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Pericolosita dei vacini.verita occultata

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orso in piedi
view post Posted on 22/5/2017, 11:17 by: orso in piedi

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CI INGANNIAMO SUL VALORE DEI VACCINI

L’analisi dei dati statistici conferma che i tassi di mortalità di malattie diffuse come morbillo, difterite e pertosse erano già in forte declino ben prima che venissero introdotti i vaccini.

C’è una convinzione comune al centro di ogni dibattito, ricerca e opinione sui vaccini. Generalmente non ci rendiamo conto dell’importanza di questa convinzione, tuttavia essa non solo costituisce la base su cui si fondano i vaccini stessi, ma è addirittura una pietra angolare del tempio della medicina moderna. Se viene toccata, le pareti del tempio tremano, e i devoti si affrettano a reggere la struttura. Ma fintanto che la pietra sta ferma, continuiamo a sviluppare opinioni, formulare ipotesi, condurre “ricerche e revisioni”, e addirittura basiamo su di essa le nostre politiche. Dunque, qual è questa convinzione, e perché è così potente? E soprattutto, in che modo influenza la nostra comunità?


Una convinzione sul nostro passato

Era l’ottobre del 1996. Charley (sulla copertina del mio precedente libro Vaccination – A Parent’s Dilemma) sarebbe nato dopo cinque settimane. La mia udienza davanti alla Commissione per i Diritti Umani, sul fatto che il consiglio cittadino avesse escluso i miei figli non vaccinati da tutte le strutture per l’infanzia, si era conclusa poco meno di tre mesi prima, ed ero in attesa impaziente del verdetto. Ci volevano altri tre mesi. Un mio amico mi telefonò con voce molto concitata per dirmi che quella sera la trasmissione “The Health Report” di Norman Swan sulla radio nazionale avrebbe fatto una puntata speciale sui vaccini, e prometteva di dare voce a entrambe le fazioni del dibattito. “Chi è Norman Swan?”, chiesi io. L’amico non poteva credere alla mia ignoranza, ma mi assicurò: “Questo tizio farà un buon lavoro.” Mi segnai i dettagli e andai a cercare una radio.
Per i disinformati come me in materia di radio, il Dott. Norman Swan è uno stimatissimo pediatra. È anche un presentatore pluri-premiato, nominato tra l’altro Presentatore radiofonico australiano dell’anno nel 1984.

Mi sintonizzai sul programma. L’inizio era solenne. Musica religiosa in sottofondo, mentre la speaker Sharon Carleton, passeggiando in un cimitero, leggeva le pietre tombali... (2)

“Alla memoria di Alice Ellen Olivia, morta il 10 novembre 1874, all’età di 1 anno e 16 giorni. E Frederic Charles, morto il 14 novembre 1877, all’età di 2 anni e 9 mesi. Rimpianti figli di... Walter Charles, morto il 19 ottobre 1883, all’età di 7 mesi. Frances Martha Roper, morta il 12 maggio 1860, a 17 mesi. E John Joseph Roper, morto nel 1862, all’età di 9 mesi...

“Una passeggiata in un qualsiasi cimitero australiano ci ricorda silenziosamente quanto fosse frequente in passato, per una famiglia, perdere un figlio in tenera età. Ciò che queste consumate pietre tombali non ci dicono, ovviamente, è che cosa ha causato la morte dei bambini: scarlattina, o magari morbillo, difterite, pertosse. Un secolo fa erano tutte malattie infantili comuni, e spesso fatali.”

A quel punto si sentiva la voce dell’autorità:

“Il cambiamento è stato l’introduzione dell’immunizzazione. L’immunizzazione ha impedito ulteriori sofferenze e salvato più vite di qualsiasi altro intervento medico in questo secolo, perfino degli antibiotici.”

