosse già registrato un forte diminuzione nella diffusione del vaiolo, e di questa diminuzione se ne approfittarono i promotori delle vaccinazioni, che dicevano: "Guardate quello che stiamo facendo!" Quello che gli era sfuggito è che la diminuzione dei casi di vaiolo era prevalente fra i milioni di persone che non avevano minimamente partecipato al programma di vaccinazione.

Ma presto, in ogni caso, cominciarono a verificarsi casi di vaiolo anche fra i vaccinati. All'inizio questi casi furono negati, poiché ritenuti impossibili, ma quando le prove divennero troppo evidenti per essere negate si disse: "Deve esserci stato qualche errore nelle vaccinazioni, poiché è impensabile che la persona venga vaccinata correttamente e che abbia comunque il vaiolo. Per rassicurare i fedeli si diede la colpa o alla poca attenzione prestata dagli operatori, oppure ad un difetto nella preparazione del vaccino. Ma alla fine anche queste rassicurazioni crollarono, poiché le persone vaccinate dallo stesso Jenner iniziarono ad ammalarsi di vaiolo e a morire di vaiolo.

A quel punto Jenner disse: "Non ho mai affermato che una vaccinazione fosse qualcosa di più di un semplice attacco di vaiolo, e il vaiolo dopo la vaccinazione è un fenomeno tutt'altro che raro." [...] In una lettera al suo amico Moore, nel 1810, Jenner affermava: "I casi di vaiolo dopo la vaccinazione ormai non si contano più. Se ne possono trovare migliaia, ogni singola parrocchia del regno ha almeno un caso del genere."

Visto che la vaccinazione non garantiva la protezione che era stata promessa, furono formulate diverse spiegazioni per permettere a coloro che ne avevano lodato l'efficacia di fare un bagno di umiltà senza dover soffrire troppo. Una delle scuse più comuni era che la vaccinazione non prevenisse il vaiolo, ma ne provocasse semplicemente una forma più leggera. Un'altra giustificazione fu proposta per la prima volta dal National Vaccine Establishment del 1814. Si disse che il fallimento delle vaccinazioni poteva essere il risultato del fare una sola iniezione del virus. Ma se questo fosse stato vero, come si potevano spiegare tutti i precedenti miracoli da vaccinazione, che erano stati ottenuti con una singola iniezione?

[...]

[Nonostante questo, dopo poco tempo] Due iniezioni erano diventate la norma, soprattutto per proteggersi dall'eventuale errore di una singola iniezione. Rapidamente, l'abitudine di ricorrere a molteplici iniezioni era diventata una moda. Nel 1861 Lord Sherbrooke dichiarò in Parlamento: "E' stata fatta una meravigliosa scoperta, che l'efficacia delle vaccinazioni può aumentare praticamente all'infinito moltiplicando il numero delle iniezioni".

[NOTA: Si arrivò ad un punto nel quale il numero di cicatrici sulla pelle, provocate dalle vaccinazioni, venne considerato come un parametro per stabilire lo stato di salute del paziente. Più vaccinazioni uno aveva, più era considerato sano].

Quando si vide che la vaccinazione non riusciva a prevenire il vaiolo, venne introdotto il concetto del richiamo, cosa che scandalizzò profondamente lo stesso Jenner. Ma poiché l'esperienza continuava a dimostrare l'inefficacia del vaccino come difesa permanente, fu naturale che quelli interessati al suo utilizzo cercassero in qualunque modo di recuperarne la credibilità. E così il richiamo vaccinale divenne una pratica comune.

[...]

Il dottor Colin riassume quella che è oggi [1885] la comune opinione medica: "Non dobbiamo fermarci ad una sola vaccinazione. Dobbiamo stabilire nella mente della popolazione la ferma convinzione che la profilassi vaccinale sia vera e completa solo se rinnovata periodicamente".

[Il resto, come tutti sappiamo, è storia recente].

Tradotto da Massimo Mazzucco per luogocomune.net

orso in piedi
 
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view post Posted on 27/11/2018, 19:21

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Regione Puglia: 4 casi di reazioni avverse "gravi" ogni 100 in seguito ai vaccini

L'industria farmaceutica non ha mai provato un forte desiderio di verificare statisticamente gli eventuali danni da vaccino. Di solito preferiscono affidarsi al sistema di segnalazione da parte dei genitori (si chiama "farmacosorveglianza passiva"). Questo sistema ovviamente è il preferito, da parte delle case farmaceutiche, perchè sanno già che la stragrande maggioranza dei genitori si dimentica di segnalare le reazioni avverse, mentre molti di loro non sanno nemmeno che esiste un sistema per farlo.

Il genitore che vede una reazione avversa nel proprio figlio si preoccupa prima di tutto di correre dal pediatra e di porre rimedio alla condizione di sofferenza del suo bambino. Una scarsissima percentuale si ricorda poi in seguito di segnalare i fatti avvenuti alle autorità sanitarie.

Le cose però cambiano radicalmente se qualcuno - più coscienzioso degli altri - prova invece a perseguire una strategia di farmacovigilanza attiva (per farmacovigilanza attiva si intende il monitoraggio sistematico dei bambini vaccinati, con telefonate di controllo fatte ai genitori nell'arco di un lungo periodo di tempo).

E' quello che ha provato a fare l'Osservatorio Epidemiologico Regionale della Puglia, con una campagna di farmacovigilanza attiva sui bambini vaccinati durata dal 2013 al 2017. (QUI il rapporto completo https://www.sanita.puglia.it/documents/361...fe-c9474e9e8468 )

I risultati sono eclatanti. Il numero di "eventi avversi gravi" registrati durante le indagini diventa improvvisamente di 300 volte superiore al numero di casi riportati con la sorveglianza passiva. Di fatto, come riportato dalla tabella a pag. 26, risulta che gli eventi avversi gravi sono stati oltre il 40 per mille dei casi monitorati.

Come viene spiegato a pag. 17 del rapporto,
"Un evento avverso a vaccino o farmaco viene classificato come grave ove abbia determinato:
• decesso
• pericolo di vita
• invalidità grave o permanente
• anomalie congenite/deficit del neonato
• ospedalizzazione o prolungamento dell’ospedalizzazione
• altra condizione clinicamente rilevante."

Un'altra tabella, a pag. 33, mostra come il causality assessment (rapporto di causalità, o correlazione fra vaccino ed evento avverso) sia del 75% dei casi riportati.

In altre parole, in seguito alla somministrazione del vaccino negli anni 2013-2017 sono stati registrati 4 eventi avversi gravi ogni 100, con tre quarti di questi casi correlabili direttamente alla somministrazione del vaccino stesso.

A questo punto ci si domanda che cosa succederebbe nel mondo se una ricerca di farmacovigilanza attiva, come quella eseguita dalla Regione Puglia, venisse fatta in ogni regione ed in ogni nazione del nostro pianeta.

Massimo Mazzucco da https://www.luogocomune.net/LC/21-medicina...uito-ai-vaccini

Fonte: Il Giornale--segue l'articolo

Studio sul vaccino MPVR: eventi avversi per 4 bimbi su 100 (!)

Durante le audizioni in Senato per discutere il nuovo decreto legge Vaccini (Ddl 770) è uscita una notizia bomba. Per la prima volta è stato condotto in Puglia uno studio di farmacovigilanza attiva su un solo vaccino, l’anti MPVR (morbillo, parotite, varicella, rosolia).

Finora gli eventi avversi gravi dopo una vaccinazione sono stati calcolati prendendo in considerazione le segnalazioni spontanee (denominate passive), di medici, genitori e operatori. Con la farmacovigilanza attiva, invece, si osserva nel tempo un gruppo di bambini vaccinati chiamando i genitori e registrando periodicamente lo stato di salute dei piccoli.

In Puglia sono stati reclutati 1.672 bambini, tutti seguiti per un anno. I risultati sono evidenti qui. La tabella di pag 26 mostra che le segnalazioni degli eventi avversi gravi correlati alla vaccinazione hanno avuto un’incidenza del 40,69 su mille (significa 4 su cento!). È spiegato, poi, che circa tre quarti di queste segnalazioni è DOVUTA alla vaccinazione.

Il risultato è stato paragonato all’incidenza osservata con farmacovigilanza passiva (stesso vaccino e stesso periodo di tempo) pari allo 0,12 su mille (un caso ogni 12.000). Di queste segnalazioni circa un terzo è dovuto alla vaccinazione. La differenza è enorme: i casi gravi raccolti con lo studio superano di 339 volte le segnalazioni ricevute spontaneamente.

Stupisce che non siano stati gli autori dello studio a rivelare queste conclusioni. L’indagine si è conclusa a maggio (si suppone perciò che le Asl siano ora informate e di conseguenza anche i genitori a cui viene proposto quel quadrivalente e che firmeranno il consenso informato).

I dati sono trapelati dall’intervento esposto in Commissione Sanità da Antonio Affinita, direttore generale del movimento italiano genitori (Moige) che, in passato si è speso per la gratuità vaccinale e per aver promosso la Confederazione Como delle organizzazioni mondiali contro la meningite.

Ecco quanto è stato esposto in parlamento.

Come ha saputo dello studio pugliese?

“Me lo hanno segnalato alcuni genitori che hanno sempre vaccinato i loro figli. Ho un dialogo costante con molte famiglie italiane, è stato questo il senso del mio intervento in parlamento: dar voce alle loro perplessità”.

Ci sono state reazioni quando ha esposto i dati pugliesi? Quattro eventi avversi gravi su 100 – per un vaccino solo – sono reazioni importanti…

“Le audizioni sono un momento di ascolto reciproco. Sono stato ascoltato con vivo interesse”.

Lei si è espresso contro l’obbligo vaccinale.

“I genitori non comprendono perché un atto sanitario come quello della vaccinazione sia stato pesantemente condizionato, “se non vaccini tuo figlio, niente scuola materna” oppure “non potrai iscrivere il bambino al centro estivo o a quello sportivo”, fino all’assurdo “però se paghi una sostanziosa multa, il minore dai 6 anni in su potrà restare in classe”. Non si può fare di un atto medico un ricatto perché – ce lo insegna il consenso informato – qualsiasi terapia, farmaco o vaccinazione va compresa e scelta. In questo caso poi si è toccato il diritto all’istruzione e alla socialità garantiti dalla nostra Costituzione”.

Ricatti no, e come giudica i premi a chi si vaccina? Fra le proposte sul nuovo ddl abbiamo sentito parlare di “aggiungere crediti agli universitari” o “punti alla patente”.

“I premi sono condizioni come i ricatti, oltre ad essere diseducativi (il messaggio è che puoi non studiare o passare in auto con il rosso, se ti vaccini va bene tutto!) fanno a pugni con la libera adesione al trattamento sanitario”.

Lei pensa che la rigidità contenuta nella legge 119 abbia fatto crescere il numero delle famiglie esitanti a vaccinare?

“Ne sono certo. Mi faccio portavoce non di famiglie ideologicamente ostili alle vaccinazioni ma di persone che, non comprendendo il senso di queste maniere forti (assenza di epidemie), ora dubitano della bontà delle vaccinazioni. Il dubbio, che prima non c’era, è arrivato dopo queste imposizioni. C’è stato poi l’aspetto increscioso della “caccia al bambino untore”, discriminante e insostenibile che rischia di vanificare tutti gli sforzi di inclusione verso bambini portatori di malattie trasmissibili, come Aids e epatite”.

Ha ricordato che abbiamo 11 leggi che regolano il consenso informato. Solo per questo la parola “obbligo” non si può applicare in materia di salute.

“Chi firma un consenso informato accetta tutti i benefici, ma anche i rischi di una terapia. Senza questa adesione non si può procedere a nessun trattamento sanitario. Non si capisce perché solo in questo caso si debbano ignorare le leggi dello Stato. Oltrettutto il ruolo dei genitori nelle scelte di salute dei propri figli come in quelle educative è fondamentale”.

C’è poi l’aspetto del rischio di un trattamento sanitario e degli eventi avversi delle vaccinazioni.

“Proprio per questo non si può costringere nessuno. Quanto agli eventi avversi ho richiamato l’attenzione sulla necessità di avviare una farmacovigilanza attiva, come quella che è stata fatta in Puglia. Quanto sono sicure le vaccinazioni plurime? Come facciamo a saperlo senza studi di farmacovigilanza attiva a campione e costanti nel tempo? È da irresponsabili obbligare ampie fasce di popolazione a 10/12 vaccinazioni senza preoccuparsi di osservarne gli effetti. Ho citato anche lo studio Signum sui militari che invita al principio di precauzione: non più di 5 vaccini per volta…”

Pensa che gli eventi avversi da vaccinazione siano sottostimati?

“Lo studio della Puglia va in questa direzione. Ci dice quanto sia importante avviare una farmacovigilanza attiva. Finora ci siamo basati sul report di Aifa, effetto di segnalazioni passive che, tuttavia non si possono ignorare. (Cliccate qui). Attenzione, però il 70% delle segnalazioni arriva da una sola regione (Veneto): è evidente che non possiamo considerare affidabile questo sistema di raccolta dati”.

Quali sono le proposte di modifica del ddl che il Moige ha presentato?.

1.“Eliminare l’obbligatorietà; inserire la raccomandazione per un numero di vaccini da stabilire ogni tre anni dal Consiglio superiore di sanità, alla luce di considerazioni di rischi sia epidemiologici sia vaccinali oltre che di politica sanitaria.

2. Creare un sistema di farmacovigilanza attivo su tutte le vaccinazioni condotto da esperti che non abbiano conflitti di interessi.

3. Impegno da parte del Ministero della salute di indire ogni tre anni una conferenza nazionale sulle vaccinazioni aperta a medici per analizzare le profilassi e valutare le criticità. Il confronto dovrebbe coinvolgere anche i genitori, su modello della Regione Veneto.

4. Apertura delle farmacie alla profilassi vaccinale per facilitare le famiglie.

Cosa ne pensa del fatto che i medici si vaccinano contro l’influenza solo al 15% come ha detto il ministro Grillo?

“Per un genitore sapere che circa 8 medici su 10 non si vaccinano rafforza perplessità e preoccupazioni”.

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view post Posted on 7/1/2019, 18:16

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Vaccini: dubitare non licet

Pubblicato: 17 Dicembre 2018

Evidentemente agli scienziati dà fastidio che vengano messe in dubbio le loro certezze.

Come molti sanno, l'associazione Corvelva sta facendo eseguire delle analisi sui vaccini, per stabilire se siano davvero sicuri come dicono le case farmaceutiche. In questa ottica, l'Ordine Nazionale dei Biologi ha fatto una donazione a Corvelva di 10.000 euro per contribuire alle spese di queste analisi. E questo ha fatto impazzire certi scienziati, che evidentemente non tollerano che certi "principi assodati" vengano messi in discussione.

La rivista Nature ha pubblicato un articolo intitolato "Italian scientists protest funding for vaccine-safety investigation", ovvero "Scienziati italiani protestano per i finanziamenti ad una indagine sulla sicurezza dei vaccini", che è stato tradotto integralmente dal sito Sa Defenza.

Dall'articolo leggiamo: "Il gruppo, Corvelva, ha annunciato di aver ricevuto € 10.000 dall'Ordine Nazionale dei Biologi (ONB) il 26 ottobre e afferma che prevede di utilizzare i soldi per la ricerca che indaga sulla sicurezza e l'efficacia dei vaccini comunemente usati. Corvelva afferma che la ricerca che propone è necessaria perché i precedenti studi che ha finanziato, che non sono ancora stati pubblicati in una rivista peer-reviewed, indicano che alcuni vaccini contengono impurità o mancano degli ingredienti attivi che sostengono di contenere. [...] Ma molti scienziati respingono la necessità di ulteriori ricerche - sulla base del fatto che i vaccini sono già rigorosamente testati - e sono sconcertati dalla decisione che l'ONB ha dfatto la donazione a Corvelva. "La mia prima reazione è stata perplessità", afferma il genetista Gerolamo Lanfranchi dell'Università di Padova. "C'è una solida evidenza che i vaccini funzionano e sono sicuri", afferma il virologo Giorgio Palù dell'Università di Padova, che è presidente delle società europee e italiane di virologia. I costosi studi su larga scala che testano l'efficacia dei vaccini e monitorano gli effetti collaterali negativi sono regolamentati supervisionati da agenzie sanitarie nazionali e internazionali e sono "molto più accurati dei test che potrebbero essere fatti con 10.000 €", afferma Gennaro Ciliberto, un biologo molecolare presso l'Università Magna Grecia di Catanzaro e presidente della Federazione italiana per le scienze della vita, che comprende 14 società scientifiche. Una volta approvati i vaccini, queste agenzie continuano a controllarli testando lotti e impianti di produzione per sicurezza, oltre a monitorare le reazioni avverse, aggiunge."

Pensate al paradosso: siamo nel bel mezzo di un dibattito globale sulle vaccinazioni, nel quale viene proprio messa in dubbio la sicurezza dei vaccini. E' questo dubbio, che attanaglia moltissimi genitori, che ha portato al tanto lamentato calo dei tassi di vaccinazione. E ora che ci sarebbe la possibilità di dimostrare una volta per tutte che i vaccino sono sicuri, e non contengono componenti dannosi di alcun tipo, gli scienziati si ribellano a questi esami.

