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IL GRANDE INGANNO!, come la realtà” rappresentata dai quotidiani, telegiornali e mezzi di informazione, sia totalmente manipolata

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orso in piedi
view post Posted on 17/4/2014, 15:04 by: orso in piedi

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La Matrix Svelata – Parte 4: influenza e vaccinazione

In questo episodio, Rappoport continua la sua intervista al “propagandista” Ellis Medavoy sugli inquietanti retroscena della manipolazione di stampa e opinione pubblica da parte di alti funzionari dei servizi segreti americani.

Cosa significa produrre sempre nuovi vaccini?
Cosa si nasconde dietro alla spasmodica corsa a presentare al pubblico farmaci sempre nuovi e vaccini “ancora più efficaci”?
Cosa c’è di vero o di inventato nelle malattie di questi ultimi decenni?
In che modo la lobby del farmaco utilizza i metodi di controllo mentale?

Jon Rappoport ne parla con Ellis Medavoy, ex manipolatore occulto ora in pensione.

Gli articoli precedenti si trovano, in ordine cronologico, nella sezione “Sociale” del Blog.
Influenza e vaccinazione

D: Mi pare che i vaccini siano sempre più presi di mira.

R: Azioni legali, negli Stati Uniti e in Inghilterra.
Una nuova serie di accuse contro la malattia chiamata Sindrome del Golfo, causata in parte dai vaccini.
Sì, un numero sempre crescente di genitori iniziano a rendersi conto degli effetti tossici e si stanno organizzando.

D: Qual è la reazione delle lobby mediche a questo?

R: Creare il bisogno di vaccini sempre nuovi.
Crearne di nuovi, studiare nuove confezioni attraenti delle loro creazioni.

D: Se sei attaccato su quattro fronti, meglio allargare la guerra su dodici…

R: Esatto: lei è un tipo sveglio, forse troppo…

D: Cosa intende per creare “nuove confezioni attraenti”?

R: Le faccio qualche esempio: prenda un tipo che gestisce un servizio scommesse.
Riesce a farsi dare un numero verde e lo pubblicizza nelle radio.
La gente inizia a chiamare e a fare scommesse, poi perdono tutti i soldi.
Due settimane dopo questo tipo cambia nome al suo servizio di scommesse sportive, crea un nuovo messaggio pubblicitario e si fa assegnare un nuovo numero verde.

D: Una comunicazione pubblicitaria nuova di zecca.

R: Proprio così. Un altro esempio: un tipo che ha un business su prodotti per la cura della calvizie.
Si fa assegnare un numero verde, pubblicizza il suo prodotto che fa ricrescere i capelli ed è un prodotto innocuo.
Dopo qualche mese gli ordini per quel prodotto diminuiscono fino ad esaurirsi, perché questa roba funziona raramente.
L’azienda si trova un nuovo nome, stabilisce procedure un po’ differenti e inizia a pubblicizzare un nuovo numero verde.

D: Sta dicendo che è ciò che accade con i farmaci?

R: Ovviamente.
Una casa farmaceutica inventa un farmaco contro il cancro. Questo farmaco uccide le persone.
Qualche anno dopo l’azienda, senza ritirare il vecchio farmaco dal mercato, inventa una nuova variante e la testa.
Diffondono i risultati che dicono che il nuovo farmaco “è ancora più efficace”, ne fanno una nuova confezione in sostanza.

D: Quindi, nel casi dei vaccini, quando finiscono sotto attacco cosa succede?

R: Arrivano nuovi vaccini, e poi ancora vaccini rinnovati e poi ancora vaccini ulteriormente rinnovati, escono sempre più vaccini.
Qui il ruolo delle “Relazioni Pubbliche” (o propaganda) è quello di rassicurare il pubblico che si tratta di una ricerca benefica, basata su sforzi “umanitari”, per arrestare il diffondersi della malattia.
Il ricercatore che lavora rinchiuso nel suo laboratorio è presentato al pubblico come un eroe.

D: Parliamo delle morti causate dall’influenza aviaria.
Ci sono casi di decessi che sono accaduti nonostante la somministrazione del vaccino, il Tamiflu.
Era il vaccino che avrebbe dovuto contrastare la pandemia, che non è mai esistita.
Pensa che quando ci sono decessi, nonostante l’uso di un farmaco, i fatti pubblicati seguono una manipolazione e interpretazione prestabiliti?

R: Certo, parole come “resistenza” e “mutazione” sono quelle che escono e sono usate di più. Costruiscono una storia.

D: Come sono usate queste parole?

R: “Il virus ha sviluppato resistenza al farmaco”, “ il virus ha subito una mutazione, per questo gli effetti del farmaco non sono più validi”.

D: In questo modo non si può dare la colpa al farmaco se non ha funzionato?

R: Non solo: non si può dare colpa al farmaco se il malato è morto, è colpa del virus.

D: Che ne è delle prove della mutazione di germi e virus?