E questo è il punto focale di questo capitolo. Ci fu un tempo, nella nostra storia, in cui la probabilità di morire per la forma acuta di una malattia era altissima. Ed era onnipresente. Perdere un figlio o un altro familiare per una malattia come morbillo o pertosse era la norma, più che l’eccezione. Ma era molto tempo fa. Gli esempi fatti nel programma erano di oltre 100 anni fa. Fortunatamente, oggi questo non avviene più. I tassi di mortalità si sono abbattuti, e queste malattie non costituiscono più la minaccia che furono un tempo. Sono tanti i motivi attribuiti a questo cambiamento, ma il primo e più citato, come abbiamo sentito, è stato l’avvento dell’immunizzazione (chiamata anche vaccinazione).
L’immunizzazione è stata indicata nei libri di storia, insieme all’acqua pulita, come la più grande arma in nostro possesso per combattere le malattie acute che mietevano tante vittime in passato.
Il naturale corollario che ne deduciamo è che, per evitare di ritornare a quei giorni, dobbiamo continuare a vaccinare i nostri figli. Se non lo facciamo, basta l’immagine di quei tempi spaventosi per ricordarci che cosa succederà.
La convinzione che il vaccino sia arrivato a trasformare il nostro mondo da un luogo in cui si moriva comunemente per una malattia acuta a uno in cui ciò si verifica di rado non viene quasi mai messa in discussione. È una convinzione che sta al centro di tutto il pensiero riguardante i vaccini. È anche, forse, una delle convinzioni mediche più universalmente accettate del nostro tempo.

La voce dell’autorità nel programma radiofonico di cui parlavo era quella della Dott.ssa Margaret Burgess, una delle più rispettate portavoce australiane in materia di vaccini. Professoressa di pediatria con un lungo elenco di credenziali, premi, riconoscimenti, studi pubblicati, ecc. nel campo dei vaccini, che un anno dopo la trasmissione avrebbe ricevuto una medaglia d’argento del giubileo della Regina Elisabetta II. Sei anni dopo ha ricevuto la decorazione dell’Ordine d’Australia. Insomma, era decisamente qualificata a fare dichiarazioni di ogni genere sui vaccini. Però, non servono qualifiche di sorta per fare un’affermazione come “Il cambiamento è stato l’introduzione dell’immunizzazione”.
Perché? Perché questa frase è probabilmente l’aspetto più accettato e condiviso nel pensiero collettivo sull’immunizzazione. Chiedete a chiunque perché oggi non si muore più di morbillo o pertosse, e vi risponderà “vaccino” o “immunizzazione”. Se lo aveste chiesto a me 25 anni fa, mi sarei unito al coro. Sono stato cresciuto nella stessa convinzione.
Ma c’è un problema. Questa convinzione non è corretta, e lo si può dimostrare molto facilmente. Infatti, in questo capitolo, vi mostrerò delle prove chiare e persuasive del perché questa convinzione è del tutto priva di fondamento.

Prove statistiche ..... continua a leggere qui http://www.nexusedizioni.it/it/CT/ci-ingan...ei-vaccini-5532

P.s. Una guerra mediatica scatenata dallo strapotere delle industri farmaceutiche che non vogliono mollare la gallina dalle uova d'oro.
personalmente ritengo utili i vacini,a cui non sono contro,ma quello che mi da fastidio e che non accetto,è che la discussione verte sempre sul valore dei vacini e mai sulla loro composizione,il più delle volte assai pericolosa per la salute dei bambuni piccoli.Vorrei che si discutesse maggiormente su quelle sostanze che vengono immesse nei vacini,che devono aumentare l'efficacia dei vacini stessi.Sapevate che una di queste sostanze contiene Mercurio???E sapete cosa fa il mercurio ad un corpo umano?Lo dareste ad un bimbo di appena 6 mesi?Solo dei delinquenti o non informati accetterebbero un cosa del genere,ma il nostro governo,e non solo,obbliga i padri e le madri ad avvelenare i loro figli,per ignoranza o mala fede con ritorno economico.

orso in piedi
 
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