Chissà perchè?

Massimo Mazzucco

FONTE https://www.luogocomune.net/LC/21-medicina...itare-non-licet

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view post Posted on 7/1/2019, 18:45

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Estratto dell’intervista concessa dal presidente dell’Onb Vincenzo D’Anna alla rivista Nature

04 Dicembre 2018



Pubblichiamo un estratto (in particolar modo delle domande, in origine lunghissime) della lunga intervista concessa, quasi un mese fa, dal presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi Vincenzo D’Anna, alla giornalista Giorgia Guglielmi, science writer di “Nature”. Abbiamo deciso di diffonderla su questo numero del giornale on-line dei Biologi - in attesa che “Nature” batta un colpo e ci faccia sapere se e quando la pubblicherà - con la speranza di sgomberare il campo dagli equivoci una volta e per tutte, e fare così chiarezza su un capitolo, quello legato alla pratica vaccinale, sovente al centro di gratuite polemiche e strumentali attacchi alimentati da quanti vogliono limitarsi a ridurre l’argomento ad una sterile contrapposizione No Vax-Pro Vax. Una dicotomia, lo diciamo chiaro e tondo, che reputiamo assurda e riduttiva, e che rischia di svilire un dibattito che è unicamente rivolto ad ac- certare la sicurezza della pratica vaccinale non certo a metterne in discussione l’utilità.
"La pubblicazione fa chiarezza su un tema spesso ridotto ad argomento di polemica sterile"

Presidente D’Anna, quali sono le motivazioni che hanno spinto il Consiglio dell’ONB a donare 10mila euro all’associazione Corvelva?

«Lo scopo è contribuire a che si completino le analisi sui vaccini, sia dal punto di vista biologico, sia dal punto di vista chimico. Analisi fatte da laboratori sicuramente indipendenti, ovvero non soggetti, né direttamente, né indirettamente, ad influenze e finanziamenti che, generosamente, le case produttrici di vaccini sono solite elargire a laboratori pubblici e ricercatori universitari. Giova ricordare, in tal senso, che la Commissione speciale d’inchiesta della Camera dei Deputati ha depositato e resa pubblica la propria relazione sui danni procurati da nanoparticelle di uranio impoverito e sulla profilassi vaccinale somministrata ai nostri soldati, chiedendo a tutte le istituzioni di proseguire l’accertamento analitico dell’esatta composizione dei vaccini. Nessuna delle pubbliche istituzioni ha risposto lasciando cadere sia l’appello che la relazione. Solo Corvelva ha accolto l’invito ad effettuare analisi».

In quale punto della relazione la Commissione chiede “a tutte le istituzioni di proseguire l’accertamento analitico dell’esatta composizione dei vaccini”?

«Be’, mi sembra evidente no? Nel punto in cui invita “l’intera comunità scientifica, di cui l’istituto superiore di Sanità è parte" a prendere atto degli esiti della indagine, laddove questa ha evidenziato che le nanoparticelle (presenti anche nei vaccini sotto forma di metalli pesanti) e la pluralità delle vaccinazioni, possono produrre effetti avversi. Le aggiungo che le prime analisi (metagenomi- che) di Corvelva sono state rese note ed evidenziano parecchi aspetti da valutare. A cominciare da una quantità di DNA fetale che a quanto pare sarebbe risultata di 200 volte oltre il limite fissato. Che sono presenti altri tipi di materiale genetico oltre quelli derivanti dai virus del vaccino, ovvero pseudo specie mutate di virus ricombinati sulla cui nocività occorre indagare. Ma comunque io non ho titolo né intenzione di fare affermazioni che confermino o smentiscano alcunché. Dico solo quello che sta emergendo e che, insomma, v il fatto stesso che le analisi siano state eseguite, apre un fronte di dibattito e di approfondimento che va nel senso della produzione di vaccini più sicuri».

I vaccini sono sottosti ad analisi prima, durante e dopo la commercializzazione da parte di enti nazionali e internazionali quali AIFA, EMA, FDA, ecc. A quali laboratori “soggetti [...] ad influenze e finanziamenti” da parte delle case produttrici di vaccini intende fare riferimento?

«Non prima, solo durante (per accertare l’effettivo presenza di antigene), né dopo. Ci sono molte cose messe in giro non vere. Alcuni lotti di vaccino antinfluenzale, è storia recentissima, hanno provocato alcune morti in Italia, tanto da indurre Aifa a bloccare quel vaccino. Sono queste le conseguenze delle analisi post produzione? Per quanto concerne i laboratori, vada a spulciarsi i vari elenchi pubblicati dalle industrie farmaceutiche aderenti all'EFPIA (European Federation of Pharmaceutical Industries and Association): scoprirà nomi, cognomi ed entità dei relativi finanziamenti.»

Il programma scientifico di Corvelva e l'approccio utilizzato per condurre analisi sui vaccini sono stati sottoposti a revisione dei pari (peel – review) da parte di scienziati indipendenti dall'ONB prima che l'Ordine approvasse asse il finanziamento? E in che modo l’Ordine ha valutato gli aspetti scientifici legati alle analisi?

«L’Ordine non ha sottoposto il finanziamento ad alcun vincolo se non quello di poter avere, in anteprima, gli esiti delle analisi ancorché pre-pubblicate su una rivista scientifica. L’Ordine non ha alcuna competenza a validare le analisi né ad accreditarle come incontrovertibili. Il nostro unico scopo è quello di far giungere a tutti i Biologi le diverse opinioni scientifiche sul terna dei vaccini o meglio, sulla sicurezza degli stessi, in riferimento agli studi fatti da più parti nel mondo e già pubblicati. Ci tengo a sottolineare come purtroppo finora, nonostante le richieste e i nostri ripetuti appelli, nessun lavoro a contenuto scientifico valido, è giunto ad ONB (lo avremmo pubblicato volentieri sul nostro sito) che confutasse le tesi che accreditano come potenzialmente dannosi alcuni costituenti dei vaccini. Costituenti, occorre ribadirlo, appartenenti alle quattro categorie extra antigene presenti nelle soluzioni vaccinali, ovvero: adiuvanti, conservanti, additivi, scarti di produzione. In compenso, sono giunte solo invettive ed offese. Il nostro finanziamento, come la restante cospicua parte resa disponibile dalle offerte fatte dai cittadini, è iscritto nel bilancio di Corvelva. Credo sia deprecabile che in una Nazione con istituzioni sanitarie infarcite di dipendenti, ricercatori e cattedratici universitari, le analisi debbano essere finanziate da una contribuzione di privati».

Mi perdoni, cosa significa “pre-pubblicate su una rivista scientifica’’? L’Ordine diffonderà i risultati delle analisi prima o dopo che queste vengano sottposte a revisione?

«Significa che in queste ore le analisi meta-genomiche sono state già pubblicate su di una rivista scientifica. Quanto a pubblicarle sul sito dell’Ordine, vedremo dopo le opportune valutazioni del caso».

Ma il Consiglio ha approvato il finanziamento all’unanimità?

«Certo, il Consiglio ha deliberato all’unanimità, come in ogni altra circostanza decisionale. L’unico assente fui proprio io per altri impegni. La delibera è esposta da tempo nell’Albo Pretorio elettronico».

Un’altra critica circa la donazione al Corvelva è che 10 mila euro non sono un importo sufficiente a garantire uno studio scientificamente solido e dettagliato sui vaccini...

«Ripeto, il nostro era un contributo tra i tanti che hanno permesso l’esecuzione delle analisi. Si decidano: a volte è troppo, a volte è poco...».

La petizione on-line lanciata da “Biologi per la Scienza” chiede al ministro Grillo di rimuoverla dall’incarico di presidente dell’ONB per aver finanziato il Corvelva...

«L'iniziativa da parte di studenti dell’Università di Trento, fondatori di questa associazione che si fregia del titolo di “Biologi”, riservato invece a laureati iscritti ad ONB dopo aver superato l’esame di Stato, credo rientri più nella categoria goliardica che in quella scientifica. La salute pubblica è messa in discussione dall’ignoranza e dalla superficialità, non da coloro che intendono accertare se le centinaia di impurezze biologiche e chimiche (dal materiale genetico agli antibiotici, dagli anti malarici agli anti crittogamici, dai metalli pesanti alle proteine estranee, dai virus modificati rispetto a quello “selvatico originario” per le continue replicazioni nel processo di produzione agli erbicidi è cosi via) che stanno emergendo dai primi dati delle “scandalose” analisi effettuate, possano essere nocive o meno alla salute dei bambini ai quali iniettiamo tutto questo».

Il Ministero della Salute è a conoscenza di tale finanziamento e ha partecipato in alcun modo alla decisione?

«Il Ministero della Salute ha compiti di alta vigilanza sull'ONB riferiti alla correttezza ed all’aderenza alla legge istitutiva, ma non può interferire nelle sovrane decisioni degli Ordini che godono del principio di auto-governo».

E il Consiglio? È a conoscenza del tipo di analisi e della modalità con cui verranno effettuate?

«Il Consiglio ha come consulente anche un’esperta farmacologa specialista iti farmaco dinamica ed è in grado di valutare, in linea di massima, la correttezza delle procedure standard seguite».

Chi è la consulente del Consiglio?

«Mi perdoni, ma per il rispetto della privacy, non sono autorizzato a rivelare informazioni che riguardano altre persone».

Alcuni scienziati hanno criticato la decisione dell’ONB di finanziare le analisi del Corvelva. C’è chi, ad esempio, ha detto che ulteriori analisi sui vaccini sono inutili, poiché i vaccini in uso vengono regolarmente controllati da enti nazionali e internazionali riconosciuti. Come risponde il Dott. D’Anna?

«Le rigiro la domanda e rispondo che quando è stata interpellata sui mancati limiti di alcune componenti immesse nei vaccini, come ad esempio l'alluminio oppure la formaldeide (entrambe ritirate dal commercio perché tossiche), l'Aifa non ha risposto e l’EMA ha eluso la domanda rispondendo che i vaccini si praticano da cento anni e sono pertanto una pratica medica sicura. Sullo stesso principio di consuetudine si basa anche roMs...».

Su quali dati sono basate queste tesi? Lei presenza di alluminio in minime quantità nei vaccini ha dimostrato di porre rischi estremamente bassi...

«Le ricordo che l’alluminio presente nei vaccini “in minime quantità”, come dice lei, viene inoculato non ingerito, ed in quanto inoculato viene assorbito al 99% e non allo 0,3% come quello ingerito. La tossicità va valutata diversamente e studi in materia ne affermano la tossicità. Non riesco a capire perché chi parla dei rischi collegati all'inalazione di nanoparticelle nelle cosiddette Terre dei fuochi, debba godere del plauso e dell'apprezzamento della “comunità scientifica” mentre chi pone analoghi interrogativi sulla presenza degli stessi componenti in prodotti come i vaccini, debba, all’opposto, essere esposto al pubblico ludibrio».

Chi e come ha verificato, come afferma lei, i mancati limiti di alcune componenti immesse nei vaccini? E quali sono state le risposte di AIFA ed EMA esattamente?

«Numerosi studi pubblicati su prestigiose riviste da vari autori, hanno evidenziato gli eccessi di taluni componenti dei vaccini. La presenza di DNA umano è per esempio cancerogena, come lo sono la formaldeide e le tracce di mercurio, così per la tossicità dell'alluminio iniettato che è stato proibito anche nelle creme cosmetiche. Ci sarebbe molto da dire e da verificare in proposito se chi pone tali domande e fa tali studi non venisse considerato come un nemico della scienza...».

Ma il Corvelva è in grado di svolgere un’attività di analisi indipendente, dal momento che ha dimostrato in più occasioni di avere pregiudizi contro i vaccini?

«Vede, io non rispondo per il Corvelva, del quale non conosco i dirigenti né le finalità. So solo che gente che tira fuori, di tasca propria, centinaia di migliaia di euro non è certo intenzionata a buttarli via ma anzi, vuole utilizzarli. La certezza sulla sicurezza dei vaccini deve fornirla lo Stato, dati sperimentali alla mano. Chi impone un obbligo vaccinale deve garantirne anche e necessariamente la sicurezza».

Quindi, presidente, ritiene che il comitato Corvelva dia garanzia di scientificità e autonomia?

«Ritengo che abbia tutto l’interesse a procurarsi, presso laboratori qualificati e certificati, analisi accurate perché sicuramente oggetto di valutazioni critiche».

Ma non trova che finanziando un’associazione vicina al movimento no-vax e free-vax si rischi di far assumere una posizione anti-scientifica all’Onb?

«Le rispondo che si tratta di affermazioni apodittiche e generiche. Nessuno tira fuori analisi eseguite da soggetti e strutture che non siano finanziate dai produttori di vaccini! Se le hanno, le mostrino!! In Italia abbiamo leggi che favoriscono i produttori e non proteggono i consumatori di vaccini. È ben strano che chi produca vaccini non abbia poi anche l’obbligo di eseguire test qualitativi e quantitativi sul prodotto finito, salvo dimostrare che contenga fantigene virale o batterico indicato. Ma lei lo sa che è più dettagliata la composizione di un formaggino che quella di un vaccino? Nessuno assumerebbe alimenti senza conoscerne la composizione e la presenza di additivi e conservanti! si figuri iniettare vaccini a bambini appena nati! È questo il vero problema: la sicurezza. Mentre non ho mai messo in discussione l’efficacia dei vaccini»

Ma così facendo, finanziando cioè un’associazione vicina al movimento no vax si potrebbe anche rinfocolare la campagna anti-vaccinista...

«Mi perdoni ma la campagna vaccinista in Italia usa quotidianamente enormi mezzi economici ed anche modalità discutibili di propaganda come quella che coinvolge i bambini non vaccinati descritti come untori, portatori di malattie. Una specie di Maccartismo sanitario che non teme confronti. La violenza verbale e fattuale viene semmai dai cosiddetti “vaccinisti”: hanno scatenato un fuoco di fila, minacciato di radiazione i medici che obiettano. Dei contributi in danaro distribuiti a medici, pediatri e Università, ogni anno, in Italia, dalle case farmaceutiche, solo la Glaxo ha pubblicato elenchi per 40 milioni di euro. Lo stesso dicasi per alcuni organi di informazione (non tutti per la verità) che lanciano allarmi in ogni occasione. Una lotta impari che non teme concorrenza. I “No Vax” vanno persuasi non convertiti a colpi di crocifisso sulla testa».

Se FONB solleva dubbi sulla sicurezza dei vaccini, le conseguenze sull’opinione pubblica potrebbero essere disastrose, con una riduzione delle coperture e la possibilità di epidemie potenzialmente mortali...

«Le ribalto la domanda: lei non crede che aumenterebbero le persone che scelgono di vaccinare i propri figli se riuscissimo a garantire loro l’assoluta sicurezza del vaccino? Questo è il nostro obiettivo».

Il dott. D’Anna è presidente di Federlab Campania? È proprietario oppure ricopre cariche di amministrazione e/o tecniche e/o di titolarità in qualche laboratorio analisi? Non ritiene che possa esserci un conflitto di interesse con la decisione di finanziare un progetto che prevede analisi biologiche e chimiche da effettuarsi in laboratori di analisi?

«Non ho altre rappresentanze che quella di ONB. Sono pensionato, non ho più quote di laboratorio. Questa del mio presunto interesse, credo abbia il sapore più di una boutade che di una calunnia. E poi: è risibile pensare che un laboratorio di analisi cliniche possa cimentarsi in analisi complesse come quelle sui vaccini, ma ancorché così fosse, credo che le analisi pre-vaccinali debbano farle le strutture pubbliche presso le quali si praticano le vaccinazioni. Il vero problema è capire perché non si vogliano fare queste analisi quando risulterebbero utili nel caso di taluni soggetti iper sensibili o con storie cliniche e familiari di intolleranze e reattività. Sono questi assurdi divieti ad alimentare un mercato esterno che drena danaro dalle tasche della gente».

Eppure, secondo le informazioni presenti sul sito Federlab Campania, lei, dott. D’Anna, risulta ancora presidente della suddetta associazione. Chi è dunque il nuovo presidente di Federlab Campania e quando è stato eletto?

«Il reggente è il vice presidente Gennaro Lamberti in attesa delle elezioni. Il tutto è verificabile chiedendo copia del verbale di assemblea che lo ha nominato».

Ma lei, presidente, è a favore dell’obbligo vaccinale?

«Sono contrario, in assenza di pericoli effettivi per la popolazione, ad obbligare un trattamento sanitario, a concedere allo Stato un potere che va contro la Costituzione. D’altra parte l’ONB ed i Biologi ben conoscono i meriti dei vaccini e ben vogliono conoscere il resto sulla sicurezza».

E qual è la posizione dell’ONB circa l’efficacia e la sicurezza dei vaccini?