R: Provi a trovarle.
In genere si diffonde la notizia di una mutazione, senza nessun tipo di prova.
E’ solo un racconto, fanno finta che il virus sia mutato, dalla mattina alla sera.
E’ quella la ragione per cui il farmaco non ha avuto efficacia.

D: Altra domanda: hanno mai trovato il virus nel corpo del malato?

R: In realtà dovrebbe chiedersi: hanno mai trovato anticorpi per quel virus?

D: Gli anticorpi sono segnali di salute, giusto?

R: Sì. Nella maggior parte dei casi non si riesce ad isolare il virus.
Anche quando ci riescono, non riescono a dimostrare che l’alta presenza di virus sia la causa della malattia.
E’ tutto un controsenso e una confusione.

D: Quindi si prende un paziente che non è gravemente ammalato, gli si danno delle medicine, poi muore.
Si diffonde la storia in modo da far sembrare che sia stato il virus o il germe ad avere causato la morte.
Quando invece la sola spiegazione logica è che la morte sia stata provocata dal farmaco.

R: Proprio così. I produttori di farmaci hanno teorie di come i farmaci agiscono sulle malattie.
Dicono che prima succede questo poi quello e poi quell’altro ancora.
Però non hanno una storia passo passo per raccontare in che modo il farmaco ha causato il decesso.
Non vogliono che si venga a sapere.
Invece dicono che non ci sono prove per affermare che la morte è stata causata dal farmaco, dicono che potrebbero esserci altri fattori, in questo modo si sganciano da ogni responsabilità.
Nel caso del Tamiflu, quello che affermano è che il vaccino poteva (al massimo) accorciare la durata dell’influenza di qualche giorno.
Però chi produce il farmaco non vuole che questa notizia si diffonda, quindi preferiscono dire e far credere che il vaccino è stato inefficace perché il virus ha subito una mutazione.
Preferiscono non diffondere l’idea che il vaccino non protegge dall’influenza e che si può morire in ogni caso.
A loro fa comodo perché altrimenti l’opinione pubblica potrebbe dire “questo farmaco non fa quasi nulla, è meglio lasciarlo perdere”.
Appendice:

Segue, a titolo di esempio, un articolo del giornale australiano Sydney Morning Herald, che ricalca in maniera stupefacente lo schema appena descritto da Ellis Medavoy:

Mark Metherell,
23 Dicembre 2005

Il decesso di pazienti mette in allarme
gli esperti dell’influenza aviaria

La morte di due soldati colpiti da influenza aviaria, vaccinati con Tamiflu, ha innescato una serie di interrogativi.
Gli esperti affermano che il virus nel sangue dei due pazienti ha subito una mutazione.

La grande preoccupazione sulle resistenze del virus al Tamiflu, ha portato il governo australiano ad acquistare scorte di un altro tipo di vaccino, il Relenza.

In uno dei casi più recenti, in una ragazzina di 13 anni, il virus prima è mutato poi è diventato più aggressivo e, infine ne ha causato la morte.

I medici, finanziati dal British Wellcome Trust hanno fatto richiesta urgente di studiare nuovi piani per combattere la pandemia.
Affermano che oltre al Tamiflu, c’è bisogno di altri tipi di farmaci.

Uno dei massimi esperti australiani di influenza, Graeme Laver, dice che è preoccupante come la mutazione possa avvenire in tempi rapidissimi.
Afferma l’esperto che la resistenza al virus deve essere stata causata da una rapidissima mutazione, perché una tale resistenza non era stato possibile ricrearla neanche in ricerche in laboratorio.

Sostiene che le prossime epidemie di influenza saranno di un ceppo diverso e che questo potrebbe essere considerato come un elemento favorevole, perché le resistenze ai farmaci sarebbero inferiori.
Così come inferiori potrebbero essere le possibilità di sviluppare una resistenza altrettanto rapida.

Il virus dell’influenza aviaria ha ucciso finora 71 persone in tutto il Sud Est Asiatico.
Il portavoce del ministero della salute, Kay McNiece, ha detto che le notizie di un primo caso di resistenza al Tamiflu, sono state le ragioni per cui il governo australiano ha preso la decisione di ordinare un milione e 800 mila dosi di un altro tipo di vaccino, in alternativa al Tamiflu.
Il nome del vaccino è Relenza.

Il governo australiano aveva acquistato già più di tre milioni di vaccini, stoccati in luoghi segreti, in maggioranza Tamiflu.
I finanziamenti per contrastare la pandemia erano pari a 555 milioni.

contiua La Matrix Svelata – Parte 5: Creare “vittime”, anziché persone forti e libere

La Matrix Svelata – Parte 5: Creare “vittime”, anziché persone forti e libere

Prosegue l’intervista del giornalista investigativo Jon Rappoport al “propagandista” Ellis Medavoy, sulla manipolazione di stampa e opinione pubblica da parte di oscuri funzionari alle dipendenze dei servizi segreti americani.