«Ribadisco di non aver mai messo in discussione l'efficacia dei vaccini. Né io, né l’Ordine siamo in alcun modo definibili “No Vax". Ma proprio per diffondere la cultura del vaccino dobbiamo garantire la sicurezza degli stessi. Ed oggi sul punto abbiamo un quadro normativo lacunoso, che impone maggiore trasparenza, non lo dico per ripetermi, per un formaggino che per un vaccino, ed una rete di istituzioni che si occupano di vaccini che, in quanto finanziati dalla case farmaceutiche, non possono offrire quella garanzia di terzietà necessaria per garantire l’imparzialità dei risultati. Noi vogliamo eliminare questa aurea di dubbio e siamo pronti a finanziare ogni attività di ricerca che dia garanzia di scientificità ed autonomia. L'ONB, torno a sottolinearlo, non ha proferito una parola contro la pratica vaccinale, non ha mai partecipato a manifestazioni di sorta: si è solo preoccupato di trattare il tema della sicurezza perché esiste ed è innegabile. E comporta decine di migliaia di eventi avversi anche molto gravi e mortali. Se l'Aifa pubblicasse le statistiche sapremmo cose più precise. Tenga conto che la legge Lorenzin altera e condiziona anche la statistica degli eventi avversi, indicando in cinque giorni il tempo massimo per denunciarli».

Alcuni scienziati hanno criticato il convegno “Nuove Frontiere della Biologia” per la presenza di relatori che hanno gettato dubbi, direttamente e indirettamente, sulla sicurezza e/o la conformità di alcuni vaccini. Come risponde alle critiche?

«Per la verità mi era sembrato palese ed evidente già nell’immediatezza dei fatti: il convegno non ha trattato in alcun modo la tematica della sicurezza dei vaccini e l'unico intervento in materia di epidemiologia, relativamente ai vaccini, è stato quello di un vaccinista di fama mondiale come il due volte candidato al premio Nobel Giulio Tarro. Montagnier ha tenuto due lectio magistralis sui campi magnetici e sulla teoria immunizzante. I relatori erano scienziati e cattedratici provenienti da tutta Europa, oltre che italiani. Chi li ha criticati non arrivava alle loro ginocchia. In poche parole: piccola invidia e provincialismo culturale».

Lei afferma che chi impone un obbligo vaccinale deve garantirne anche e necessariamente la sicurezza. Eppure AIFA ed EMA seguono tutte le fasi di controllo di efficacia, sicurezza e qualità dei vaccini, pubblicando regolarmente dossier autorizzativi...

«Aifa non risponde a nessuna domanda posta, EMA si limita a ricordarci che la pratica vaccinale esiste da un secolo e tanto può anche bastare».

I dossier autorizzativi pubblicati dall’EMA contengono la composizione dettagliata dei vaccini autorizzati, così come l’AIFA pubblica sul proprio sito i foglietti illustrativi dei vaccini. In che maniera è più dettagliata la composizione di un formaggino?

«Lei conosce tutti gli ingredienti contenuti in un formaggino, non conosce tutto quanto è contenuto nel vaccino. Nei foglietti illustrativi trova notizie limitate a quelle che fanno comodo al produttore e agli eventi avversi anche mortali. È questo il vero problema: la sicurezza. Mentre non ho mai messo in discussione l'efficacia.

Quali sono le strutture finanziate dai produttori di vaccini a cui fa riferimento? E quali analisi svolgerebbero queste strutture?

«Si guardi gli elenchi degli enti finanziati e dei ricercatori oppure docenti finanziati e troverà la risposta».

Ma può fornire questi dati?

«Torno a ripeterglielo: veda gli elenchi EFPIA».

A cosa si riferisce quando parla di “assoluta sicurezza del vaccino”?

«Al fatto che nei vaccini vi sia una quantità di impurezze biologiche e chimiche sui cui danni per inoculazione nessun ente terzo ha svolto controlli. Le ricordo che i produttori di vaccini non hanno obbligo di testare il prodotto finito. Questo è il nostro obiettivo».

Cosa in particolare vuole conoscere l’ONB sulla sicurezza dei vaccini?

«Mi costringe a ripetermi. E a ribadirle che nei vaccini sono presenti una quantità di impurezze biologiche e chimiche sui cui danni per inoculazione nessun ente terzo ha svolto controlli. Da qui parte la nostra domanda. Tali micro-sostanze, tali nano-particelle, fanno male? Non fanno male? Sono nocive? Non sono nocive? Provocano effetti avversi? È lecito saperlo, di grazia?».

Quali sono le istituzioni finanziate dalle case farmaceutiche? E in che modo queste si occupano dei vaccini?

«Basta vedere gli elenchi pubblicati dalle industrie farmaceutiche aderenti alTEFPIA (European Federation of Pharmaceutical Industries and Associaton) relativamente all’ultimo triennio. Vi compaiono i nomi di medici, pediatri ed istituzioni. Con tanto di finanziamenti e relativi importi. Noi vogliamo eliminare questa aurea di dubbio e siamo pronti a finanziare ogni attività di ricerca che dia garanzia di scientificità ma soprattutto di autonomia ed imparzialità».

Le statistiche AIFA sulla sorveglianza post-marketing sono disponibili online. A quali statistiche si riferisce dunque?

«Mi riferisco al fatto che Aifa finora non ha mai reso noti i dati sugli eventi avversi dei vaccini. Gli unici dati disponibili sono stati acquisiti tramite sentenze del Tribunale Amministrativo mediante attivazione delle procedure legali per l’accesso agli atti da parte del Codacons (tutela i consumatori)».

Ultima domanda, presidente. Il dipartimento di biologia dell’università di Padova sta considerando di interrompere la collaborazione con l’ONB per l’organizzazione degli esami di stato per biologi. È a conoscenza di questa iniziativa e come la commenta?

«Per la verità siamo intenzionati a spostare la sede degli esami da Padova a Venezia oppure altrove ed a tal proposito ci soccorrerà il decentramento verso gli Ordini regionali. Per quanto mi riguarda, la cosa mi interessa solo per gli eventuali disagi arrecati ai giovani collegiali, per il resto mi lascia del tutto indifferente».
Download: Giornale dei Biologi - Novembre-Dicembre

fonte https://www.corvelva.it/approfondimenti/no...sta-nature.html

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La vittoria di Kennedy contro l’HHS

2 dicembre 2018

È di questi giorni l’annuncio che Robert F. Kennedy Jr., quale rappresentante dell’associazione ICAN, ha ufficialmente vinto la causa contro L’HHS (Health and Human Services; Dipartimento della Salute e Servizi Umani) per la violazione del mandato per la sicurezza dei vaccini pediatrici del NCVIA (National Childhood Vaccine Injury Act) del 1986.

Nel 2017, l’Informed Consent Action Network (ICAN), supportata da 55 organizzazioni, in rappresentanza di oltre 5 milioni di persone, aveva compiuto un passo senza precedenti nel consegnare una lettera a Don Wright, MD, MPH, segretario dell’HHS in quel momento, in cui si affermava che l’HHS aveva fallito nel proprio dovere di condurre le ricerche scientifiche necessarie per dimostrare la sicurezza dei vaccini come richiesto dalla legge e che avrebbe dovuto agire immediatamente per rimediare a questa negligenza.

I vaccini sono attualmente l’unico prodotto farmaceutico sul mercato statunitense immune alle cause legali per danno da vaccino, in conseguenza del Vaccine Injury Compensation Act (VICA) del 1986 approvato dal Congresso e firmato in legge dall’allora Presidente Ronald Reagan.

Nella “Legge del 1986” si afferma chiaramente che l’HHS doveva costituire una task force insieme all’Istituto Nazionale della Sanità (NIH) per produrre costantemente vaccini migliori e che l’HHS doveva supervisionare studi e test per due obiettivi: non solo per porre fine alle malattie infettive, ma anche per porre fine al danno da vaccino.

Nella parte generale la legge dice questo: “Nell’amministrazione di questa parte e di altre leggi pertinenti sotto la giurisdizione del Segretario, questo Segretario promuoverà lo sviluppo di vaccini per l’infanzia che provocano reazioni avverse sempre meno gravi rispetto a quelle sul mercato dal 22 dicembre 1987 e promuoverà il perfezionamento di tali vaccini. “

Inoltre, “deve apportare o assicurare miglioramenti e in altro modo utilizzare l’autorità del Segretario in relazione a licenze, produzione, elaborazione, test, etichettatura, avvertenza, istruzioni per l’uso, distribuzione, conservazione, somministrazione, sorveglianza sul campo, segnalazione di reazioni avverse e richiamo di lotti reattogenici, o campioni di vaccini, o ricerca sui vaccini al fine di ridurre il rischio di reazioni avverse ai vaccini “.

“Entro due anni dalla firma della dichiarazione del 22 dicembre 1987, e poi periodicamente, il Segretario trasmetterà alla Commissione per l’Energia e il Commercio della Camera dei Rappresentanti e al Comitato per il lavoro e le risorse umane del Senato degli Stati Uniti, una relazione che descrive le azioni intraprese ai sensi della sezione A nel biennio precedente. “
www.onb.it/wp-content/uploads/2018/12/Senza-titolo-1.jpg

Inizialmente l’associazione ICAN presentò un FOIA (Freedom of Information Act) (1) con la richiesta all’HHS di produrre qualsiasi tipo di documento relativo al lavoro svolto sulla sorveglianza e sui test di sicurezza. Poiché l’HHS non rispose alle richieste fatte, venne aperta una causa legale.

Alla fine l’HHS decise di rispondere su ordine del tribunale: (2)

“Le ricerche del dipartimento per i records non hanno individuato alcun record rispondente alla vostra richiesta. Il Dipartimento della Salute e Servizi Umani (HHS), l’Ufficio Immediato del Segretario (IOS) hanno condotto una ricerca approfondita nel loro sistema di tracciamento dei documenti e il Dipartimento ha anche condotto una revisione completa di tutti gli indici rilevanti dei record di corrispondenza della segretaria dell’HHS mantenuti nei record dei centri federali che rimangono sotto la custodia dell’HHS.

Queste ricerche non hanno individuato record rispondenti alla tua richiesta, nè che i record rispondenti alla vostra richiesta e in custodia dell’HHS si trovano presso il Federal Records Center”

www.onb.it/wp-content/uploads/2018/12/Senza-titolo-2-1.jpg

Ciò significa che in trent’anni non erano mai stati effettuati test di sicurezza né di sorveglianza delle reazioni avverse da parte dell’HHS e che il Congresso non aveva mai chiesto di vedere questo rapporto che doveva essere presentato ogni due anni.

Nella sua intervista con De Bigtree, fondatore di ICAN e conduttore del programma HighWire, a luglio 2018, Robert f. Kennedy Jr. commenta la risposta dell’HHS nel seguente modo:

“Quando il Congresso ha dato l’immunità economica all’industria farmaceutica per la produzione e la somministrazione di vaccini nel 1986, stavano rimuovendo qualsiasi tipo di incentivo economico per le società per mantenere o migliorare, o garantire la sicurezza dei vaccini.

Ogni altro prodotto ha un incentivo per rendere il prodotto sicuro da difetti di fabbricazione perché le ditte sanno che possono essere citati in giudizio dalle persone danneggiate. Ma in questo caso il controllo e gli incentivi erano stati rimossi, quindi il Congresso, al fine di rimediare al vuoto di incentivi economici, ha assegnato specificatamente all’HHS l’obbligo di assicurarsi che i vaccini fossero sicuri, e una delle parti fondamentali di tale obbligo, e questo è tutto nell’atto del 1986, uno dei punti chiave di tale obbligo era il mandato che ogni due anni HHS emettesse un profilo di sicurezza dei vaccini che aveva approvato, e che informasse il Congresso su ciò che aveva fatto negli ultimi due anni per migliorare la sicurezza del vaccino.

Non siamo riusciti a trovare alcuna registrazione di nessuno di quei rapporti negli ultimi 32 anni.

(…) [le industrie del farmaco] hanno trasformato le agenzie regolatorie, FDA, HHS e CDC in burattini e disabilitato il Congresso. Ora sono i più grandi contribuenti al Congresso. Hanno disattivato la stampa diventando i più grandi inserzionisti. Hanno disattivato avvocati e tribunali tramite il VICA, che rende illegale denunciare una società di vaccini, a prescindere da quanto gravi siano le lesioni, o siano tossici gli ingredienti di tali vaccini.

Tutte quelle istituzioni che normalmente proteggono una vittima, un bambino, non esistono più, e l’unica cosa che rimane è l’esame accurato e la vigilanza di HHS. E quindi ci affidiamo assolutamente a questo e ciò che l’HHS ha ammesso qui è che non esiste alcun controllo, non c’è vigilanza, mentre l’obiettivo della sua strategia è stato quello di assicurarsi che i vaccini non venissero mai testati per la sicurezza.

La maggior parte degli americani non comprende che prima di essere autorizzato, ogni altro farmaco e prodotto farmaceutico deve passare attraverso test rigorosi, randomizzati, in doppio cieco, con placebo. I vaccini sono i soli ad essere immuni da questo. Quindi, invece di test quinquennali con veri placebo, i vaccini a volte richiedono solo poche ore di test di sicurezza o pochi giorni.

E naturalmente questo tempo non è abbastanza lungo per individuare i danni con lunghi periodi di incubazione come l’autismo, come l’ADHD, le allergie alimentari, le malattie autoimmuni.

Nessuno potrebbe sostenere che si possa vedere questi danni in un test che dura solo quattro giorni.

(…) il lavoro che doveva fare l’HHS era quello di sviluppare test sulla sicurezza dei vaccini e riferirlo al pubblico e ciò che abbiamo scoperto è che in oltre trenta anni non l’hanno mai fatto una volta sola.”



https://healthimpactnews.com/2018/hhs-sued...andated-by-law/





Per approfondimenti

ICAN-HHS-Notice
ICAN-HHS-Stipulated-Order-July-2018

fonte www.onb.it/2018/12/02/la-vittoria-di-kennedy-contro-lhhs/

Io la chiamo"OMERTA'".OMERTA' PER NASCONDERE LA VERITà!

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Il Ragionevole Dubbio: Documentario sulla pericolosità dei vaccini




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Diffida contro la "falsa scienza"


Questo gruppo di medici:

Dr. Franco Trinca, Dr. Fabio Franchi, Dr. Armando Lippolis, Dr.ssa Anna Rita Iannetti, Dr. Dario Miedico, Dr. Roberto Petrella, Dr. Gerardo Rossi, Avv. Roberto Ionta, nella qualità di membri del Gruppo di lavoro Scientifico-Giuridico “VACCINO VERITAS”

ha sottoscritto una DIFFIDA ALLA DIFFUSIONE DI “FALSA SCIENZA” RELATIVA A NOTIZIE FUORVIANTI E/O INFONDATE E/O ERRATE SUI RISCHI E DANNI DA EVENTI E REAZIONI AVVERSE GRAVI DA VACCINI

Indirizzandola ai dottori Burioni (virologo), Lopalco (coordinatore strategie vaccinali), Ricciardi (ex-presidente ISS), Villani (presidente pediatri italiani) e per conoscenza al Ministro della Sanità, al pres. Del Consiglio e ad altre istituzioni ed autorità, che conclude dicendo:

«Si DIFFIDANO, per l’effetto, i destinatari della presente missiva dal rilasciare interviste scritte o verbali e ogni altra forma di esternazione di “falsa Scienza”, relativamente a infondate negazioni e/o sottovalutazioni dei non trascurabili rischi e danni di eventi e reazioni avverse gravi correlabili alle vaccinazioni.

In difetto, non potendosi escludere l'eventualità del determinarsi delle conseguenze gravemente dannose sopra indicate e direttamente correlate alle dette esternazioni, ci si riserva di adire l’Autorità giudiziaria, nessuna sede esclusa, al fine di chiedere che si valuti la riconducibilità delle possibili eventuali lesioni gravi e/o gravissime, finanche il decesso, alla detta condotta.

Si precisa, fin da subito, come la presente diffida sarà posta a disposizione dei soggetti i cui figli o sottoposti dovessero subire eventi avversi gravi correlabili alle vaccinazioni, nel caso gli stessi confermassero di aver prestato il proprio consenso informato alla vaccinazione a seguito della lettura o l'ascolto di generiche e infondate rassicurazioni di “falsa Scienza”, negazioniste della reale e documentata incidenza -per nulla statisticamente trascurabile di reazioni ed eventi avversi gravi correlabili ai vaccini, esternate dai soggetti diffidati in riferimento a casi specifici o diffuse alla popolazione tramite i media o in qualunque altro modo.»

QUI http://www.vaccinoveritas.it/assets/Diffid...alsaScienza.pdf il documento originale, che è ampiamente corredato da una documentazione scientifica ineccepibile e incontrovertibile.

fonte https://www.luogocomune.net/LC/21-medicina...a-falsa-scienza

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Sta arrivando il vaccinazismo?
di Stefano Re


Leggo di polemiche per un cartellone del movimento politico SìAmo che affianca un bambino in pigiama a strisce da campo di concentramento con un bambino non vaccinato oggi in Italia.
il cartellone
www.luogocomune.net/LC/images/siamo.jpg

Una esagerazione? No, per niente.

Anzitutto, la “colpa” ebraica era affermata in termini *scientifici*. Si usava la scienza per giustificare ipotetiche scale di "purezza genetica" degli esseri umani.

Esattamente come oggi si inventano epidemie immaginarie e si fa riferimento a fantasiosi numeri magici di protezione da ogni male. Ora come allora, si abusa della scienza per legittimare la violazione di diritti. Sfruttare enunciati di "elevata sapienza" per giustificare abusi e violazioni di ogni tipo è uno schema ricorrente per i regimi, specialmente nella loro fase di formazione. Aiuta le popolazioni ad accettare ogni nefandezza, nel nome di un sapere a loro precluso, di cui però "occorre fidarsi". Se lo dicono i dotti, i sapienti, chi sei tu per contestare?

Ma quel che si scorda facilmente è che il nazismo non ha iniziato con campi di sterminio: ha iniziato diffondendo odio irrazionale e attribuendo colpe immaginarie agli ebrei. La Germania era in crisi? Colpa degli ebrei ladri e traditori. Venivano presentati come una minaccia per lo Stato e per i cittadini "normali", e poco importava che la logica non confermasse nulla di tutto ciò.

Esattamente come vengono attribuite colpe irrazionali e immaginarie ai non vaccinati, etichettati spregiativamente come no-vax e fatti oggetto di derisione e insulto pubblico, ripetuto e sostenuto dai media e persino da personaggi delle istituzioni, in totale spregio di ogni diritto.

Se ti ammali, sei stato "infettato da un no-vax". Anche se ti sei vaccinato, e dunque dovresti esser protetto, il no vax ti minaccia lo stesso. Ma come? Non si sa, non conta: conta che è cattivo e pericoloso e va perseguitato. Come fa un bambino del tutto sano a minacciare la salute pubblica? Non si sa, non conta. La logica se ne va in vacanza quando si scatena il fanatismo, insieme ai neuroni di chi aderisce alla crociata.

I nazisti hanno iniziato diffondendo un odio insensato, rendendolo endemico. Non ancora “legale” ma diffuso: rendendolo "normale".

Hanno iniziato emarginando gli ebrei.

E oggi i sostenitori dell'obbligo festeggiano "cene di compleanno in cui non vengono invitati i no vax". Perché, sono forse malati? E gli altri invitati, quelli vaccinati, forse non si ammalano, forse non trasmettono malattie? Non conta, non importa, i colpevoli sono comunque i "no vax", vanno isolati.

Hanno iniziato escludendo i bambini ebrei dalle scuole.

Escludendoli dai negozi, come la gelateria ligure. E col sostegno di persone nelle istituzioni, come ha fatto l'ex presidente del CSS Walter Ricciardi riguardo al meschino gesto della gelateria ligure, o ancora peggio come Lorenzo Guzzetti, Sindaco di Uboldo, che ha scritto che i genitori dubbiosi sulle vaccinazioni devono venire "arsi vivi in piazza".

Hanno iniziato teorizzando di cancellare loro dei diritti fondamentali.

Esattamente come viene scritto di voler togliere il voto a chi non si vaccina. O l'assistenza del Servizio Sanitario, anche se l'assistenza sanitaria è per principio universale, cioè per tutti, in qualsiasi caso e condizione. Incluso chi cade e si rompe le ossa scalando montagne a mani nude per divertimento, o chi fuma e si becca un tumore, o chi si fa male commettendo reati anche tremendi, come assassini o stupratori o rapinatori feriti durante una rapina, anche se il welfare lo pagano anche i no vax con le loro tasse.

Quindi, no: il paragone non è affatto una esagerazione. Nel metodo, il fanatismo vaccinale sta ricalcando passo per passo quel che ha fatto il nazismo ai suoi esordi.

Finora il vaccinazismo si è fermato alla pubblica denigrazione, all'emarginazione da feste di compleanno, dalle gelaterie, all'esclusione dalle scuole materne, a violare diritti e diffondere un odio del tutto irrazionale.

Oggi si parla di realizzare una anagrafe vaccinale che diventa da strumento di controllo della sicurezza dei farmaci a schedatura dei renitenti, e si parla di un "passaporto vaccinale", che renderebbe di fatto i cittadini dei reclusi nel loro Stato.

Schedatura dei cittadini e restrizione degli spostamenti. Anche questi passi ricalcano le leggi speciali del Terzo Reich.

Vedremo se anche i passi successivi saranno identici al loro bel precedente storico.

fonte www.facebook.com/stefano.re/posts/10219095326720428

da https://www.luogocomune.net/LC/21-medicina...il-vaccinazismo

orso in piedi
 
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view post Posted on 12/3/2019, 17:17

Guida Spirituale

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Immunologo di fama mondiale condanna i vaccini contro l’influenza

Chi ha fatto almeno 5 vaccini anti-influenzali tra il 1970 e il 1980 è 10 volte più esposto al morbo di Alzheimer di colui che ne ha subiti solo uno o due, ha affermato il Dr. Hugh Fudenberg, uno dei leader mondiali in immunologia e genetica.
Traduzione a cura di : CNJ
Tratto da: codenamejumper.wordpress.com
Fonte originale: topnews.us
“Ciò è dovuto all’alluminio e al mercurio che quasi ogni vaccino anti-nfluenzale contiene. Il graduale accumulo di alluminio e mercurio nel cervello porta a disfunzioni cognitive”, ha detto il dr.Fudenberg. Visto che i vaccini anti-nfluenzali non hanno avuto molto beneficio ha raccomandato di evitarli.
Il Dr.Fudenberg ha aggiunto che i vaccini influenzali contengono molte sostanze chimiche tossiche e invece di stimolare il sistema immunitario lo rendono più debole aumentando la probabilità di essere contagiati con l’influenza. Ha detto che i vaccini incidono negativamente sugli organi interni in particolare sul pancreas e l’influenza stagionale potrebbe sviluppare nelle persone con gravi malattie autoimmuni il diabete, il morbo di Addison, l’artrite, l’asma, la sindrome Guillian-Barre, l’epatite, la malattia di Lou Gehrig, il lupus e molte altre. Alcuni vaccini possono anche infliggere invalidità e dolori a vita.
Il Dr.Fudenberg ha affermato che non vi è stata una campagna massiccia sul significato delle vaccinazioni contro l’influenza e spiegare che non aveva alcun beneficio perché il Governo Federale (americano) aveva stipulato un contratto del valore di 400 milioni dollari con la GlaxoSmithKline per la fornitura di 50,4 milioni di dosi del vaccino H1N1; solo il 50% circa dello stock è stato usato.
H. Hugh Fudenberg, MD: Curriculum Vitae
via: http://www.vivereinmodonaturale.com/2018/0...condanna-i.html

Ora mi chiedo se è solo per il profitto che le industrie farmaceutiche agiscono cosi spudoratamente.
Io credo proprio di no!Dietro ci sono ben altri motivi,molto,molto più occulti e pericolosi....vedi qui #entry629738899

orso in piedi
 
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view post Posted on 16/4/2019, 16:59

Guida Spirituale

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LA VERITÀ SULLA QUALITÀ DEI VACCINI

Pubblicato il: 15/04/2019
In Italia, il movimento cittadino Corvelva si è affidato ad alcuni scienziati per far analizzare la qualità dei vaccini testando i differenti prodotti presenti sul mercato. Intendevano verificare la presenza di agenti inquinanti e contaminanti, ed i primi risultati sono stati a dir poco stupefacenti.

Il progetto di analisi sui vaccini è nato a seguito dei lavori della commissione di inchiesta parlamentare “Uranium”. Molti i ricercatori che hanno partecipato a questa commissione, il cui obiettivo era di indagare sulla ragione di un numero elevato di decessi e malattie gravi, principalmente tumori, diagnosticati a militari che erano stati esposti all'uranio durante alcune missioni all'estero.


Un capitolo imbarazzante
Inizialmente le ricerche avevano portato l’attenzione sul ruolo dell’ uranio impoverito utilizzato in certe armi da guerra. Ma durante le ricerche, ci si era subito accorti che numerosi casi concernevano militari che non avevano lasciato il suolo italiano o non erano stati implicati in operazioni sul campo. Costoro erano però stati preparati a partire e sottoposti dunque, a numerosi vaccini e richiami di vaccini. Un'indagine approfondita su questi casi aveva portato alla redazione di un capitolo sulla sicurezza dei vaccini somministrati ai militari e contenuti nel famoso rapporto della commissione “Uranium”.



Lacune impensabili
Pubblicati dopo 14 anni dalla ricerca, i risultati sconvolgenti di quest’ultima sono stati consegnati al Parlamento Italiano nel febbraio 2018, alla vigilia delle elezioni italiane. Nel capitolo dedicato alla vaccinazione, i membri della commissione avevano posto l’attenzione sui numerosi problemi riscontrati ed hanno fatto delle raccomandazioni. In primo luogo, avevano rilevato problemi per la somministrazione dei vaccini combinati, per esempio quella di un vaccino penta o esavalente (contro 5 o 6 malattie), e quelle di più iniezioni eseguite durante una singola visita. I calendari vaccinali raccomandano, a volte, alcune vaccinazioni concomitanti, tanto nel caso di uno schema normale, che per i richiami o per la preparazione di viaggi. (Per esempio, nei bambini, il vaccino contro gli pneumococchi (Prevenar 13) deve essere somministrato nello stesso tempo delle esavalenti (Infanrix o Hexyon), sebbene le raccomandazioni sul Prevenar 13 segnalino un aumento degli effetti secondari, come febbre elevata e convulsioni, qualora questi vaccini siano combinati.) Gli esperti si stupirono delle lacune nella letteratura scientifica a proposito dei vaccini multipli e conclusero che sarebbe stato meglio non vaccinare più di 5 malattie nello stesso tempo.
Gli stessi esperti che si sono dedicati a questi studi hanno ritenuto necessario lo studio della composizione dei vaccini e della comparsa degli effetti secondari gravi sul sistema immunitario, per esempio l'accumulo di sostanze tossiche legate ai conservanti ed adiuvanti presenti nei vaccini. Si sono poi interrogati sulla qualità e la conformità dei prodotti iniettati, soprattutto sulla presenza di eventuali sostanze contaminanti.



Prima tipologia di inquinamento: le nano-particelle
Nel 2006, la ricercatrice Antonietta Gatti, responsabile del laboratorio dei biomateriali del dipartimento delle neuroscienze all’Università di Modena, era stata incaricata dalla commissione di ricerca di esaminare il problema dell’Uranio impoverito, che avrebbe infettato i militari durante i conflitti armati. Gatti aveva identificato il ruolo che le nano-particelle potevano avere nelle differenti patologie organiche e messo in evidenza il fatto che il problema non era unicamente dovuto alle proprietà tossiche degli elementi analizzati (come l’uranio). Il problema risiedeva soprattutto nel fatto che alcune delle particelle solide di taglia nanometrica potevano penetrare all’interno del nucleo cellulare e infettare qualsiasi tessuto o organo. L’esistenza di queste nano-particelle, principalmente sotto forma di inquinamento aereo, aveva attirato l’attenzione della comunità scientifica e la professoressa Gatti aveva diretto due progetti di ricerca su questo argomento nel quadro dei programmi dell’Unione Europea.

Qualche anno più tardi, Antonietta Gatti e suo marito e collaboratore Stefano Montanari furono invitati a dedicarsi allo studio della presenza di nano-particelle nei vaccini,, la richiesta arrivò da alcuni ricercatori tedeschi che studiavano la formazione di granulomi (mini cisti) in corrispondenza del punto di iniezione degli stessi vaccini. Con loro grande stupore, la quasi totalità dei campioni analizzati erano inquinati da un numero elevatissimo di nano-particelle, nonostante si trattasse di prodotti preparati dalle più importanti case farmaceutiche. Alla fine, un solo vaccino fu considerato come pulito. Si trattava di un vaccino per i gatti, prodotto da un piccolo laboratorio, meno importante degli altri!



Uno studio che semina scompiglio
La pubblicazione di questi risultati nella rivista Vaccine nel gennaio 2017 attirò l’attenzione del pubblico e segnò l’inizio dei problemi per i due ricercatori. Diverse associazioni operanti per la libera scelta vaccinale, in Italia e all’estero, ebbero una larga eco e la professoressa Gatti e il professor Montanari furono invitati a numerosi dibattiti sulla sicurezza dei vaccini. Questo è costato loro sia rappresaglie immediate, sotto forma di pressioni, che minacce anonime e attacchi personali. Un tempo rispettati per il loro rigore scientifico, i due professori sono stati poi oggetto di un’intensa campagna di screditamento, fino a perdere l’accesso al microscopio elettronico, di cui hanno assolutamente bisogno per effettuare le loro ricerche.

In seguito, la questione delle nano-particelle fu ripresa dalla commissione d’inchiesta sulla sicurezza dei vaccini somministrati ai militari, aggiungendo un ennesimo problema a quelli già sollevati. Questo argomento fu oggetto di grandi tensioni tra i membri che compongono la commissione e soprattutto all’interno dei loro rispettivi partiti. Tuttavia, nonostante i tentativi del Ministro Lorenzin e del suo partito nel censurare queste informazioni, l’articolo fu pubblicato nella sua integrità.



Contaminazioni biologiche multiple
È dunque in questo contesto che ha prevalso l’idea di effettuare controlli complementari, suppletivi ed indipendenti, sulla qualità dei vaccini grazie ad alcuni membri che avevano partecipato ai lavori della commissione. Vincenzo D’Anna, parlamentare di lungo corso e presidente dell' Ordine nazionale dei Biologi, sosteneva che, da un punto di vista sia etico che scientifico, bisognasse chiedersi se la ricerca di eventuali lotti difettosi dovesse essere intrapresa o se, al contrario, si potesse escludere. La collaborazione con l’associazione Corvelva, che aveva già partecipato alla diffusione del rapporto della commissione “Uranium”, aveva finalmente permesso l’avvio di questo approfondimento della ricerca.

Molti mesi sono stati necessari per mettere in atto il protocollo e la metodologia, raccogliere i fondi, più di 50.000€, trovare i laboratori associati e finalmente procedere con le analisi. I primi risultati hanno confermato l’utilità dell’iniziativa. Nel rapporto consegnato alle autorità da Corvelva, 7 i lotti di differenti vaccini che sono stati sottomessi a un primo test, a cominciare dai vaccini pediatrici. Due lotti hanno fornito dati concordanti con quanto ci si aspettava ed era stato annunciato dalle note dei produttori degli stessi vaccini, ma 5 non sembravano conformi ed hanno portato ad analisi più approfondite sulle loro componenti chimiche e biologiche (metagenomica), rilevando una serie di anomalie gravi.
Una parte della ricerca si è dunque concentrata sulla presenza nei vaccini di DNA e di RNA di origine umana, animale o microbiologica utilizzando un metodo di sequenziamento chiamato Next Generation Sequencing, reputato una delle tecniche più performanti sul mercato. Si riporta qualche risultato.



Il Gardasil
Nel vaccino contro il virus papilloma umano Gardasil 9, si sono trovate tracce di DNA umano che si suppone provengano dai tessuti dei soggetti dai quali è stato prelevato il virus, quindi di DNA appartenente a topi, di cui si ignora evidentemente l’origine.
Si sono anche identificati i materiali genetici provenienti da virus avventizi, in particolare un frammento L1 del papilloma virus, che potrebbe costituire un rischio dal momento che, non essendo stato reso completamente innocuo, potrebbe interagire con il DNA della persona vaccinata. Si sono trovati anche dei geni del virus del molluscum contagiosum, che è imparentato con la famiglia del vaiolo, e del virus della leucemia dei topi, e dei retrovirus endogeni umani K o HERV-K. È senza dubbio quest’ultimo che potrebbe essere il più problematico, perché è associato a certi tipi di tumori (tumore alle ovaie, della prostata o dei testicoli, tumore del seno, melanoma maligno o sarcoma di Kaposi).
Il problema è che se un frammento del DNA e/o di un virus, che si attivano attraverso quelli di cui si sono trovate anche le sequenze RNA, entrano in interazione con l’alluminio contenuto nei vaccini, c’è il rischio di infiammazione, di reazione autoimmune e di formazione di tumori.
Sapendo che il vaccino Gardasil è sospettato di accelerare il tumore del collo dell’utero piuttosto che di prevenirlo, queste contestazioni dovrebbero condurre alla più grande prudenza e all’esecuzione immediata di ulteriori accurati controlli e di nuove ricerche.



Hexyon
Anche l’analisi del vaccino Hexyon, l’esavalente contro la polio, la difterite, il tetano, la pertosse, l'epatite B e l'Haemophilus influenzae B, preparata da Sanofi Pasteur, rivela importanti contaminazioni. Vi si è trovato un’importante quantità di DNA batterico, ma anche la presenza di DNA e RNA del virus della scimmia Cercopithecus, fatto che dimostra che questi virus sopravvivono. Questi virus provengono dalla cultura delle cellule Vero derivanti dai reni della scimmia. Nel passato, un virus della scimmia, l'SV40, ha contaminato milioni di persone attraverso il vaccino della polio e si sospetta che abbia giocato un ruolo nella propagazione dell'AIDS e di alcuni tipi di tumori. Sebbene la loro presenza è quasi inevitabile nella cultura cellulare, il principio di precauzione esige chiaramente di sbarazzarsene nel prodotto finale.