D: Riguardando indietro, qual era il motivo principale per farle inventare e diffondere bugie agli organi di informazione?

R: Creare una classe di vittime.

D: Può spiegarsi meglio?

R: Sì. Mi ci è voluto un po’ di tempo per capirlo, è politicamente scorretto anche solo parlarne, come per esempio le notizie sull’AIDS, il contagio dei gay. Niente di tutto questo.
Si trattava di creare la percezione di vittime su larga scala.
Ecco quale era il progetto segreto di controllo sociale che stava dietro a questa storia.

D: Che interesse avevano, quelli che le commissionavano i lavori, a creare un mondo pieno di vittime?

R: Se lei avesse fatto parte dell’élite, non lo avrebbe desiderato anche lei?
Non vede che si sarebbe adattato pienamente ai suoi scopi?
Osservi cosa è accaduto nel mondo, da quando abbiamo iniziato a diffondere le informazioni sull’AIDS: ora esiste tutta una serie di gruppi che sono ufficialmente delle vittime.
E’ una cosa che si è gonfiata a dismisura.
Chi sarà in grado di farsi carico delle vittime? I governi.
Morale della favola, vittime, vittime, vittime. Ecco il nuovo mantra.
Toglie di mezzo qualsiasi altra cosa, è come un megafono fra la folla.
Crei governi più potenti, quando aumenti il numero delle vittime bisognose di assistenza.
Si riesce ad aumentare il numero delle vittime dichiarando tali un numero sempre crescente di persone.
Ecco a cosa serviva l’AIDS, il suo scopo.

D: Perché se ci fosse al mondo un gran numero di individui forti…

R: Chi controlla il potere potrebbe perderlo!
Non avrebbero più nulla da fare, se non dare le dimissioni da un lavoro inutile.
Il “programma” è quello di sradicare completamente la percezione che possano esistere persone forti.
Quando emergono persone forti e libere, vanno subito rappresentate come avide, ambiziose e/o corrotte.

D: …E questa storia è consapevolmente venduta alla stampa.

R: Ogni volta. Da persone come me. Gente che alleva giornalisti, fornisce notizie, voci, indizi: è una forma d’arte.
I giornalisti cercano costantemente di capire che umore c’è in giro, dove soffia il vento.
Io fornivo questo genere di cose, ma in modo molto cauto.
Non strombazzavo le cose, le proponevo poco per volta, gradualmente, pezzo dopo pezzo.

D: “Creare la realtà”…

R: Inventare la realtà. Quante volte vede in televisione o sulla stampa storie di individui forti e liberi?
Glielo dico io, MAI.
Se ne vede qualcuno, c’è sempre di mezzo qualcos’altro.
Qualcosa come: “questo tipo prima era un poco di buono e ora è diventato per bene”.
Non si presenta mai qualcuno al pubblico solo per il fatto che è un individuo forte e libero.
Non si dice mai: “Questo è un esempio di libertà, ascoltiamo cosa ha da dire”.
Pensa che sia così per caso? Niente è dato dal caso, l’informazione è manipolata, talmente tanto che non c’è neanche più bisogno di manipolarla. Procede da sola in una precisa direzione.

D: Perché i cartelli medici sono così importanti nel gioco più grande della propaganda?

R: Sono sicuro che ci può arrivare da solo, dopotutto è lei che ha scritto “AIDS INC.”

D: Dittatura medica?

R: Vede, il punto di vista medico e scientifico sembra neutrale. Sembra che non abbia nessuna etichetta politica.
Per questo è un modo ideale per creare controllo.
Somministrare cure mediche dalla culla alla tomba. Con farmaci tossici e debilitanti.

D: E se qualcuno nell’ambiente scientifico non crede alle menzogne?

R: Beh, prendiamo il caso di Peter Duisberg, che si interessava delle notizie sull’AIDS.
Era un tipo estremamente brillante, aveva un’eccellente reputazione.
Lo seguivo da vicino. Era una star.
Si allontanò da solo dal mondo dei retrovirologi, capì che cercare un collegamento fra un virus e il cancro sarebbe stato un fallimento.
Questo infastidì parecchio i suoi colleghi, che non si lasciarono pregare quando disse che l’HIV non era la causa dell’AIDS.
E gli diedero addosso con forza.

D: Capisco.

R: Però, ormai nel 1988 era stato totalmente screditato.

D: Era tutta una bugia…

R: Il mio compito era di preparare il terreno.
Fare arrivare la notizia ai giornalisti, diffondere la notizia.
Parte del mio lavoro era di far accettare un’idea di epidemia globale.
Che si estendeva da Haiti a New York, in Uganda. Stessa epidemia, stesso virus…

La cosa non vi fa meditare?

orso in piedi

p.s ringraziamo Italo Cillo per l'ottimo lavoro eseguito.
 
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