Priorix
Infine, un altro esempio di contaminazione inquietante ci è fornito dal vaccino Priorix-Tetra (prodotto da GSK), vaccino contro il morbillo, gli orecchioni, la rosolia e la varicella. Le analisi hanno dimostrato che contiene una quantità di DNA umano quasi di 2 microgrammi, ossia 140 volte più che la norma massimale autorizza. Questo DNA di tipo MRC-5 corrisponde a una porzione intera di genoma di cellule fetali utilizzate per la cultura del virus vaccinale (in questo caso una linea sviluppata nel 1966 a partire dal tessuto polmonare di un feto abortito). Ora, secondo Corvelva, nei documenti forniti dall’Agenzia Europea del farmaco, le norme vigenti sulla quantità di DNA fetale autorizzata nei vaccini sono unicamente stabilite a partire da presupposti teorici e non in funzione di criteri sperimentali. Peraltro, solo le preparazioni iniziali sono testate e non i prodotti finiti, così che in realtà la valutazione del vero rischio di mutazione genica dovuta alla presenza del DNA umano nel vaccino rimane abbastanza incerta ed arbitraria.



Elementi chimici tossici
Anche Corvelva ha fatto analizzare le tracce chimiche contenute nei vaccini. Sono state ritrovate tracce di dozzine di inquinanti nella maggior parte dei lotti: erbicidi tra cui glifosato e pesticidi, tracce di medicinali e altre sostanze che provengono, verosimilmente, da residui provenienti da altre linee di produzione. In media erano presenti più di 100 tracce nei Priorix-Tetra, più di 200 nell'Exeyon, più di 300 nel Gardasil.
Per il momento è stato possibile identificarne solo una parte. Si tratta, per esempio, di residui di farmaci come l’amoxicillina (antibiotico), la tasmulosina (diuretico), il sildénafil (Viagra), il Gabapentin (antiepilettico) o l'atovaquone (antimalaria), ma si pensa di aver trovato anche tracce di Morfamquat (un erbicida), del glifosato (un noto erbicida) o del Cyflumetofen (un antiacaro), per citarne solo alcuni.
Sebbene si tratti di piccole quantità, il fatto che queste sostanze vengano iniettate e non ingerite o inalate, ed in particolare il fatto che siano associate ad adiuvanti come l'alluminio, il cui scopo è di provocare la reazione infiammatoria nel corpo, può rappresentare un rischio, specialmente per le persone che consumano i farmaci rilevati.



Antigeni assenti!
La vera sorpresa di queste analisi, lo shock che nessuno si aspettava, è l’assenza di antigeni in molti vaccini. Questo risultato è talmente sorprendente che i campioni presi in analisi sono stati testati anche a più riprese.
Gli antigeni, generalmente delle proteine o dei polisaccaridi, sono le sostanze del vaccino che corrispondono alle malattie (polio, rosolia eccetera) contro le quali il corpo dovrebbe immunizzarsi generando gli anticorpi.
Infatti, nel Gardasil 9 sono stati identificati solo 7 antigeni, invece di 9. I tipi di papilloma virus 11 e 58 non sono stati trovati. Nel vaccino Priorix-Tetra, è il virus della rosolia che manca, sarebbe a dire che la sua presenza è infinitesimale in rapporto alla quantità considerata come necessaria per indurre una reazione immunitaria sufficiente. Ancora più inquietanti sono i risultati del vaccino esavalente Hexyon. Sono state trovate le proteine della difterite, del tetano e della pertosse, ma non c'era alcuna traccia di 3 antigeni della polio, né dell'epatite B o della meningite (Haemophilus influenzae B). Infine, è il vaccino Infanrix hexa che sorprende più di tutti, poiché nessun antigene è stato trovato, né con gli strumenti standard né con la Deep Sequencing, che attualmente risulta il metodo di analisi il più sensibile.



Macromolecola recalcitrante
Se nel vaccino Infanrix hexa non sono state trovate tracce di proteine antigene, si è invece scoperta una macromolecola insolubile composta di proteine. Intervistato dal quotidiano Il Tempo su questa curiosa scoperta, il biologo Vincenzo D'Anna ha precisato: “ È possibile che questa macromolecola composta dalle proteine antigene si sarebbe modificata sotto l’azione della formaldeide che si utilizza generalmente come conservante. In ogni caso, questa macromolecola non reagisce alla tripsina, quando questa dovrebbe decomporsi sotto la sua azione. Normalmente, in questo vaccino, si dovrebbero trovare quattro proteine distinte e queste dovrebbero disgregarsi quando sottoposte ad un trattamento con la tripsina, un enzima che permette normalmente di “digerire” e decomporre le proteine. Chiaramente questo significa che è presente un’altra sostanza che esercita un effetto agglomerante e che conserva queste proteine. La questione da indagare è sapere in quale misura queste proteine possano ancora essere identificate. Non siamo certamente noi a dover spiegare questo fenomeno, né di estrapolarne le conseguenze, ma è indispensabile farlo. Noi abbiamo trasmesso questi risultati alle Agenzie italiana ed Europea del farmaco, proprio per vedere se queste hanno una spiegazione da fornirci”.


Proseguire le indagini
È difficile speculare su questa macromolecola recalcitrante, ma per contro è evidente che l’assenza di due antigeni nel vaccino Gardasil, di tre altri antigeni nel vaccino Hexyon e di quello della rosolia nel vaccino Priorix-Tetra è preoccupante. Come possono le persone che hanno ricevuto questi vaccini essere immunizzate contro queste malattie? Un numero così elevato di anomalie per un numero così ridotto di campioni analizzati da Corvelva! Giunti a questo punto, sarebbe dunque urgente procedere a dei controlli su un maggior numero di vaccini. Questo lavoro deve essere realizzato dalle autorità della sanità e Corvelva si è messa in moto per sensibilizzarle. L’associazione ha interpellato all’AIFA (Agenzia italiana del farmaco), l’Istituto Superiore della Sanità ed il ministro responsabile Giulia Grillo. Alla fine della prima serie di analisi, i risultati sono stati trasmessi al Procuratore Generale della Repubblica e al servizio della tutela dell’ispettorato sanitario della polizia nazionale. Hanno interessato anche l’Agenzia Europea del farmaco. Nell’attesa, le analisi sono in corso di pubblicazione nelle riviste scientifiche e sono state inviate ad alcuni ricercatori indipendenti di numerosi paesi.



Comunicare

Il 24 gennaio, Corvelva ha anche organizzato una presentazione ufficiale nella sala stampa della Camera dei Deputati. Nell’introduzione, l’associazione ha proiettato un estratto di un corso sulla sicurezza dei vaccini registrata presso l'Istituto Pasteur, nel quale si sottolineava l’importanza e la difficoltà di evitare contaminazioni nel momento della produzione di vaccini e dove si citavano molteplici incidenti di questo tipo accaduti nella storia delle vaccinazioni.
L’indomani, i risultati sono stati discussi pubblicamente durante la conferenza “Vaccinare in sicurezza” organizzata dall’Ordine Nazionale dei Biologi associati, in presenza di esperti di fama internazionale che hanno sottolineato l’importanza di continuare queste indagini.



Negazione
Ma il Ministro della Salute, accusata di tradimento dai suoi elettori, ha preso le distanze da quanto discusso nella conferenza dei Biologi, rifiutandosi di rilasciare dichiarazioni ufficiali. In un video amatoriale, ha tuttavia risposto ad una madre preoccupata: "l'Agenzia del farmaco [aveva] smontato tutti i punti avvalorati dai risultati delle analisi", aggiungendo: "Non immaginerete, certo, che l'Agenzia aprirebbe il mercato a prodotti non testati”.
Stiamo quindi aspettando i documenti dell'Agenzia, perché per il momento questa si è limitata a rispondere per iscritto solo ad un punto specifico, quello della sicurezza del vaccino Priorix-Tetra, per il quale ha rimandato la responsabilità... alla Germania, in virtù di passati accordi tra le varie Agenzie sanitarie europee. Tuttavia una senatrice dello stesso partito (Movimento cinque stelle), ha avuto il coraggio di rilanciare il dibattito. Virginia La Mura ha infatti inviato un’e-mail ufficiale al Presidente della commissione sanità ed affari sociali del Senato per riprendere in mano il caso sulla sicurezza dei vaccini, spiegando che sarebbe necessario aprire un vero e proprio dibattito scientifico, al di fuori delle posizioni ideologiche. Virginia La Mura ha anche attirato l’attenzione del Senato sulla “lettera aperta da parte delle associazioni internazionali verso l’organizzazione Mondiale della sanità a proposito della sicurezza dei vaccini” firmata da più di 130 associazioni appartenenti a 3 continenti, di cui una quindicina in Francia.



La saga degli obblighi vaccinali in Italia

Nel settembre 2014, alla fine della riunione del Global Health Security Agenda a Washington, l’Italia e la sua ministra della Salute Beatrice Lorenzin sono stati designati quali Pionieri nell’attuazione del programma di estensione della vaccinazione su scala mondiale.

Notizie false e grandi affari
Tornato in Italia, il ministro ha lanciato le campagne per "combattere la disinformazione sui social network" e “la grande minaccia del ritorno del morbillo”. L'anno seguente, uno dei giganti dell'industria farmaceutica globale, GlaxoSmithKline (GSK), ha investito oltre un miliardo di euro in Italia.

Intrattabile
Dopo aver preparato il terreno, il ministro ha presentato un disegno di legge che impone l’obbligo per 12 vaccini. In caso di ribellione, il disegno di legge iniziale prevedeva sanzioni fino a € 7.500, e una denuncia al tribunale consentiva una revoca dell'autorità genitoriale e il rifiuto di iscrizione all'asilo nido. Un'enorme ondata di proteste ha attraversato tutto il paese, con manifestazioni di migliaia di persone in molte città per diverse settimane. Sebbene la stampa non abbia mostrato una sola immagine, i più grandi raduni hanno contato più di 15.000 persone nel centro di Roma e quasi 80.000 a Pesaro.

Appello alla disobbedienza civile

Molte personalità si sono ribellate alla legge Lorenzin, tra queste, in particolare Ferdinando Imposimato, ex presidente della Corte suprema italiana. Quest'ultimo aveva addirittura incitato la popolazione alla disobbedienza civile, considerando la legge contraria alle libertà garantite dalla Costituzione. Soprannominato il "giudice antimafia" per aver condotto tante operazione legali contro la malavita organizzata degli anni ‘80, ha sostenuto che la mafia aveva di nuovo preso potere sul governo del paese. In verità, se è vero che Ranieri Guerra è un membro di peso del consiglio di amministrazione della fondazione GSK, allora non è esagerato considerare che l’industria si è installata nel posto di comando del paese.


Obbligazioni flessibili
La Lombardia e il Veneto si sono opposte al progetto di obbligo vaccinale sulla base delle competenze regionali in materia di salute, ma il governo ha categoricamente rifiutato di concedere l’autonomia decisionale e la denuncia presentata dalle Regioni al Consiglio di Stato è stata respinta con la giustificazione che la sicurezza della nazione deve prevalere sui diritti dei singoli individui (la strategia dell'argomento della sicurezza). La legge è stata approvata nel giugno 2017, imponendo obblighi per dieci vaccini. Le penali pecuniarie sono state ridotte a 500 euro, ed è stata mantenuta l’obbligatorietà per l’iscrizione all'asilo nido o nelle scuole materne.
I sostenitori della libera scelta hanno continuato a protestare al punto che i partiti di opposizione, Cinque Stelle e Lega, prima delle elezioni politiche del 2018, hanno invocato e promesso l'abolizione di questa legge come un punto di forza del loro programma elettorale. Dopo aver vinto le elezioni nel marzo 2018, questi due partiti, alleati in una nuova maggioranza politica, si sono affrettati ad annunciare che avrebbero posto fine agli obblighi e garantito il libero accesso alla scuola. Ma subito dopo, si è vissuto un cambiamento dei toni e la libera scelta si è trasformata in "obblighi flessibili". Il dibattito divide tutt’ora l'Italia.

Situazione caotica
L'attuale governo è immobilizzato tra la volontà dei suoi elettori e la pressione dei partiti di opposizione sostenuti dai media e dalle istituzioni mediche nazionali e internazionali. L'Europa e le organizzazioni internazionali come l'OMS stanno cercando di piegare i nuovi governanti ai propri interessi. Il paese è in una situazione caotica e la popolazione è divisa. Alcuni pro-vaccini proibiscono l'accesso alle loro attività a chi non è vaccinato, mentre gli anti-vaccini offrono sconti per i non vaccinati.
Migliaia di bambini sono stati esclusi dagli asili e dalle scuole materne, nonostante le promesse fatte dal nuovo Governo per rimuovere questa disposizione. I rappresentanti del movimento Cinque Stelle stanno attualmente cambiando orientamento al riguardo, in particolare la Ministra della Salute, Giulia Grillo. Il nuovo progetto di legge prevede anzi la possibilità di estendere ulteriormente gli obblighi per raggiungere i tassi di copertura vaccinale raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Al momento, la situazione rimane caotica e imprevedibile e i disaccordi sono presenti sia nei partiti di maggioranza sia tra la popolazione.

Media criminali

Nella conferenza stampa in Parlamento, la sala era piena di gente ed i giornalisti sembravano sbalorditi, e nonostante l'interesse dimostrato per l'argomento, la sicurezza dei vaccini è ancora un argomento tabù. Fedeli alla voce dei loro padroni, i grandi media hanno messo in scena "la polemica" e "l'indignazione" su "l'incontro contro i vaccini tenuto alla Camera dei Deputati". La Rai ha addirittura permesso la diffusione sui propri canali dell’infelice sketch nel quale un presunto comico gridava: “Voi vi rendete conto, tutti coloro che sono contro i vaccini erano riuniti nella stessa stanza e ci siamo persi la possibilità di chiudere la porta e farne una camera a gas per farli fuori tutti in una volta sola!"
Per l'ennesima volta, quindi, l'evento è degenerato diventando una vera e propria caccia ai no-vax e il vero problema è stato ancora una volta completamente oscurato. Solo i social network hanno riportato i fatti… ma recentemente Youtoube e Facebook hanno promesso di adottare misure per censurare gli "anti-vaccini".



Licenziamenti affrettati
Ovviamente, l'iniziativa Corvelva è un vero obelisco nello stagno e mette le autorità sanitarie in un profondo imbarazzo. È difficile sapere se le analisi di Corvelva, i cui primi risultati sono stati riportati in agosto, hanno accelerato alcune partenze, ma è del tutto possibile che i leader delle agenzie sanitarie abbiano scelto di eclissarsi licenziandosi per evitare di affrontare le proprie responsabilità.
A fine agosto, Stefano Vella, presidente dell'AIFA, l'agenzia del farmaco, si è dimesso "a causa del suo disaccordo con il governo riguardo alla sua politica nei confronti degli immigrati nel caso della nave Aquarius”, respinta dalle autorità italiane. Difficile dire se si tratta solo di una coincidenza temporale. Inoltre il direttore generale della stessa agenzia, Mario Melazzini, non è stato riconfermato nelle sue funzioni dal ministro, senza che fossero comunicate precise motivazioni. All'inizio di dicembre, il ministro ha decimato la propria amministrazione e licenziato circa trenta membri del Consiglio Superiore della Sanità, l'organo più elevato in grado del suo ministero, ma i cui membri erano stati nominati dai suoi predecessori.
A metà dicembre è Walter Ricciardi, direttore dell'Istituto superiore della Sanità, ed uno dei 34 membri del comitato direttivo dell'OMS, che ha lasciato il suo posto, ritenendo che “non era d'accordo con le posizioni anti-scientifiche di alcuni membri del governo, in particolare sulla politica in materia di vaccini, e quindi lui aveva di meglio da fare”.
Si potrebbe credere che la richiesta di apertura di una commissione ministeriale di inchiesta contro di lui per “la valutazione e l'omissione di una dichiarazione di conflitto di interessi”, presentata la settimana prima di questo annuncio, sia un caso? Il gruppo di lavoro Vaccino Veritas aveva comunque raccolto un numero impressionante di dati sui suoi interessi diretti con l'industria farmaceutica (consulenze e lobby istituzionali pagate). I membri di Vaccino Veritas sono stati in grado di raggiungere questo obiettivo grazie ai dati registrati sul sito web della Commissione Europea, dal momento che anche Ricciardi è membro di numerose commissioni sulla salute in Europa. Eccoci di fronte ad un esempio di licenziamento che ha tutte le sembianze di una fuga…



Responsabilità
Per anni, le autorità sanitarie hanno ripetuto instancabilmente che i vaccini sono controllati in modo rigoroso, mentre crescono le critiche sulla mancanza di trasparenza su tutto ciò che riguarda le vaccinazioni. Bisogna ricordarsi che prima dell’immissione sul mercato, contrariamente ai farmaci, i vaccini non sono testati che per qualche giorno, ma soprattutto non sono testati per il loro impatto sulla fertilità o per i possibili effetti oncogeni o mutageni, e che la sicurezza dei coadiuvanti è messa in dubbio senza risposte reali. Una volta in circolazione, dovrebbero essere controllati da una rete di laboratori accreditati, ma cosa accade nella realtà?
I conflitti di interesse minano tutte le istituzioni sanitarie, e anche la risoluzione del Parlamento europeo sulla "riluttanza a vaccinare" sottolinea la necessità di una maggiore trasparenza nelle politiche sanitarie europee, tanto è forte l'influenza delle lobby. La domanda sorge spontanea: possiamo davvero fidarci delle nostre autorità sanitarie?
Le carenze rivelate dalle analisi di Corvelva devono essere approfondite, indipendentemente dalle loro conseguenze. Se si scopre che molte persone sono state vaccinate con prodotti difettosi, persino pericolosi ed addirittura inutili quando non contengono gli antigeni, ci troveremmo di fronte ad uno dei più grandi scandali sanitari della storia.

Senta Depuydt è diplomata in comunicazione e giornalismo all’Università di Louvain e ha lavorato per diversi anni nelle multinazionali, mantenendosi sempre aggiornata su domini paralleli. Essendosi trovata ad affrontare il problema dell’autismo, ha ideato dei nuovi approcci medicali ed educativi, al fine di aiutare suo figlio a ritrovare uno sviluppo ottimale. Ha inseguito, approfondito e condiviso insistentemente queste informazioni in conferenze ed articoli, soprattutto in occasione del congresso “Uscire dall’autismo”, affrontando anche alcuni argomenti controversi come l’impatto dei fattori ambientali o quello della vaccinazione.


Per approfondire:
Rapporti, filmati ed articoli su www.corvelva.it

(Per gentile concessioe della redazione dell'edizione francese di Nexus Magazine, tratto dal nr. 121)

Autore: Senta Depuydt

fonte https://www.nexusedizioni.it/it/CT/la-veri...ei-vaccini-5900

Queste ricerche,questi dati, la Lorenzin, li avrà letti?Ed ancor di più, li avrà letti il ministro della salute,Giulia Grillo?
Di cosa ha paura la Grillo che ha cambiato attegiamento sui vacini,o qualche promessa di futuro impiego......?
Che i 5 stelle ripropongano con forza la lotta contro l'obbligatorietà di quella merda che sono vacini.

orso in piedi
 
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view post Posted on 3/6/2019, 17:51

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VACCINI OBBLIGATORI PER TUTTI
Pubblicato il: 28/05/2019

Vaccinazione per tutta la vita, vaccinazione in tutte le farmacie, le scuole, sui posti di lavoro o nei supermercati: una politica di vaccinazione costante su scala globale, planetaria, si avvia ad alta velocità.​

Senza che ciò abbia scatenato alcun dibattito nei media o nelle assemblee, un programma di vaccinazione che organizzi l'istituzione di un controllo permanente sulle popolazioni e sugli individui di tutte le età. Questa strategia è stata sviluppata nel contesto della Global Health Security Agenda, o GHSA, spingendo la nostra società, a tutta velocità, verso "il migliore dei mondi"?



Strana passività
È l'Argentina che dà il via a questa politica di controllo totalitario attraverso la vaccinazione. Il Congresso del paese ha approvato nel mese di dicembre una legge che richiede la presentazione di un certificato aggiornato di vaccinazioni che ne attesti la data e la somministrazione per poter aderire ad ogni formalità amministrativa: carta d'identità, passaporto, patente di guida, certificato per domanda di matrimonio eccetera.(1) Mentre il paese si scatenava su questioni relative all'integrità del corpo, come le leggi concernenti l'aborto o la possibilità di matrimonio per tutti, e si appassionava ai casi di abusi sui minori, è stata votata all'unanimità, e senza alcun dibattito, una legge che impone un'ingerenza permanente nel corpo di ogni individuo. Naturalmente, questo vincolo influisce anche sull'accesso all'istruzione, ai servizi sanitari e all'occupazione.
In una rivista online, un editorialista indipendente molto contrastato, ha scritto: "L'Argentina è diventata la prima nazione al mondo a rendere i propri cittadini ratti da laboratorio"(2), riferendosi alle molteplici sperimentazioni cliniche pericolose, anche mortali, che sono state lì condotte senza consenso, in particolare per il vaccino Synflorix.(3) I media argentini hanno tuttavia evitato le critiche, riferendo solo commenti ufficiali.



Rafforzare la leadership
Secondo la dott.ssa Carla Vizzotti, presidente della Vaccinology and Epidemiology Society, «Questa è una grande notizia per la salute pubblica. Un progetto che è diventato legge in meno di un anno, una legge federale, sostenuta da tutte le parti del Congresso. Introduce l'immunizzazione permanente per tutti i vaccini che saranno registrati nel programma nazionale. E definisce anche la vaccinazione come un bene sociale che antepone l’importanza della salute pubblica agli interessi particolari.» Dalla Germania alla Russia, alla Corea del Nord o alla Cina, questa retorica della prevalenza del bene comune sugli interessi dell'individuo è la porta di accesso a tutti gli abusi. Ricordiamo che nel 2018, a Mar del Plata, si è tenuto il summit del G20. Durante la riunione dei ministri della salute, si è parlato molto di vaccinazioni, affrontando soprattutto il tema della resistenza agli antibiotici (la vaccinazione sembra essere l'unica soluzione per contrastare il problema), ma anche e soprattutto per risolvere il problema della "preparazione alle minacce per la salute e per le nuove pandemie". Nella dichiarazione congiunta del 4 ottobre 2018,(4) sotto la presidenza argentina, i paesi del G20 hanno richiesto il potenziamento del peso delle agenzie sanitarie nazionali e il ruolo centrale dell'OMS, per garantire che l'ONU abbia un sistema proprio per affrontare una futura crisi sanitaria globale. Hanno sostenuto e promosso inoltre importanti finanziamenti per la preparazione alle eventuali pandemie, compreso il sostegno World Bank’s Pandemic Emergency Financing Facility, frutto di una recente partnership, ancora più stretta, tra l'OMS e la Banca mondiale.(5,6)



Un libretto di vaccinazione europeo

Il desiderio di creare questo ordine sanitario mondiale è quindi chiaro e il primo punto di questa agenda è e rimane la vaccinazione. Se l'Argentina prende l'iniziativa con questa misura radicale, l'Europa sembra seguirne l'esempio. Il 30 novembre, il Consiglio dell'Unione europea (l'organo più influente tra le istituzioni europee) emette una raccomandazione per "una maggiore collaborazione nella lotta contro le malattie prevenibili con il vaccino",(7) in cui si chiede, tra le altre misure, di rafforzare la vaccinazione ed i finanziamenti a sostegno, per organizzare entro il 2020 un calendario europeo di vaccinazione in linea con le raccomandazioni dell'OMS e monitorarne l'attuazione attraverso l'obbligatorietà di un libretto digitale europeo sulle vaccinazioni, come fosse un "passaporto". Tutto come in Argentina, si prevede l'immunizzazione "per tutta la vita", con controlli di routine e opportunità per far i richiami delle vaccinazioni a tutte le età, compreso l'accesso all’istruzione, all’assistenza sanitaria, al posto di lavoro ed alle strutture di cura. Per fare ciò, l'Unione sta dando priorità allo sviluppo di piattaforme digitali per la salute e soluzioni per i big data.



Indottrinamento

È la Sig.ra Geneviève Chêne, presso l'INSERM (Istituto nazionale di salute e ricerca medica) in Francia, che è responsabile tecnico di questo progetto «Joint Action on Vaccination» («Azioni comuni in favore della vaccinazione») che serve per organizzare una banca dati con lo stato di vaccinazione di ogni cittadino in tempo reale, consentendo di consultare e scambiare dati tra diversi sistemi sanitari, o di inviare SMS ed e-mail per notificare il promemoria dei richiami dei vaccini da somministrare ai singoli cittadini. La raccomandazione prevede inoltre di inculcare i principi di immunizzazione nelle scuole, tutte le scuole europee, di ogni ordine e grado. Inoltre, si prevede di eliminare tutte le contestazioni con il pretesto di una strategia europea per combattere le notizie false e la disinformazione online.(8) Infine, misura ancor più preoccupante, l'Unione intende finanziare la ricerca nel campo delle scienze sociali e comportamentali per determinare i fattori che portano alla riluttanza contro i vaccini nei diversi gruppi della popolazione e tra gli operatori sanitari (articolo 15 della raccomandazione del Consiglio europeo).(9)



Ragioni di resistenza
Questa è una politica molto restrittiva e verrà applicata in tutta Europa, anche se potrebbe essere difficile introdurre un’obbligatorietà legale in alcuni paesi. Nella maggior parte delle democrazie dell'Europa occidentale, il principio del libero consenso informato e il divieto di sperimentazioni mediche forzate sono di dominio pubblico, anche a seguito del Codice di Norimberga, a partire dalle atrocità naziste dell’ultima guerra. Inoltre, Angela Merkel, intervistata nell'ottobre 2017, quando l'estensione degli obblighi vaccinali in Francia era all'ordine del giorno, ha dichiarato in un’intervista: «Tutti dovrebbero essere in grado di valutare le proprie scelte, come cittadini responsabili e indipendenti, cosa assolutamente naturale in Germania.» Alcuni mesi prima, nel maggio 2017, anche il parlamento norvegese aveva respinto una legge che introduceva gli obblighi di vaccinazione,(10) in quanto, in primo luogo, il programma di vaccinazione, in atto in quel momento, sembrava soddisfare tutti i suoi obiettivi ed inoltre, molte associazioni si sono opposte ricordando l'esistenza di numerosi danni da vaccino e sostenendo il fatto che tale obbligo sarebbe stato contrario alle libertà garantite dalla loro Costituzione.



Forzatura

In ogni caso, dove il rispetto del libero consenso sembra essere protetto da diverse leggi, sarà sempre possibile, nella pratica, imporre una forma di obbligo. I vincoli sono molti: negazione dell'accesso a luoghi e servizi pubblici, a istituzioni educative o a centri commerciali o a mezzi pubblici di trasporto, ciò equivarrebbe quasi a una forma di arresti domiciliari. Gli incentivi per la vaccinazione potrebbero essere diversi e suddivisi tra bonus e indennizzi o, al contrario, un aumento delle tasse per assicurazione e per assistenza sanitaria, o anche una revisione al ribasso delle indennità per le persone non vaccinate, come già avviene in Australia, dove il governo sta conducendo una politica draconiana. In effetti, in seguito alla campagna “No jab, no play” organizzata da Newscorps, del gruppo editoriale di Rupert Murdoch, il cui figlio James è da tempo al servizio del laboratorio GSK, il governo australiano ha adottato nel gennaio 2016 una legge coercitiva "No jab, no play; No jab, no pay" ("niente puntura, niente giochi; niente puntura, niente soldi") ed ha tolto parte degli assegni familiari ai genitori i cui figli non sono vaccinati.(11)

Politica autoritaria
L'Australia sembra ispirare l'Europa, e questa linea autoritaria e "criminalizzante" è stata delineata da Martin Seychell, vicedirettore della direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione europea, quando ha affermato che «la non vaccinazione minaccia la vita degli altri» in una posizione che esclude qualsiasi diritto alla non vaccinazione. Parlando alle associazioni e ai partner della società civile durante una riunione in Parlamento organizzata da Active Citizens in Europa per la vaccinazione, una ONG finanziata da MSD (Merck Sharp & Dohme, produttore Gardasil), ha sottolineato l'importanza di rafforzare la leadership e aumentare la sorveglianza. Tra i suoi obiettivi prioritari: vaccinare la popolazione adulta e ripristinare i "richiami". È ovviamente il vaccino antinfluenzale che sarà al centro di questa campagna, un prodotto che ha l'innegabile vantaggio commerciale di dover essere rifatto ogni anno. Durante questo incontro, un altro relatore, il dott. David Salisbury, ha proseguito nello stesso modo, lodando i benefici della vaccinazione "come nell'esercito". Ogni cittadino sarà convocato tramite e-mail o SMS, tramite un messaggio che suggerisce un orario di appuntamento in un centro di vaccinazione in cui si vaccinerà in massa, senza che sia necessaria una visita preliminare. Risparmiando tempo, i dati inseriti senza indugio nella documentazione sanitaria digitale, la vaccinazione diventa un obbligo del cittadino e si trasforma da atto medico ad atto amministrativo. Tutto ciò non ha nulla di rassicurante.(12)



Cautela a lungo termine

Il principio della vaccinazione obbligatoria è sempre stato contestato ovunque, in Francia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, già dall’epoca del vaiolo. È solo sulla base del carattere di "stato di emergenza" e "pericolo imminente" che sono stati ammessi i primi obblighi vaccinali. È interessante notare che nell'originale sentenza USA Jacobson vs. Massachusetts della Corte Suprema degli Stati Uniti nel 1905, che autorizza per la prima volta un obbligo di vaccinazione contro il vaiolo sotto questo motivo di eccezione, si leggano avvertimenti molto gravi. Di fronte alla "possibilità di un uso arbitrario e oppressivo del potere di polizia", o "andando ben oltre ciò che era essenziale per garantire la salute pubblica", la Corte chiede chiaramente "di essere vigili per esaminare e contrastare le pretese irragionevoli del potere statale".(13)

Diritto di precedenza incomprensibile

Un secolo dopo, gli obblighi sono ora motivati da semplici imperativi commerciali, senza la minima emergenza sanitaria pubblica. Va ricordato che in Francia, appena due anni fa, lo stato fu condannato per eccesso di potere, perché in assenza di un triplo vaccino DTP sul mercato, corrispondente ai vaccini prescritti dalla legge, in realtà richiedeva l'uso di un vaccino esavalente.(14) In assenza di epidemie di poliomielite o difterite (il tetano non è mai contagioso), il mantenimento di tali obblighi non era più giustificato (15) e la Francia avrebbe potuto sopprimerli, allineandosi così al principio della libera scelta come hanno fatto in molte democrazie europee. Sfortunatamente, lo stato ha scelto di estendere e adattare l’obbligatorietà dei vaccini all'offerta di mercato. Con una così forte influenza legislativa sui diritti dei pazienti, degli esperti sulla sicurezza e con l'utilità e l'efficacia dei vaccini ed i tassi di vaccinazione già in aumento, nessuno poteva immaginare che questa legge potesse essere approvata. Tuttavia, un lasciapassare è stato creato con la dubbia "strategia di minaccia", sviluppata e condotta a livello internazionale dalla GHSA (Global Agenda for Health Security) attraverso la campagna di una minaccia del ritorno del morbillo.



Stato di emergenza permanente
Fu nel novembre 2014, durante un primo incontro alla Casa Bianca, che la GHSA lanciò realmente questa strategia di minaccia globale. Coinvolse non solo i più importanti funzionari sanitari del mondo, ma anche il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e l'Interpol. Mentre l'obiettivo del GHSA è quello di garantire la sicurezza in caso di grave allarme per la salute, ad esempio in caso di incidente nucleare o di bioterrorismo (immaginate la reintroduzione del vaiolo come arma bellica), una prima deriva si verifica sin dall'inizio nella designazione del morbillo come una minaccia per la salute. Elemento essenziale già detto, l'argomento della sicurezza è in realtà l'unico che permette di bypassare impunemente tutte le leggi a favore del consenso informato. Ma la designazione del morbillo, una malattia generalmente benigna, come una minaccia per la salute, non è una mossa che può essere sottovalutata. Tutto ciò arriva pochi mesi dopo che l'esperto CDC (Centers for Disease Control - Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie) William Thompson ha confessato di aver falsificato lo studio principale che fungeva da riferimento per negare il legame tra autismo e il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia.(16,17,18)

Lungi dal rappresentare un pericolo reale, la minaccia del morbillo si comporta come un contro-attacco per accuse di frode scientifica, mentre la vaccinazione di massa ed in particolare gli obblighi stanno emergendo come il mezzo più efficace per garantire un mercato farmaceutico che potrebbe accusare perdite. I principali obiettivi annunciati al termine di questo incontro erano quelli di sviluppare una maggiore sorveglianza, rafforzare le posizioni di leadership e modificare le leggi nazionali a favore della vaccinazione su larga scala. Per il morbillo, l'obiettivo è raggiungere una copertura del 95% in tutto il mondo per ottenere "l'immunità di gruppo".(19) L'Italia è stata designata come precursore dell'istituzione del programma. Due anni più tardi, qualche giorno prima delle elezione di Trump, Barack Obama e Bill Gates hanno firmato in fretta un finanziamento significativo per accelerare l'attuazione del programma in tutto il mondo e, quindi, hanno lanciato la grande campagna della minaccia del ritorno del morbillo.



Strategia di minaccia

Poiché il morbillo non decima la popolazione e il tasso di immunizzazione è aumentato nella maggior parte dei paesi, l'obiettivo della strategia si concentra sulla minaccia virtuale e sul pericolo permanente, sia con il pericolo della "possibile diminuzione della vaccinazione", sia con il grande ritorno delle malattie "a causa della disinformazione sui social network", sia con il pericolo sconosciuto, come "la famosa influenza che non si conosce, ma che arriverà, prima o poi".(20) L'influenza è uno degli argomenti preferiti di Bill Gates e dei produttori di vaccini, ma nel 2018 viene aggiunta all'elenco dei pericoli prioritari "la malattia X"(21,22), una malattia che non esiste ancora, ma permette di dare priorità ai finanziamenti per "programmi di preparazione alle catastrofi" come previsto con la Banca mondiale. Recentemente, l'OMS ha persino descritto la riluttanza a vaccinare come una delle prime dieci minacce per la salute.(23) Se i media e le numerose lobby scientifiche sono già sotto il controllo delle istituzioni e dell'industria, il ruolo delle informazioni sui social media, e sui media alternativi, sarà indubbiamente un elemento decisivo in questa battaglia per la libera scelta. «Le malattie prevenibili con i vaccini sono considerate grandi flagelli!» secondo i testi dell'Unione europea.(24,25)

In altre parole, non importa la malattia e il suo grado di pericolo o contagio. È sufficiente sviluppare un vaccino in modo che possa giustificare il fatto di promuoverlo e persino renderlo obbligatorio. Oltre ad una legittima interrogazione su ciò che è una forma di racket, è anche necessario considerare questa politica di vaccinazione in altri aspetti.



Controllo dei cittadini

Con l'implementazione di cartelle cliniche elettroniche, come previste dall'Unione Europea, abbiamo un forte cambiamento nella sorveglianza delle malattie, laddove fosse necessario rilevare focolai infettivi e monitorare la risposta sanitaria ed ottenere in generale una maggiore sorveglianza dei cittadini. Da qui, le conseguenze possibili sono diverse, ad esempio, i dati raccolti potrebbero essere utilizzati ("valutati", vale a dire commercializzati) o sfruttati in un modo o nell'altro (in particolare dalle assicurazioni), senza alcun consenso. Il seguito dato alle raccomandazioni ufficiali potrebbe influenzare l'accesso ad altri benefici o il loro rimborso? Non rischiamo dunque così di arrivare a possedere una sorta di libretto sanitario a punti? D'altra parte, l'Interpol partecipa alla GHSA e gestisce una raccolta file centralizzata che gli consente di processare le persone in diversi stati. Si può così mettere in discussione il ruolo di un individuo nei confronti della conservazione delle politiche di vaccinazione, oppure che una persona venga qualificata come pericolosa o deviante se ha rifiutato un vaccino. Riconoscendo che l'OMS ha affermato che "la riluttanza a vaccinare è una delle principali minacce alla salute generale" e che l'Unione europea finanzia anche programmi per studiare il comportamento e il profilo psicologico di individui riluttanti alla vaccinazione, c'è qualcosa di serio di cui preoccuparsi.



Parola tabù: eugenetica
Non si tratta di avanzare accuse o di speculare sulle intenzioni delle politiche attuali, ma di fornire prove per comprendere le questioni della vaccinazione in un contesto più ampio, al fine di mettere in atto una serie di salvaguardie. Questo argomento non viene mai discusso seriamente, al contrario, i pericoli dei movimenti estremisti vengono costantemente discussi mentre si perseguono politiche sempre più autoritarie. Sorgono adesso tre domande: tra coloro che avevano ideato e finanziato lo sviluppo di vaccini c'erano persone con idee naziste o eugenetiche? Esistono vaccini contraccettivi o sterilizzanti? L'eugenetica ha fatto parte dei programmi politici? La risposta a queste tre domande è chiaramente sì.



Elimina i deboli

È interessante osservare l'esempio della Fondazione Rockefeller, che ha svolto un ruolo cruciale nelle politiche sui vaccini, per oltre un secolo. L'istituto di ricerca della fondazione è stato fondato nel 1901 sotto la direzione di William Welch, uno scienziato la cui missione principale era lo sviluppo del primo vaccino antipolio. Welch, come molti dei suoi colleghi, era un ben noto eugenista e sedeva nel consiglio di amministrazione dell’Eugenics (26) Record Office, un'organizzazione che aveva iniziato a mappare milioni di americani per identificare le linee più deboli della popolazione allo scopo di eliminarli con vari metodi, tra cui la sterilizzazione e l'eutanasia.(27,28)

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Eugenics Building alla fiera libera del Kansas in cui le famiglie sono valutate e registrate.


Secondo i documenti trovati in Edwin Black War Against the Weak: Eugenics and America’s Campaign to Create a Master Race (Guerra contro i deboli: eugenetica e campagna americana per creare una razza dominate) ( Expanded Edition, Dialog Press, 2012), le radici ideologiche e persino i metodi di sterminio nazisti, comprese le camere a gas, sono stati presi in prestito dagli eugenisti californiani. La Fondazione Rockefeller avrebbe donato quasi 100 milioni di dollari all' Eugenics Record Office, ma ha anche svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo degli istituti eugenetici in Germania, tra cui il Keizer Wilhelm Institute. La fondazione aveva già sostenuto, prima della guerra, il terrificante lavoro del Dr. Mengele, così come quelli di Rudin.(29) Durante il conflitto, Rockefeller contribuì, attraverso la partnership tra Standard Oil e IG Farben, al lavoro forzato e alla sperimentazione umana nei campi di concentramento (alcuni di questi erano sperimentazioni per lo sviluppo di vaccini) (30), così come l’effettuazione della "soluzione finale".



Controllo demografico

Sfortunatamente, la guerra non ha messo fine alle politiche eugenetiche e la Fondazione Rockefeller ha continuato a sostenerle attraverso programmi nazionali e internazionali. Negli Stati Uniti, i programmi di sterilizzazione hanno avuto luogo fino agli anni '50 e addirittura fino agli anni '70 (nella Carolina del Nord) (31,32) e solo di recente sono stati approvati (33) programmi di risarcimento per le vittime. Molti presidenti americani hanno condiviso queste stesse concezioni e obiettivi politici.
Nel 1913, in una lettera a Charles Davenport, uno dei leader del movimento eugenico, Theodore Roosevelt sostiene "che la società non possa permettere ai degenerati di riprodursi"(34). Tra la Seconda Guerra Mondiale e la fine degli anni '80, parecchie generazioni della famiglia Bush furono anche strettamente coinvolte nelle politiche eugenetiche in connessione con la Fondazione Rockefeller.(35) Nel 1974, Kissinger inviò un rapporto segreto al Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, in cui delineò l'agenda per il controllo globale della popolazione, che comprendeva l'attuazione di programmi internazionali come l’USAID.(36,37)

Il controllo della popolazione è poi stato sistematicamente integrato in un programma globale,(38,39)
principalmente sotto la guida del britannico Julian Huxley, ex direttore generale dell'Unesco e fervido difensore dell'eugenetica con il fratello Aldous, autore del Brave New World, che sebbene ferocemente contrario al nazismo (poichè contestava la selezione attraverso le razze), Huxley fu profondamente influenzato dalle teorie evoluzionistiche e sostenne una filosofia sociale radicata nella biologia...

In sintesi, lo scopo era eliminare i più deboli, per favorire i più forti. Julian Huxley si è adoperato al fine di introdurre il controllo della popolazione nei programmi dell'Unesco, della FAO e dell'OMS, istituendo il Consiglio della Popolazione e sorvegliandone l'applicazione sistematica sulle popolazioni in via di sviluppo attraverso i programmi di aiuto ai paesi (il principale «aiuto» è la vaccinazione).



Due in uno!
Il progetto di sviluppo di vaccini sterilizzanti è stato lanciato dall'OMS nel 1972
(40) in collaborazione con l'UNFPA (United Nations Population Fund), UNDP (United Nations Development Progamme), la Banca Mondiale e i loro partner prediletti (Rockefeller, Planned Parenthood, UNAIDS, ecc) nel quadro della "Expanded Program of Research, Development, and Research Training in Human Reproduction"(41) ("Programma di ricerca, sviluppo e formazione in riproduzione umana"). Questo programma ha coinvolto 650 ricercatori in oltre 60 paesi applicando diversi metodi, tra cui l'aborto, la sterilizzazione e i vaccini contraccettivi. Nel 1993,(42) un primo vaccino efficace fu sviluppato combinando la tossina del tetano con un ormone della gravidanza (hCG). Questo vaccino ha pertanto proprietà abortive in donne in gravidanza e inibisce la gravidanza in donne non fecondate per un periodo da sei mesi a un anno. Essenzialmente per i paesi in via di sviluppo, questi vaccini avrebbero dovuto essere offerti come contraccettivi alle donne che li chiedono "consapevolmente", ma in pratica cosa è accaduto?



Libero consenso violato

Oggi sono emersi nuovi prodotti e il termine vaccino contraccettivo o anti-gravidanza è stato abbandonato a favore di parole più neutre che riguardano solo i nomi dei prodotti o dei loro componenti.(43) Ad esempio, DMPA o Depo-Provera contraccettivo iniettabile, che è ampiamente promosso dalla Fondazione Bill e Melinda Gates, come parte del piano di pianificazione familiare FP2020, una campagna iniziata con il governo britannico, i cui bersagli sono, in particolare, i più poveri, in particolare in India (Mission Parivar Vikas). Questo prodotto ha ricevuto una menzione "scatola nera"(44) negli Stati Uniti, perché è associato ad un aumento del cancro al seno, dell'osteoporosi e ad un più difficile ritorno alla fertilità dopo la sospensione. Secondo il portavoce dell’ONG Centre for Health and Social Justice, attraverso un articolo pubblicato dagli organi di informazione indiani nel 2017,(45) il consenso informato gratuito che accompagnava questa campagna era davvero una farsa. Essa attirava le donne analfabete verso il farmaco, dando loro come incentivo un centinaio di rupie, ma senza menzionarne i rischi, quando esistevano altri contraccettivi più sicuri e più adeguati alle loro esigenze. In India, la maggior parte dei medici ha ancora un approccio terapeutico molto malthusiano nei confronti dei pazienti e la società è ancora imbevuta del sistema delle caste e delle divisioni etniche. Inoltre, quando il governo ha introdotto campagne anticoncezionali iniettabili, molte associazioni si sono opposte, al fine di evitare possibili derive eugenetiche. D’altro canto, come specificavano queste associazioni contrarie alle vaccinazioni, promuovere questi farmaci, senza nemmeno prendere in considerazione la salute generale e il benessere delle donne, risultava unicamente come una forma di controllo e privazione della libertà delle donne. Con questo in mente, mettere in discussione le campagne di vaccinazione svolte dai potenti del pianeta e le organizzazioni internazionali che sono in gioco, deve essere un obbligo del libero cittadino per legittima precauzione. I fatti che hanno avuto luogo alcuni anni fa in Kenya ne sono la prova.



Tetano con ormone della gravidanza

Nel novembre 2014, la Chiesa cattolica in Kenya ha dato l'allarme dopo aver visto un aumento significativo degli aborti e dei problemi di fertilità. I medici keniani avevano fatto analizzare presso quattro laboratori del paese i campioni del vaccino antitetanico distribuiti dall'OMS. Quasi la metà dei lotti sembrava contenere ormoni della gravidanza. L'Associazione dei medici cattolici ha accusato l'OMS di aver effettuato un programma di spopolamento. Il fatto che il programma di immunizzazione proposto differisca dal normale programma raccomandato per il tetano indica che si tratta o di una negligenza grave o di un atto intenzionale.(46,47) Sebbene l'OMS abbia scritto una risposta indignata a tali pesanti accuse, ha semplicemente screditato l'affidabilità dei laboratori che hanno condotto le analisi.

Contraccettivo telecomandato
Le recenti denunce di sessismo sistematico e discriminazione razziale presso la sede dell'OMS stanno macchiando le immagini di umanità e beneficenza trasmesse nelle campagne di comunicazione dell'organizzazione. Non abbastanza per screditare la fiducia nell'OMS, né in Bill Gates, che è il principale finanziatore e per il quale il controllo della popolazione in tutte le sue forme sembra essere la più grande ossessione, come evidenziato da una conferenza Tedx 2010,(48) alimentando i dubbi sulle sue vere intenzioni. Se Gates non pubblica un parere razzista o apertamente eugenetico, va notato, comunque, che i suoi genitori erano tra i leader di Planned Parenthood, un'organizzazione che Gates ancora oggi gestisce, la cui attività principale è praticare l'aborto. Inizialmente, questa associazione sosteneva apertamente la sterilizzazione forzata delle minoranze povere "meno desiderabili", (in particolare afroamericane), disabili fisici o mentali o addirittura epilettici.(49) La fondazione Gates finanzia, in ogni caso, molte ricerche sulla contraccezione, compreso un contraccettivo a controllo remoto tramite una microcapsula che rilascia ormoni per quasi sedici anni, ma che può essere disattivata da un segnale inviato da un medico... (idea presa in prestito da Holdren? Piuttosto stressante quando si scopre che la FDA ha emesso un avvertimento sul fatto che questo tipo di dispositivo rischia di essere violato!(50) Spaventoso vedere come tutti questi "progressi" implicano una maggiore sottomissione alla professione medica.


Sterilità e vaccino anti-HPV
Sviluppati con l'aiuto del governo degli Stati Uniti,(51) i vaccini contro il papillomavirus di Gardasil e Cervarix sono stati accusati di essere responsabili di disfunzioni ovariche,(52) problemi precoci della menopausa e di casi di cancro del collo dell’utero. L'uso di polisorbato 80 (53) e borato (54)
potrebbe essere la causa. Entrambi questi prodotti hanno un effetto tossico sul sistema riproduttivo e possono causare la degenerazione degli organi sessuali, diminuzione dello sperma e dell'ovulazione e malformazioni fetali. Un recente studio di Gayle DeLong ha rilevato che in una popolazione di 8 milioni di donne, di età compresa tra 25 e 29 anni, quelli vaccinati con anti-HPV avevano quasi due volte in meno gravidanze.(55) Per ora, non ci sono, come spesso accade, abbastanza dati per confermare o confutare un nesso causale tra infertilità e vaccino.


Droni, satelliti e collari intelligenti
I Big Data e le nuove tecnologie sono all’ordine del giorno del programma di vaccinazione e le organizzazioni internazionali stanno investendo in questi strumenti per garantire la loro missione. In un'intervista del novembre 2017,(56) Seth Berkley, direttore della Global Alliance per l’immunizzazione e la vaccinazione, precisa le sue ambizioni: «Milioni di bambini non hanno documenti di identità, per non parlare di un libretto sanitario, ma uno degli obiettivi del programma di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite è che ogni essere umano sia registrato sotto un'identità legale di qui al 2030. Questo può essere fatto implementando un insieme di tecnologie digitali ed è un obiettivo che si combina perfettamente con la vaccinazione.
Ad esempio, utilizzando i Big Data, è possibile anticipare la posizione e l'implementazione di futuri focolai e rispondere, in tempo reale, con una campagna di vaccinazione. Le tecniche di localizzazione geospaziale e le telecamere di sorveglianza dei droni possono anche essere utilizzate per identificare gruppi etnici che non sono ancora stati vaccinati, come nel caso della Nigeria.» Anche l'uso regolare di droni per il trasporto di vaccini sta iniziando a diffondersi, in particolare in Ruanda o nell'arcipelago di Vanuatu.(57) Infine, spiega che nel Rajasthan India, Gavi, la Vaccine Alliance sta lavorando con un'azienda di nome Kushi Babies che ha sviluppato un libretto per vaccinazioni sotto forma di un collare elettronico. Questo collare può essere scansionato e aggiornato con un telefono cellulare dai team di vaccinazione, al fine di avere informazioni affidabili. Tuttavia, secondo Berkley, tutto ciò dovrebbe rendere possibile diventare più ambiziosi e puntare a una copertura vaccinale del 100% per i vaccini raccomandati dall’OMS per tutti i bambini.

Collari elettronici per il controllo delle vaccinazione effettuate Kushi Babies.
www.nexusedizioni.it/media/cache/a...f09f6b5795.jpeg

Di fronte a un tale dispiegamento di mezzi, è necessario interrogarsi. Certo, non si tratta di mettere in discussione lo sviluppo della ricerca o della tecnologia. Le terapie genetiche potrebbero un giorno invertire una prognosi fatale e un farmaco consegnato da un drone di emergenza potrebbe salvare una vita. Ma le migliori intenzioni possono anche avere le peggiori conseguenze. Più che mai, dobbiamo rimanere vigili. Questi problemi devono essere valutati eticamente, in quanto possono portare a forme inaccettabili di assoggettamento personale e rischio di privazione della libertà.



Vaccini e iniezioni transumaniste
Per vedere ulteriormente la portata delle questioni di una politica di vaccinazione obbligatoria e massiccia, dobbiamo guardare allo sviluppo di nuove tecnologie nel campo dei vaccini e delle iniezioni. L'immunoprofilassi mediante trasferimento genico potrebbe essere il futuro del vaccino, ma anche inaugurare il percorso del transumanesimo. Si tratta di applicare il principio degli OGM all'essere umano. Qui, non viene più iniettato un antigene (per esempio, il virus attenuato del morbillo) per suscitare una risposta anticorpale, ma un nuovo materiale genetico sintetico, trasportato da un vettore (un virus a rapida circolazione), codificante proteine resistenti a varie malattie. Questo nuovo approccio, anche più discretamente chiamato immunoprofilassi vettoriale,(58) aggira il tradizionale funzionamento del sistema immunitario e modifica il profilo genetico dell'individuo vaccinato. La ricerca attuale mira a usarlo per vaccini contro la malaria, la dengue, l'epatite C, l'HIV e... l'influenza. È facile immaginare che questi nuovi prodotti potrebbero capitare sul mercato al momento giusto per sostituire i vaccini convenzionali che sono stati troppo criticati a causa della tossicità dei loro coadiuvanti. Ma stanno emergendo altri rischi... quello della mutagenesi (modifica non pianificata del proprio patrimonio genetico). Allo stesso modo, che dire della tolleranza e degli effetti a lungo termine di una tecnologia di cui ignoriamo ogni aspetto? Infine, questo mette a disposizione di coloro che controllano la produzione e la diffusione dei vaccini un mezzo per cambiare costantemente ed arbitrariamento la genetica dei diversi gruppi di esseri umani. È giunto il momento di comprendere che le questioni relative alle politiche di vaccinazione vanno ben oltre il rischio di possibili complicanze dell'influenza o del morbillo. Una politica di obblighi e supervisione globale, associata a un'anormale concentrazione di potere, condotta senza trasparenza o controllo indipendente, con misure di censura e, in definitiva, la possibilità di sperimentare programmi di eugenetica e transumanisti è una situazione altamente allarmante. Un dibattito aperto su demografia, contraccezione o modificazione genetica deve essere possibile, ma la cosa più urgente è salvaguardare i nostri diritti e le nostre libertà fondamentali.



Note:

1. www.lanacion.com.ar/2202208-para-r...abra-presentar

2. https://loveartnotpeople.org/2018/12/20/mi...stra-voluntad/

3. https://redbioetica.com.ar/glaxosmithkline...pagando-multas/
4. www.g20.utoronto.ca/2018/2018-10-04-health.html

5. www.worldbank.org/en/news/press-re...time-in-geneva

6. www.who.int/news-room/detail/24-05...ealth-security

7. https://ec.europa.eu/health/sites/health/f...52_2018_en.pdf

8. Comunicazione della Commissione sulla lotta contro la disinformazione online: un approccio europeo, COM (2018) 236. Comunicazione della Commissione "Lotta contro la disinformazione online: un approccio europeo", COM (2018) 236 def.

9. https://ec.europa.eu/health/sites/health/f...52_2018_en.pdf

10. http://freedomeurope.net/en/riksdagen-rost...k-vaccinering/

11. www.ageofautism.com/2018/07/are-th...mithkline.html

12. Dichiarazione ascoltata all'incontro "Cittadini attivi per l'immunizzazione in Europa" del 7 novembre 2018 al Parlamento europeo e articolo
www.euractiv.fr/section/sante-mode...567.1505160487

13. https://supreme.justia.com/cases/federal/us/197/11/ e https://childrenshealthdefense.org/news/va...urce=mailchimp

14. www.avocat-bergel.com/wp-content/up...xécution-2.pdf

15. Cf. Senta Depuydt, « Autisme, vaccins et politique, tout sur un sale business », NEXUS n° 109 (mars-avril 2017).

16. Senta Depuydt, «Rougeole, faut-il craindre de nouvelles épidémies ? », NEXUS n° 117 (juillet-août 2018) - Senta Depuydt, « Autisme, vaccins et politique, tout sur un sale business », NEXUS n° 109 (mars-avril 2017).

17. Confessioni registrate nel documentario Vaxxed : www.vaxxedthemovie.com/fr

18. Dichiarazione ufficiale di William Thompson a seguito del documentario: www.rescuepost.com/files/william-t...ust-2014-3.pdf

19. Questo dogma è tuttavia contraddetto dalla realtà epidemiologica: il vaccino offre solo una protezione temporanea, non funziona nel 10% dei casi e agisce solo su alcuni ceppi, il che spiega perché il morbillo colpisce anche le persone vaccinate. Sfortunatamente, anche se esperti rinomati come il professor Didier Raoult o l'epidemiologo Bernard Guennebaud non esitano a chiamarlo "fantascienza*", questa nozione rende la vaccinazione di massa un atto etico e scientifico (cf. Senta Depuydt, « Rougeole, faut-il craindre de nouvelles épidémies ? », NEXUS n° 117, juillet-août 2018).
Interview par Prévention Santé du professeur Didier Raoult : « Vaccins, Science et Vérité » :


20. www.who.int/emergencies/ten-threat...health-in-2019

21. www.who.int/blueprint/priority-diseases/en/

22. www.sciencesetavenir.fr/sante/l-om...eLKFFbAhUkFmkQ

23. www.newsweek.com/world-health-orga...OyatwDuDkcwBzg

24. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/FR...R_0001&from=EN

25. http://data.consilium.europa.eu/doc/docume...18-INIT/en/pdf

26. www.dnalc.org/view/10950-Eugenics-...functions.html

27. https://vactruth.com/2010/08/18/rockefelle...cret-revealed/

28. http://ahrp.org/eugenics-the-california-co...-nazi-policies/ et www.sfgate.com/opinion/article/Eug...ia-2549771.php

29. E. Black « The horrifying American roots of Nazi Eugenics », History News Network, Columbian College of Arts and Science, G. Washington University, sept. 2003 : http://historynewsnetwork.org/article/1796

30. https://encyclopedia.ushmm.org/content/en/...al-experiments

31. www.ajc.com/news/state--regional-g...yO9VC38UnfUPK/

32. https://files.nc.gov/ncdoa/JSV/JS-brochure.pdf

33. www.disabilityrightsca.org/system/...mMay152018.pdf

34. www.dnalc.org/view/11219-T-Rooseve...roducing-.html

35. W. Tarplay et A. Chaitkin, « The Bush family Ties to Eugenics and Race Hygiene », Press for Conversion!, issue 54, 2004 et « Race Hygiene: Three Bush Family Alliances » (chapitre 3), in George Bush: The Unauthorized Biography, 1991 : http://coat.ncf.ca/our_magazine/links/54/54_26-34.pdf

36. www.hli.org/resources/exposing-the...ation-control/

37. https://pdf.usaid.gov/pdf_docs/Pcaab500.pdf

38. www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4366572/

39. www.agoravox.fr/culture-loisirs/ex...-huxley-183372

40. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1874951

41. https://royalsocietypublishing.org/doi/10....rspb.1976.0103

42. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8439385

43. Satish Kumar Gupta, Abhinav Shrestha & Vidisha Minhas (2014), « Milestones in contraceptive vaccines development and hurdles in their application », Human Vaccines & Immunotherapeutics, 10:4, 911-925, DOI: 10.4161/hv.27202.

44. www.accessdata.fda.gov/drugsatfda_...246s036lbl.pdf

45. https://fit.thequint.com/her-health/risks-...ies-in-india-2

46. Oller J. W., Shaw C. A., Tomljenovic L., Karanja S. K., Ngare W., Clement F. M. and Pillette J. R. (2017), « HCG Found in WHO Tetanus Vaccine in Kenya Raises Concern in the Developing World », Open Access Library Journal, 4: e3937 : https://doi.org/10.4236/oalib.1103937

47. https://africa24.info/2018/03/21/un-ancien...ation-de-masse/
48. www.ted.com/talks/bill_gates/transcript?language=fr

49. www.americamagazine.org/politics-s...elebrating-her

50. www.theverge.com/2014/7/7/5876837/...-contraceptive

51. www.ageofautism.com/2016/07/gardas...t-in-2010.html

52. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26125978

53.https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8473002

54. www.sordalab.com/RESSOURCES/documents/FR/141644.pdf

55. www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29889622

56. S. Berkley, « Immunization needs a technology boost », Nature 273, 16 novembre 2017, vol. 551.

57. www.vaccinestoday.eu/stories/adult...ess-and-uptake/
58. https://tdtmvjournal.biomedcentral.com/art...0794-017-0046-0

Senta Depuydt è diplomata in comunicazione e giornalismo all’Università di Louvain e ha lavorato per diversi anni nelle multinazionali, mantenendosi sempre aggiornata su domini paralleli. Essendosi trovata ad affrontare il problema dell’autismo, ha ideato dei nuovi approcci di cura ed educativi, al fine di aiutare suo figlio a ritrovare il migliore sviluppo possibile. Ha inseguito, approfondito e condiviso insistentemente queste informazioni in conferenze ed articoli, soprattutto in occasione del congresso “Uscire dall’autismo”, affrontando anche alcuni argomenti controversi come l’impatto dei fattori ambientali o quello della vaccinazione.

(Per gentile concessione della redazione dell'edizione francese di Nexus Magazine, tratto dal nr. 121)
fonte nexusedizioni.it

Ora sapete!

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view post Posted on 29/6/2019, 10:55

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Vaccini: chi sono i veri untori?

di Stefano Re

Quando una rivoluzione giunge a compimento, a che cosa servono poi i rivoluzionari? Ecco perché nessuna rivoluzione è mai davvero stata completata. Man mano che si rendono conto che cesserebbero di aver motivo di esistere, i rivoluzionari finiscono sempre col fare rivoluzioni al cui termine occorre proseguire, indefinitamente, la rivoluzione.

Per lo stesso motivo si prescrivono terapie che non guariscano, si annunciano eradicazioni che non eradichino. Perché se davvero eradichiamo una malattia, poi a che servono i farmaci o i trattamenti sanitari che sono stati brevettati e prodotti per combatterla?

È per questo che si è deciso con grande fanfara di debellare il morbillo. Il morbillo ha un tasso di infettività, quel che tecnicamente viene chiamato r0, o tasso di riproduzione, altissimo. E il vaccino ha una efficacia complessiva limitata. Cosa significa questo? Significa che non potrà mai venire debellato. [1]

Ve lo spiego nel modo più semplice possibile: anche vaccinando il 100% della popolazione, ci sarà sempre una percentuale di persone vaccinate che non risultano protette dal morbillo, che possono sia prenderselo che contagiare altri vaccinati. Ed è esattamente quel che si vede accadere ripetutamente: epidemie di morbillo all’interno di gruppi di popolazione completamente vaccinati. Ci sono decine e decine di casi ormai studiati. [2] La risposta dei fanatici del santo vaccino? «È colpa degli untori novax! Bisogna vaccinare di più ancora, rivaccinare i vaccinati più e più volte.» Lo so, fanno un po’ pena, ma bisogna aver pazienza: loro sono quelli tanto intelligenti, dei geni proprio.

Eccovi un altro esempio: il vaccino contro la poliomielite. Anzi, i due vaccini. Uno è il Salk, quello che usiamo noi, e serve solo a alleviare i sintomi se te la prendi, ma non ferma il contagio. Significa che puoi sia ammalarti che trasmettere la poliomielite ad altri, da vaccinato, alla faccia di qualsiasi effetto gregge, del proteggere gli immunodepressi e di qualsiasi concetto di “salute pubblica”. L’altro si assume per via orale, lo ha inventato un tale di nome Sabin, per gli amici si chiama OPV, e quando funziona, il che non avviene sempre, ferma il contagio per chi si vaccina, ma ha l’antipatica tendenza a sviluppare la malattia “vaccino derivata”. Che vuol dire in concreto? Vuol dire che tu prendi un bimbo sano, lo vaccini, e le sue feci diventano infettive del virus della polio introdotto nel suo corpo dal vaccino. E possono contagiare altre persone. Possono scatenare epidemie di poliomielite provocata direttamente dal vaccino, che vengono definite “vaccino-derivate”. È quel che è successo in Siria pochi mesi fa, con grande paura di tutto l’occidente, che strepitava sui giornali: attenti, la polio è tornata a minacciarci![3] E grazie al cazzo, l’abbiamo creata noi questa epidemia, ma questo non han pensato di dirvelo. E quanto spesso accade tutto ciò? Ce lo dice l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sul suo sito ufficiale. Dall’agosto del 2015 al giugno del 2019, è accaduto 17 volte, in 17 paesi del mondo.

Giugno 2019, in Cameroon. Febbraio 2019, in Indonesia e in Nuova Guinea. Gennaio 2019 in Mozambico. Ottobre 2018, in Niger. Agosto 2018, in Nigeria. Luglio 2018, in Congo e in Nuova Guinea. Maggio 2018, nel corno d’Africa. Marzo 2018, Somalia. Giugno 2017, Congo e Siria. Dicembre 2016, Pakistan. Ottobre 2016, Nigeria. Febbraio 2016, Laos. Gennaio 2016, Laos. Dicembre 2015, Myanmar. Dicembre 2015, Laos. Ottobre 2015, Laos. Settembre 2015, Ucraina. [4]

17 focolai epidemici, tutti di poliomielite provocate dal vaccino. E quanti focolai di poliomielite selvaggia, cioè non provocata dal vaccino, registra l’OMS nel corso di questi ultimi quattro anni? Due. Maggio 2019, in Iran, e Ottobre 2016, in Nigeria. [4] Vi piace la statistica? Eccovi serviti: dei focolai di poliomielite rilevati nel mondo stando all’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal 2015 al 2019, l’89,47 % è provocato dal vaccino. Tu chiamalo pure “debellare”, io lo chiamo “sostituire”.

Ma, se invece guardiamo indietro, quante altre epidemie di poliomielite vaccino derivate ci sono state prima del 2015? Dal 2000 al 2015, sempre sul sito dell’OMS, ne troviamo indicate esattamente zero. Prima del 2000, sul sito dell’OMS non risultano dati disponibili.[4] Troviamo però altrove informazioni interessanti, ad esempio che focolai di polio derivata da vaccino sono stati registrati «in Bielorussia (1965-1966), in Canada (1966-68), in Egitto (1983-1993), nelle Antille (2000-2001), nelle Filippine (2001), nel Madagascar (2001-2002), ad Haiti (2002), in Cina (2006), in Cambogia (2005-2006), nel Myanmar (2006-2007), in Iran (1995, 2005-2007), in Siria, Kuwait, Egitto e Nigeria (2005).[5]

Ora, i casi sono due: o dal 2015 all’OMS hanno iniziato a riconoscere le epidemie vaccino-derivate, e allora qualcuno dovrebbe aver notato che costituiscono il 90% dei focolai individuati al mondo, oppure è da quando le coperture sono cresciute troppo che sono iniziate a diventare davvero pericolose queste epidemie vaccino-derivate. In entrambi i casi, ci si aspetterebbe che la fantasmatica “comunità scientifica”, invece di concentrarsi nel rampognare mamme troppo informate, batta un colpo e noti che qualcosa non sta andando per il verso giusto, visto che ormai la poliomielite naturale praticamente non c’è più, ma abbiamo costantemente epidemie di poliomielite provocata dal vaccino.

Invece sapete quale geniale spiegazione viene fornita? Me lo ha scritto uno scientista pochi giorni or sono: “guarda che non sono i bambini vaccinati a prendersi la polio vaccino-derivata”, mi ha scritto. Sono gli altri. Quelli che, sciagurati, non si vaccinano. Avete capito bene? Ci sono due bambini, sani. Uno lo vaccinate contro la polio, diventa infettivo e infetta di polio l’altro. E la “colpa” è di quello non vaccinato. Ditemi ancora, chi sarebbero qui gli untori, di grazia?

Insomma, alla luce del fatto che la polio non c’è praticamente più e abbiamo ormai soltanto polio provocata direttamente dal vaccino, che soluzione geniale viene proposta? Vaccinare di più! Vaccinare tutti! Vaccinare tutti varie volte, per proteggerci dalla polio che diffondiamo tramite il vaccino. E più vacciniamo, più diffonderemo questa malattia da cui dovremo tutti, sempre e per sempre, vaccinarci. Esattamente come per il morbillo.

Lo vedete che tipo di mondo stanno costruendo? Straparlano di salute pubblica, di immunodepressi da proteggere, ma quel che stanno realizzando è una popolazione mondiale intossicata e dipendente dai farmaci e dai vaccini, costretta a assumere farmaci da quando nasce a quando muore, costantemente, per sempre. Mica male, vero? Ce lo consigliano loro, quelli tanto intelligenti. C’è proprio da fidarsi.

fonte https://www.luogocomune.net/LC/21-medicina...o-i-veri-untori

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view post Posted on 11/7/2019, 10:30

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CORVELVA
Pubblicato il 14 giu 2019
Da quando esistiamo mai abbiamo sconsigliato o consigliato un vaccino. La vaccinazione dovrebbe a nostro avviso essere una scelta libera e Corvelva può solo informare, citando fonti e portando alla luce esperienze personali spesso censurate. Riguardo al vaccino Gardasil vorremmo però che tutti, prima di prendere la decisione se vaccinare o vaccinarsi, guardino questo video.

Il video è sottotitolato (attiva i sottotitoli in lingua italiana) e vogliamo presentarlo citando le parole di Kennedy:

"..molte delle cose che dirò sarebbero calunnie se non fossero vere. E se non sono vere, Merck dovrebbe citarmi in giudizio. Ma la Merck non lo farà..."

Robert F. Kennedy Jr. - Vaccino Gardasil (con Sottotitoli in italiano)



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